Post 268
Comunicazioni di servizio - 2
Proseguendo dal post 258
del 30 dicembre 2018 (vedi):
Il presente blog (insieme ai miei 3 libri “Esempi d’Olismo”
ad esso collegati) sta compiendo in pieno la sua mission. Ne è testimonianza anche la statistica generale dello
stesso blog che vede i miei post (ed ultimamente anche i miei libri)
costantemente letti e diffusi nei seguenti Paesi: Italia, Francia, Belgio, Germania,
Polonia, Russia, Ucraina, Irlanda, Portogallo, Stati Uniti d’America, Giappone,
India. Grazie. Grazie di Cuore. Davvero. Oltre le mie previsioni. Scrivo perché
mi piace scrivere. E dunque doppiamente felice d’esser così utile!
L’Olismo è una cosa seria e seriamente è ben distinto tanto
dal suo nemico dichiarato, il Riduzionismo, quanto dal suo nemico subdolo, lo
pseudo-olismo.
Il blog (con i miei libri) ne dà conto.
Ma l’Olismo è una cosa seria specialmente quanto esso viene esercitato,
applicato, fatto, agito e declinato nello specifico e cioè nei vari ambiti
della Società (Scienza, Tecnica, Economia, Sociologia ecc.) ed in coerenza con
i suoi aspetti generali, altrimenti che Olismo sarebbe? Il Riduzionismo e lo
pseudo-olismo possono infatti permettersi l’incoerenza, di perdersi e di
tradirsi andando dalle premesse agli aspetti particolari, dalle definizioni
alle pratiche, ecc. Del resto è facile verificare la coerenza o l’incoerenza:
presi il vocabolario, l’enciclopedia, i libri di testo, i saggi ecc. si confrontano
le loro definizioni, le loro spiegazioni ecc. con le parole, con gli scritti e con
le azioni delle persone. Ed ecco gli olisti oppure i riduzionisti oppure gli
pseudo-olisti. Certo, i vocabolari, le enciclopedie ecc. sono storicamente
dinamici, si evolvono, si aggiornano ecc. Ma imbrogliare, barare, non è comunque
possibile. Ad esempio, l’aggettivo olistico (declinazione: plurale maschile: olistici, singolare femminile: olistica; plurale femminile: olistiche),
significa questo: “che si riferisce all’olismo”
(Vocabolario Treccani); “che si riferisce
o è ispirato all’olismo” (Dizionario Garzanti); “relativo alla teoria dell’olismo”(Dizionario Hoepli); ecc. . E
quindi chi lo utilizza in relazione al sostantivo olismo ne fa un uso corretto, chi l’utilizza slegato dal sostantivo
olismo ne fa un uso scorretto,
improprio, arbitrario (spesso superficialmente modaiolo). E olismo sappiamo tutti cosa significa: “teoria secondo la quale l’organismo non è la
semplice somma delle parti che lo compongono, ma una totalità ad essa superiore”
(Vocabolario Hoepli); “teoria biologica
generale derivata dal vitalismo, proposta negli anni Venti in contrapposizione
al meccanicismo [….]” (Vocabolario Treccani); “tesi secondo cui il tutto è più della somma delle parti di cui è
composto” (Enciclopedia Treccani); “termine
che indica la teoria della conoscenza secondo la quale i sistemi complessi
(organismi biologici, menti, sistemi sociali e normativi) presentano caratteri
che non sono presenti nei loro singoli elementi costitutivi, per cui devono
essere studiati nella loro totalità e non in quanto somma di parti” (Dizionario
Simone); ecc. E quindi la necessità di una metodologia sintetica (e non
analitica), deduttiva (e non induttiva), euristica (e non algoritmica),
intuitiva (e non solamente razionale), ecc. come la moderna bibliografia in
merito all’olismo dimostra, come la moderna
pratica degli olisti (nella Scienza, nella Tecnica, nell’Economia, nella
Sociologia, ecc.) dimostra. Del resto, vi è un aspetto cruciale in merito alla
coerenza o alla incoerenza di un Paradigma e delle relative e conseguenti azioni,
per cui non conviene barare: la prima – la coerenza - permette una forza
conoscitiva enorme ma anche un meccanismo di auto-correzione qualora qualcosa
non quadri; la seconda – l’incoerenza - permette una forza conoscitiva debolissima
ma anche la difficoltà e spesso l’impossibilità di aggiustare il sistema
conoscitivo e applicativo. I furbi, insomma, prima o poi si danno, e sempre si
daranno, la zappa sui piedi. Conviene scegliere l’intelligenza-coerenza (anche
se più faticosa) e non la furbizia. Sempre.
Il blog (con i miei libri) anche e soprattutto di questo, ne
dà conto, ed anche per mia testimonianza diretta (personale, professionale,
ecc.).
Ecco perché questo blog viene ben seguito, anche geograficamente
parlando, nel Mondo. Ora posso ben dirlo (dati alla mano).
Di tutto ciò, confermatomi anche direttamente, in questi
giorni, da alcuni di voi lettori (anche lontani e molto lontani geograficamente),
ne terrò conto ed anzi cercherò di sottolinearlo e di valorizzarlo ancora di
più, nel mio nuovo ed unico sito che sto ideando e che lancerò nel corso di
questo 2019. Promesso.
Ovviamente, nel frattempo, per chi volesse (anche chi finora non
mi ha mai scritto) i miei contatti sono sempre gli stessi: lucaf73x@gmail.com
oppure fortunato.luca73@libero.it
oppure WhatsApp 389.4238195 Ciao a Tutti e a
presto. Luca Fortunato (Matera)
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