Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

sabato 28 novembre 2015

Una (vera e diversa) cultura (letta e agita)



Post n. 26:  
Una (vera e diversa) cultura (letta e agita)  
Vi consiglio alcuni libri. Ed un consiglio in più: applicare – nella vita e nel lavoro – quanto letto. Altrimenti non è e non sarà vera cultura. Restano e resteranno solamente istruzione, formazione, educazione, erudizione ecc. Cose importanti ed iniziali ma insufficienti se in seguito non agite, non praticate, non esercitate, non applicate. Con il tipo e la tipologia di cultura suggerita ed indicata dai libri che vi consiglio, vedrete funzionare le cose per davvero. Per il vostro bene e per quello altrui. E scoprirete che spesso i funzionamenti ed il bene che crediamo essere tali o che ci hanno abituato – in buonafede o in malafede – a credere tali non lo sono affatto. E che lo sono, invece, altre cose, altre dimensioni, altri obiettivi, altri modus operandi, altri modus vivendi, altre visioni, altre concezioni, altri risultati, altri paradigmi. Liberatevi e liberate. Del resto, provare per credere. Ciao. E alla prossima. Luca Fortunato. lucaf73x@gmail.com :

1.Contro il Metodo di Paul K. Feyerabend (filosofo, 1924-1994)
2.Il Tao della Fisica di Fritjof Capra (fisico, 1939)
3.Il Punto di Svolta di Fritjof Capra (fisico, 1939)
4.Il Pensiero laterale di Edward de Bono (psicologo, 1933)
5.L’Evoluzione creatrice di Henri Bergson (filosofo, 1859 - 1941).


venerdì 27 novembre 2015

Il mio TAO



Post n. 25 
Il mio TAO
Grazie agli avversari, perché senza di loro non mi sarei migliorato. Non spariscano. Continuino. Ho bisogno di migliorarmi ancora.
Grazie ai nemici, perché senza di loro non avrei imparato a difendermi. Non spariscano. Continuino. Ho bisogno di esercitarmi ancora.
Questo è parte del mio YIN.
Grazie a chi con pazienza e amore ha capito o comunque accettato la mia strana testa. Che è strana, certo. Mai detto il contrario. Ma che ci vede giusto. Ci azzecca.
Grazie al Sole, perché se non l’avessi osservato non mi sarei mai chiesto quel che mi sono chiesto e non sarei mai arrivato a intuire quello che ho intuito. Che è una vittoria in sé. Fa bene a me e a quel che faccio. Se poi potrà essere utile anche agli altri – libri che pubblicherò  - ne sarò entusiasta. Vorrà dire che ne avrò avute due di vittorie. Ma quella che già ho, mi basta.
E questo è parte del mio YANG.
Luca Fortunato, Matera - Novembre 2015 

mercoledì 25 novembre 2015

Albert Einstein e 100 anni di rivoluzione ... (anche olistica)



