Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 31 ottobre 2016

Di altre complessità (ma delle stesse necessità)



Post n. 98: 
Di altre complessità (ma delle stesse necessità) 
Come promesso, il blog prosegue e proseguirà su altro (potendo ormai permettersi di procedere su altro, anche su altro). Ebbene, la cimice asiatica, il cinipide galligeno, il punteruolo rosso, la tristeza degli agrumi, la sharka ecc. Cosi come la concentrazione media di anidride carbonica (CO2) in atmosfera che, l’anno scorso, è arrivata a livelli mai raggiunti in 3 milioni di anni! Pur nelle loro rispettive specificità e peculiarità, cosa hanno in comune tutti questi scenari? Si tratta di scenari complessi, di casi complessi (ovviamente complessi nel senso scientifico di Complessità e non nel senso comune). E quindi è necessario che gli addetti ai lavori si muovano all’interno del Paradigma dell’Olismo (del vero Olismo, ovviamente) e che, all’interno di esso, siano protagonisti tanto del momento sperimentale quanto del momento teorico e della loro sinergia ed integrazione. Sempre che si voglia abbassare la probabilità di compiere errori, di creare pasticci, altri pasticci ecc. E sempre che si voglia procedere alla risoluzione dei problemi (e non semplicemente alla sistemazione delle questioni …). Buon Halloween a tutti. Ciao ciao. Luca F.

mercoledì 26 ottobre 2016

Xylella ad Ostuni: un taglio infondato.



Post n. 97:  
Xylella ad Ostuni: un taglio infondato. 
Nella notte, presso la stazione di carburanti in agro di Ostuni (Brindisi) tra le località di Rosa Marina e Monticelli, si è dunque proceduto all’abbattimento dell'albero d'ulivo risultato “positivo” alla presenza del batterio Xylella fastidiosa nonché all’abbattimento di altri ulivi di piccole dimensioni nel raggio di 100 m e degli oleandri che costeggiano la statale Brindisi-Bari e la complanare. Una azione, ancora una volta, oggettivamente infondata. Infatti, l’albero d’ulivo risultato “positivo” alla presenza del batterio Xylella fastidiosa è risultato altresì in buone condizioni cioè sano, senza alcun sintomo di disseccamento rapido (le notizie, i fatti, gli scenari, vanno considerati, raccontati e narrati nella loro interezza e completezza …..). E dunque, ancora una volta, il primo postulato di Koch non è stato soddisfatto. E dunque, ancora una volta, il fenomeno del disseccamento rapido non sembra essere necessariamente e linearmente e deterministicamente correlato alla presenza del batterio o alla sola presenza del batterio. E dunque, ancora una volta, l’esistenza di teorie alternative (come la mia, a cui si rimanda, in questo blog è nel post n. 84) è motivata. Ed il poter sperimentare i rimedi che dalle stesse teorie alternative discendono (come i rimedi che discendono dalla mia teoria e che la mia stessa teoria indica, sempre post n. 84) dovrebbe essere garantito, anzi, di più, dovrebbe essere incoraggiato. In una società civile. Del resto, in questo specifico caso, così isolato, si è persa l’occasione per fare del Salento “un laboratorio a cielo aperto” (non solo in “teoria” - come tanto augurato, auspicato, proclamato ecc. - ma anche in pratica!): invece di tagliarla la pianta – … preventivamente imballata a mo’ di mongolfiera! - essa andava osservata, studiata ecc. Se ne sarebbero potute ricavare preziose informazioni. Se la pianta, infatti, avesse in seguito continuato a non sviluppare il disseccamento rapido, ci si sarebbe definitivamente trovati in un altro caso di presenza del batterio/assenza di disseccamento (N.B. casistica prevista e spiegata dalla mia teoria) senz’altro utile per approfondirne il perché ed il come. Se la pianta, invece, avesse in seguito sviluppato il disseccamento rapido, ci si sarebbe trovati in un altro caso di multifattorialità (in questo caso, infatti, anche significativa presenza di smog, metalli pesanti, microclima d’asfalto vicino ecc.) da studiare nello specifico (N.B. multifattorialità prevista e spiegata dalla mia teoria) nonché ci si sarebbe trovati in un altro caso di significativa discontinuità territoriale e temporale  (N.B. scenario previsto e spiegato dalla mia teoria) senz’altro utile per approfondire la dinamica territoriale dell’intero fenomeno. Alcuni, nel Salento ma non solo nel Salento, sperano che sugli eventuali prossimi casi (o magari prima che si materializzino!) possa finalmente germogliare una apertura  paradigmatica da parte di chi fino ad ora si è mostrato chiuso, ancora chiuso. Per quanto mi riguarda, non posso che, come teorico, essere soddisfatto ovviamente, ma come cittadino fare auguri, tanti auguri, a tutta la stupenda Terra di Salento. Perché ne ha proprio, davvero, bisogno! E non certo per la presenza del batterio (che come tutti i batteri può diventare nocivo o restare innocuo a seconda del contesto) o della “sputacchina” (che si potrà anche fare dei viaggi negli abitacoli dei camion …. e allora?) ecc. ecc. ecc. Concludo questo mio imprevisto e davvero ultimo post – sentito come un dovere morale nei confronti di chi mi stima - così: [……] Sebbene la regola della salute con l’eccezione della malattia sia sempre sotto gli occhi ed il naso di tutti, l’attenzione che ne viene dedicata è scarsa o nulla (per emotività, per abitudini mentali di stampo riduzionistico che tendono a focalizzare l’attenzione sui dettagli senza rapportarli al quadro generale ecc.). Oppure l’attenzione che ne viene dedicata è volutamente scarsa o nulla (per ragioni di business, per ragioni mediatiche, per ragioni di potere ecc. e che dunque appartengono alla sfera dell’etica - o meglio alla sfera della non-etica! – ed eventualmente anche al lavoro della Magistratura qualora si ipotizzino reati).  [..…]           Da: Teoria Xylella, Autore: Luca Fortunato, pubblicazione del 03/10/2016 su www.lucafortunato.blogspot.com (post n. 84) e su www.lucafortunato.ilcannocchiale.it, invio pdf tramite PEC e tramite E-mail a diversi soggetti potenzialmente interessati. Tutti i diritti riservati (Legge 22 aprile 1941, n. 633 Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio).