Post n. 24:  
Albert Einstein e 100 anni di rivoluzione …  (anche olistica)
Esattamente 100 anni fa, nel mese di Novembre del 1915, Albert Einstein presentava ufficialmente all’Accademia di Prussia i suoi lavori comprensivi di E=mc2 (del 1905) forse l’equazione più famosa nella Storia della Scienza ed anche della Cultura e dell’immaginario collettivo. Einstein, tuttavia, non è stato il primo nella Storia della Scienza - e in particolare della Fisica e in particolare della Fisica teorica - ad aver posto in relazione la massa con l’energia. Ma nella sua articolata genialità che è stata articolata in diversi e vari fattori vi sono stati aspetti inediti ed attuati per la prima volta in merito tanto allo specifico tema massa-energia quanto più in generale al modo di fare Scienza. Tra questi aspetti  sono da notare - per la mission di questo blog  ed a favore della mission di questo blog che è, a sua volta, a favore dell’Olismo - i seguenti: Einstein è stato il primo a presentare la relazione tra massa ed energia come parte di una teoria molto più grande e molto più vasta; è stato il primo, inoltre, a trovare per via deduttiva, puramente deduttiva, teorico-deduttiva, partendo dalle premesse della sua teoria - e con sole carta e matita - la famosa equazione E=mc2, sicuramente una delle fondamentali leggi della Natura. E forse anche l’essenza stessa della Natura. Ad ogni modo, il tutto è nato ancor prima come intuizione ed immaginazione della realtà fisica del Mondo che il grande Albert Einstein ha avuto sin da bambino e continuamente negli anni successivi e continuamente per tutta la vita. Corroborandole, in seguito, con gli studi e con la matematica. E traducendo, quindi, in equazioni un’immagine intuitiva della Natura. La Matematica cioè come linguaggio e mezzo successivo di traduzione di iniziali e libere creazioni della sua mente, della mente umana – come lo stesso Einstein ha tenuto a sottolineare in diverse occasioni. Libere creazioni intuitive ed immaginative che si sono trovate ad essere giuste, si sono trovate a funzionare. E’ il bellissimo mistero ed anche il modus operandi di rischiare tentativi di conoscenza che avvolge e caratterizza la vera Scienza. Mistero e modus operandi che probabilmente rimarranno tali. Ad ogni modo, potranno rappresentare un problema da risolvere per i filosofi ma per gli scienziati (teorici e sperimentali) e per i tecnologi e per i tecnici e per i professionisti e per i cittadini essi funzionano. Ed è più che sufficiente. Ed è più che sufficiente per affidarsi ad essi. Tant’è che dopo Einstein si è messo in discussione il metodo scientifico (al singolare) arrivando a parlare - realisticamente - di metodi scientifici (al plurale). E si è compreso definitivamente che la Scienza (e più in generale la Conoscenza) procede – consciamente o inconsciamente -  dalla mente dell’uomo (percezione, intuizione, immaginazione, logica) alla realtà esterna. Procede dall’uomo alla Natura, dalla teoria ai fatti, dalla teoria alle misure, dalla teoria agli esperimenti, dalla teoria all’osservazione (si osserva quel che si conosce, si osserva quel che si vuol trovare, si osserva quel che si pensa di trovare). E non il contrario, come si era sempre creduto o si era sempre fatto. Non esiste oggettività se non nel senso di constatare l’eventuale funzionamento - nella realtà - di quel che si ha in testa. Ma di tutta questa enorme rivoluzione (anche se da parte di molti non ancora assimilata o che non vuole essere assimilata) c’è da notare un aspetto troppo spesso trascurato ma importantissimo: chiunque - se tipo intuitivo (vedi Psicologia) - addetto ai lavori o non addetto ai lavori può intuire ed immaginare in modo giusto, azzeccato, aspetti della Natura o della Società o del Mondo. Chiunque intuitivo. Sia esso specialista o generalista. Addetto ai lavori e non. Bambino, giovane, anziano. I fisici poi ne sanno dare e ne devono dare – in tempi brevi o in tempi lunghi - compiuta spiegazione e dimostrazione. O permettere ad altri fisici di darne compiuta spiegazione e dimostrazione. Così i chimici, i biologi, i medici, gli agronomi, i geologi ecc. E per altri versi i sociologi, gli storici, gli antropologi, i giuristi ecc. E chiunque intuitivo può capire, può intuire, nel significato reale (energia e massa sono la stessa cosa, il tempo non esiste se non come quarta dimensione dello spazio, lo spazio è curvo, gli oggetti cadono a terra perché la Terra curva lo spazio ecc.) e nelle implicazioni reali (quotidiane, professionali, lavorative ecc.) la Teoria della Relatività (sia ristretta, sia generale). Non occorre essere un fisico o meglio un fisico-matematico. Occorre esserlo per capire la Teoria della Relatività nei suoi formalismi matematici e nelle sue implicazioni formali. Ma è un’altra cosa. Ad ogni modo, la materia prima da cui partire non possono non essere le intuizioni e le immaginazioni. Questo se si vuole -come prescritto dal paradigma dell’Olismo - partire dall’intero per giungere, poi, alle sue parti costitutive e alle relazioni delle sue parti costitutive e alle relazioni di esso con il contesto. Il Riduzionismo crede, invece, che sia valido o addirittura equivalente procedere al contrario e quindi arrivare a costruire l’intero per sintesi di natura induttiva, sommatoria, aggregatrice, ricostruttiva. Quanto allo pseudo-olismo (multidisciplinarità e basta, interdisciplinarità in sé, a 360° come girotondo e balletto, sinergia giusto per dire ecc. ecc. ecc.) siamo a livello politico in senso negativo, solo a livello politico in senso negativo. Ad ogni modo, Il Riduzionismo si è sbagliato e si sbaglia. Non si è reso conto e non si rende conto che analizzando (per poi assemblare i dati analitici) non troverà mai il quid dell’intero di natura emergente, il quid emergente dalle parti dell’intero ma che rispetto ad esse è in più. Quid che può essere colto solo direttamente cioè percependo intuitivamente, sinteticamente e inizialmente l’intero (sia esso, volta per volta, un oggetto, un organismo, un sistema o il Mondo o l’Universo). Per poi immaginarlo nelle relazioni tra le sue parti e il quid e il contesto. Pervenendo così ad una realistica probabilità di sintonizzarsi con la realtà delle cose (Olismo) e non ad una pseudo-conoscenza per habitus mentale convenzionale e che sembra funzionare per lo stesso motivo di habitus mentale convenzionale (Riduzionismo). Anche di questo, anche di tutto questo, Einstein è stato se non proprio un iniziatore un grande corroboratore. Ed è anche sotto questo aspetto che oggi, nel mio piccolo, nel centenario della presentazione dei suoi lavori, mi è piaciuto rendergli omaggio. Ciao e alle prossime. Luca Fortunato. lucaf73x@gmail.com   
 

martedì 24 novembre 2015

Il DNA e l'Olismo



Post n. 23:  
Il DNA e l'Olismo 
In TV, sui giornali, nel web, nelle piazze, nei bar: noto che sempre più protagonista e sempre più presente è il termine, l'acronimo DNA. L’acido desossiribonucleico o deossiribonucleico è sempre più protagonista ed è sempre più presente nelle parole e negli scritti di tutti. Addetti ai lavori (biologi, medici, agronomi ecc.) e non addetti ai lavori. Il che io lo reputo un bene, sia chiaro. Sebbene porti a facilmente intuibili effetti collaterali. Ma nel complesso il fenomeno resta un bene. Almeno dal mio punto di vista. La cosa che però mi fa riflettere e che condivido ora con voi lettori è questa: anche in merito al DNA e in merito in modo particolare ai geni ed ai cromosomi ecc. vi è una questione di fondo, una questione di base, una questione paradigmatica ancora aperta ed ancora irrisolta di cui molti ancora (non addetti ai lavori ma anche addetti ai lavori) non ne sono pienamente consapevoli. Con scenari problematici nei più disparati settori e ambiti della Società: dagli OGM in agricoltura al DNA come prova nei processi penali, dalla terapia genica al “DNA dei luoghi” addirittura. E così via. La questione paradigmatica anche qui si gioca e si snoda tra Riduzionismo e Olismo. In breve ma significativa sintesi: da parte del Riduzionismo vi è quella cornice concettuale chiamata determinismo biologico che vede i geni responsabili di determinate e spesso singole funzioni estese a caratteristiche generali o più generali dell’organismo. E sebbene negli ultimi anni il determinismo biologico si è per così dire ammorbidito ed anche resosi più leggero, esso permane, permane ancora e permane nel Riduzionismo senza da esso uscire. Non riesce a superarlo, a compiere l’approdo all’Olismo, il salto. Da parte, invece, dell’Olismo, appunto, vi è un’altra visione che va a porre l’accento direttamente sulle interazioni tra i vari geni e tra i vari geni e l’ambiente, particolarmente nella espressione di caratteristiche generali o più generali dell’organismo. Ma si badi bene che questo aspetto non è semplicemente la tanto ormai trita e ritrita, detta e ridetta, divulgata e iper-divulgata visione che il fenotipo  è dato dall’interazione tra il genotipo e l’ambiente o che i vari geni sono correlati tra loro o altre cose ormai nelle nostre orecchie. Porre l’accento direttamente sulle interazioni tra i vari geni e soprattutto tra questi e l’ambiente è un qualcosa di molto più complesso e di molto diverso. Ed il post - volendo essere di poche righe e non di centinaia e centinaia di righe come l’argomento merita e meriterebbe, fossimo in un libro ma qui non lo siamo – vuole essere un invito proprio a ricercare e ad approfondire la questione. Io lo feci, in modo anticonformista, già ai tempi dell’Università quando si studiava la genetica, la biochimica e il miglioramento genetico. Mettendo così, al sicuro, in un angolo della mia testa, qualcosa di diverso ma di molto più aggiornato ed evoluto. E lo faccio tutt’oggi, continuo a farlo tuttora, secondo un autonomo, libero e continuo aggiornamento professionale. Che continua a salvarmi. Anticonformisticamente. Anche per chiacchierare piacevolmente, in un bar, in una piazza, ovunque ormai, di DNA e compagnia bella. Di chiacchierare con tutti. Come è bello ed è giusto che sia. Ma con un pizzico di saggia e realmente aggiornata consapevolezza in più. Che non guasta mai. Ciao e alle prossime. Luca Fortunato. lucaf73x@gmail.com 