  

sabato 22 ottobre 2016

Arrivederci al libro ... anzi ai libri!



Post n. 96:  
Arrivederci al libro …. anzi ai libri! 
Confermo ai miei lettori l’uscita a breve del mio primo libro in self-publishing (secondo i tempi tecnici dello stesso self-publishing). E già si intravede o meglio già si è sull’idea (inaspettatamente e virtuosamente ri-arrangiata) del secondo libro! L’uscita? Fine 2017- inizio 2018. Di cosa tratterà? Di diversi argomenti e visti sempre alla luce dell’Olismo ed in modo sempre inedito. Ed un capitolo sarà su quello che il gruppo di lavoro, formatosi in questi caldi e bei giorni d’autunno attorno alla mia Teoria Xylella vedi post n. 84, 85, 86, 87, 88, 90, 92, 93, 94 e 95, farà e produrrà nel frattempo. In modo assolutamente libero, autonomo nonché legittimo nonché motivato. Nonché fortemente impattante o meglio ancora più fortemente impattante nei confronti di tutti coloro che rimangono, e saranno rimasti, nel Riduzionismo. La porta era aperta. Ora è chiusa. Nella nuova stanza (teorica e sperimentale) io e altri 5. Uno spettro (giusto) si aggirerà in Società. Ci divertiremo. Grazie a tutti. Luca F.  

venerdì 21 ottobre 2016

Spartiacque Xylella


Post n. 95:  
Spartiacque Xylella  
Per quanto mi riguarda, la giornata di ieri (vedi i 2 post di ieri n. 93 e 94) segna uno spartiacque. Uno spartiacque positivo e felice. Da una parte ho registrato questo: riguardo alla mia Teoria, mi hanno manifestato (4 colleghi, 7 agricoltori, 5 cittadini comunque interessati, 1 studioso estero) reazioni che posso sintetizzare in questa frase “E’ una prova della tua Teoria, è un fatto a favore della tua Teoria”. È vero. E’ proprio così. Ringrazio. Da altra parte, però, ho registrato, apprendendolo dai media, reazioni (che nulla hanno a che fare con la mia Teoria, sia ben chiaro, ma che nulla hanno a che fare nemmeno con la Scienza in generale!) ancora di tipo sguaiato, forzuto, forzoso, polemico ecc. Ed anche ed ancora di tipo cocciuto, dogmatico ecc.Ed allora, signori miei, ribadisco e riaffermo, il mio ruolo di teorico in tutta questa storia. Che mi sta bene, anzi benissimo. Per di più corroborato da risposte e riscontri reali. E nel ruolo di teorico ci resto. Con un occhio vigile sul diritto d’autore inerente la mia Teoria (che può essere, appunto, utilizzata, già utilizzata, da chiunque, liberamente,  senza il bisogno che io ci sia ma citandomi “ Teoria Xylella di Luca Fortunato (Matera) pubblicata il 03/10/2016 su www.lucafortunato.blogspot.com e su www.lucafortunato.ilcannocchiale.it “. E dopo la pubblicazione del mio primo libro aggiungendovi: “ e pubblicata nel 2° capitolo del libro dal Titolo: (…), Autore: Luca Fortunato, Editore: (…) 2016 “. E con il continuare ad occuparmi di altri casi complessi che saranno protagonisti del mio secondo e del mio terzo e del mio quarto libro ecc. negli anni a venire ecc., E collaborando, anche su altre cose, casi simili ecc. con tutti coloro che mi hanno manifestato stima e con i quali mi sto già organizzando. E se un domani mi dovessi accorgere che il “clima” in Salento è cambiato, potrei anche prendere in considerazione una estensione del mio ruolo di teorico sul caso Xylella-CoDiRO (cioè supervisionare le eventuali sperimentazioni per cercare di non far inciampare gli sperimentalisti che eventualmente se ne occuperanno in errori paradigmatici, contribuire anche ad ideare e a progettare le stesse sperimentazioni aspetto che a livello embrionale ho già in testa, dare consigli vari ecc. ecc.). Ma fino a quando apprenderò, continuerò ad apprendere, di certe reazioni generali (sbagliate, ancora sbagliate, tanto nei contenuti – riduzionistici e/o dogmaticamente riduzionistici – quanto nei toni d’espressione – forzuti, forzosi, di fretta, di fare per fare, polemici ecc. ecc.), avrò chiaro il contesto (negativo) in cui io dovrei in un certo senso andarmi a mettere all’opera. E visto che, sinceramente, non ne ho alcun bisogno (né teorico, né lavorativo, né strategico ecc. ecc.), visto, dunque, che per me sarebbe una cosa in più (avendo già dato tanto, del resto, e avendo già tante ed altre prospettive che si sono aperte grazie a quanto ho fatto) non vedo proprio perché dovrei farlo in un “clima” negativo. Fosse, divenisse, positivo …. Ad maiora!  