lunedì 23 novembre 2015

La Fotosintesi e l'Olismo



Post n. 22: 
La Fotosintesi e l’Olismo 
Non so bene perché ma in questi giorni tra festa nazionale degli alberi e le notizie sempre più critiche che giungono in merito agli alberi dell’Amazzonia ed altre notizie arboree (e non so bene perché ma io tutte queste realtà le vedo collegate e correlate), la mia mente è andata al seguente tema che condivido ora in rete: la correlazione quantistica o entanglement quantistico è quel fenomeno previsto dalla fisica quantistica per cui lo stato quantico di un sistema non può essere descritto in sé cioè individualmente, singolarmente, separatamente ma può essere descritto solo come sovrapposizione di più sistemi. In base ad esso, infatti, lo stato quantico di ogni costituente, di ogni particella, di ogni parte del sistema dipende istantaneamente ed in modo sincronico dallo stato degli altri costituenti, delle altre particelle, delle altre parti. Il fenomeno è uno dei fondamenti del moderno Olismo ed in particolare del moderno Olismo scientifico. Il legame, la correlazione tra i costituenti del sistema si mantiene anche quando le particelle si trovano a distanze molto grandi tra di loro ed ha pertanto conseguenze sperimentalmente verificate ma senza dubbio sorprendenti (non-località). Nonché contro-intuitive per l’intuizione spicciola di stampo riduzionistico ma perfettamente in linea ed in sintonia con l’Intuizione propriamente intesa e quindi di stampo olistico. Lasciando al lettore interessato l’approfondimento dettagliato del vasto tema in sé - compresa la “bellissima” equazione di Dirac - (tema che è un freddo dramma per i riduzionisti ma è un caldo sole per gli olisti) e l’approfondimento di tutte le sue le conseguenze teoriche e metodologiche (conseguenze che sono strade impercorribili da parte dei riduzionisti e degli pseudo-olisti ma che sono strade percorribili - sebbene con fatica - da parte degli olisti con magari eventuali aiuti di secondo tempo da parte di riduzionisti onesti e consapevoli), richiamo oggi, alla mia e alla vostra attenzione, un aspetto particolare del fenomeno e che ha anche fatto notizia qualche tempo fa.  Vi è un paradigma entro cui la maggior parte degli scienziati si muove (o meglio continua a muoversi ….) che è stato messo in seria discussione dal risultato di uno studio. Il paradigma è il seguente: i sistemi viventi si basano su “meccanismi” biochimici non influenzabili, non condizionabili da proprietà quantistiche come la coerenza o entanglement  in quanto tali proprietà decadrebbero rapidamente per effetto dell'interazione con l'ambiente circostante. Lo studio che invece lo ha messo in discussione, che è stato pubblicato a suo tempo su “Nature Physics”, ed è stato condotto da Alex Chin dell'Università di Cambridge e da altri studiosi  dell'Istituto di fisica teorica di Ulm e del Politecnico di Cartagena, ha lanciato l’idea che le proprietà quantistiche come la coerenza o entanglement possano invece avere un ruolo significativo nei processi biochimici ed in particolare nella fotosintesi. Apriti cielo …… In estrema sintesi divulgativa (ma con tutto il suo significato scientifico): le piante e i batteri sfruttano l’energia solare con il coinvolgimento di una complessa via biochimica di cui fanno parte dei pigmenti legati a specifiche proteine. L’energia viene trasferita attraverso l’"eccitazione" in sequenza di diversi stati quantistici molecolari o "eccitoni" (...lo so, i vocaboli, i termini ... Ma sono i termini esatti, sono i termini tecnici). Ebbene, tali eccitoni hanno mostrato una coerenza quantistica o entanglement cioè hanno presentato simultaneamente una sovrapposizione di stati quantistici ed ognuno con la sua e diversa probabilità (immagino il buio in cui naviga una mente riduzionistica dopo aver letto ciò ….. ed immagino, anche perché lo provo, l’ulteriore orientamento di una mente olistica dopo aver letto ciò …). E le nuove simulazioni di calcolo al computer hanno confermato queste prime rilevazioni sperimentali: le proteine partecipano al trasporto di energia in modo molto più attivo di quanto ritenuto in precedenza. Le loro frequenze di vibrazione entrano in risonanza con le onde degli eccitoni. Le vibrazioni possono passare dagli eccitoni alle strutture proteiche e viceversa e con uno scambio continuo ed in equilibrio che permette di mantenere la coerenza quantistica o entanglement. Ha spiegato Alex Chin: “[…] La differenza principale tra il sistema usato per questa simulazione e i sistemi impiegati per le simulazioni precedenti consiste nel non separare l'eccitone dall'ambiente circostante, ma di considerare invece un unico sistema a molti corpi. Abbiamo adottato un approccio olistico[…]”.Ebbene, in conclusione, mi chiedo: riguardo al tema specifico del post e alle sue conseguenze ma anche più in generale, siamo prossimi ad una compiuta e diffusa svolta paradigmatica nella Scienza, nella Tecnologia e nella Tecnica oppure ancora no? Ciao e alla prossima. Luca Fortunato. lucaf73x@gmail.com