giovedì 20 ottobre 2016

La Xylella ad Ostuni (vista dall'Olismo) - 2



Post n. 94: 
segue dal precedente e odierno post n. 93:  
La Xylella ad Ostuni (vista dall’Olismo) – 2 
[…] Il batterio Xylella fastidiosa, certamente presente nell’agro-ecosistema salentino, di per sé innocuo o non particolarmente problematico per gli ulivi, può divenire uno dei tanti fattori negativi per gli ulivi in una eventuale e casuale e non lineare ed anche caotica sinergia con altri fattori negativi presenti. Può concorre anch’esso a rendere complessa, ancora più complessa, la preesistente situazione di stress per le piante d’ulivo e dunque concorre anch’esso all’emergere del disseccamento rapido. Ma non come concausa, bensì come ulteriore elemento di complessità da cui il fenomeno del disseccamento rapido emerge, emerge spontaneamente. È diverso, è ben diverso. Da altra prospettiva: dove il batterio Xylella fastidiosa, non si è trovato, per puro caso, a non assortirsi, a non combinarsi, a non sinergizzarsi con altri fattori negativi per gli ulivi (scarsa sostanza organica nel terreno, residui tossici di diserbanti, funghi patogeni, mosca ecc.), altri fattori negativi però sufficientemente numerosi e critici, il disseccamento si è manifestato. Ecco perché si sono avuti, si hanno e si potranno ancora avere sia ulivi con disseccamento rapido e con la presenza del batterio, sia ulivi con disseccamento rapido ma in assenza del batterio, sia ulivi senza disseccamento rapido ma con la presenza del batterio, sia ulivi senza disseccamento rapido e in assenza del batterio. Ed ecco perché qualunque sia la sub specie o qualunque siano le sub specie del batterio Xylella fastidiosa in Salento, così come quanti e quali siano i ceppi, così come in qualunque modo esso sia giunto in Salento e da quanto tempo e come esso si muova sul territorio, sono aspetti del tutto irrilevanti ai fini, sul piano teorico, della comprensione e della spiegazione dell’intero Fenomeno e della deduzione dei rimedi, e ai fini, sul piano pratico, dell’applicazione in campo degli stessi rimedi da parte degli agricoltori. Del resto, l’appellarsi ai Postulati di Koch (che Oggi, nel continuo e progressivo affermarsi del Paradigma dell’Olismo, andrebbero comunque ed eventualmente considerati solo per il loro merito storico, visto che sono espressioni dell’ormai superato Paradigma del Riduzionismo) è stato vano ed inutile in quanto il primo postulato di Koch non è stato soddisfatto e non viene soddisfatto, come è noto. […] Da: Teoria Xylella, Autore: Luca Fortunato, pubblicazione del 03/10/2016 su www.lucafortunato.blogspot.com (post n. 84) e su www.lucafortunato.ilcannocchiale.it, invio pdf tramite PEC e tramite E-mail a diversi soggetti potenzialmente interessati. Tutti i diritti riservati (Legge 22 aprile 1941, n. 633 Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio).