Post 241
Alberi e Paradigmi
Gli alberi sembrano
essere diventati i protagonisti (a volte a ragione, a volte a torto) di
fenomeni complessi, sempre più complessi, in seno alla nostra Società, con
risvolti (a volte positivi, a volte negativi) sempre maggiori e di ogni tipo:
sociale, civico, etico, politico, mediatico, culturale, giudiziario,
scientifico, tecnico, professionale, ecologico, economico ecc. Basti pensare al
fenomeno Xylella-CODIRO sugli alberi d’olivo in Salento, alla vicenda degli
alberi di pino nel Quartiere Lanera a Matera, alle deforestazioni planetarie
ecc. Continuo la trattazione sugli alberi, dal punto di vista olistico e dal
mio punto di vista olistico, nel mio 3°
libro “Esempi d’Olismo” in fase di stesura ed in uscita per dicembre 2018 (dopo
aver trattato degli alberi nei precedenti Primo Libro e Secondo Libro già usciti negli anni scorsi -
2016 e 2017 – e che hanno avuto un successo ben oltre le mie aspettative). Qui
di seguito un assaggio di quanto verrà abbondantemente ed ulteriormente
trattato, dettagliato e dimostrato – con fatti sia reali sia bibliografici -
nel mio nuovo e 3° libro, appunto. Felice d’esser utile (e già utile, a quanto
pare e a quanto alcuni mi riferiscono) e sempre “in sintonia” con i fatti e le
cronache. Ringrazio per avermelo fatto notare ancora. Grazie. Ciao a Tutti. E
come sempre ad maiora! Luca Fortunato (Matera)
P.S. vedi anche i post 240, 239 e 238.
Legenda: A (albero), C
(chioma: branche, rami, foglie ecc.), F (fusto: corteccia, libro, legno ecc.),
R (apparato radicale).
Sintesi schematica:
1. Paradigma del RIDUZIONISMO: l’albero è un sistema vivente
di tipo bio-meccanico. Pertanto, l’albero è una entità riducibile,
riconducibile, uguale alla somma delle sue parti costitutive: A = C + F + R . I fondamenti teorici si
trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dal Seicento fino alla fine
dell’Ottocento/primi anni del Novecento (Meccanicismo: abiotico e biotico). Le
metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e
dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia,
patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.)
sono di tipo analitico, induttivo, algoritmico, razionale, lineare (esempi: divisione
in generi e specie, per la classificazione botanica; metodologie VTA, SIA, SIM,
TSE, per la valutazione di stabilità;
nesso di causa/effetto tra microorganismo e malattia, per la patologia
vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche: uso della vista, uso
dell’analisi, uso dell’induzione, uso integrativo della tecnologia, uso
dell’algoritmica anche per le conclusioni (si inquadra il caso in esame in
schemi prestabiliti: tabelle, classi ecc.). Scienze di base: fisica classica,
biologia, bio-fisica.
2. Paradigma dell’OLISMO: l’albero è un sistema vivente di
tipo complesso cioè è un organismo vivente e quindi è dotato anche di proprietà
e dinamiche di tipo emergente (come da Emergentismo). Pertanto, l’albero è una
entità maggiore della somma delle sue parti costitutive: A = (C + F + R) + q . Dove q simboleggia il quid emergente (semplice o composto)
dell’albero. Ed ogni albero ha il suo quid, sia se è un albero isolato sia se è un albero come componente di un nucleo arboreo (gruppo, filare, bosco,
pineta ecc.). In quest’ultimo caso il quid dell’albero singolo è particolarmente
determinato-influenzato dalle caratteristiche del collettivo, del Tutto (nucleo
arboreo). I Fondamenti teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi
dai primi del Novecento a tutt’oggi (Organicismo e Vitalismo). Le metodologie
di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione
botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia,
stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo sintetico, deduttivo,
euristico, intuitivo, non-lineare (esempi: esistenza di “tipi”, per la
classificazione botanica; metodica VOSA - autore Luca Fortunato - per la
valutazione di stabilità; pool di cause e concause per l’insorgenza di una
malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche:
uso della vista anche ed eventualmente integrata dall’uso degli altri 4 sensi,
uso della percezione, uso dell’intuizione, uso della deduzione, uso
discrezionale della tecnologia, uso dell’euristica anche per le conclusioni (in
funzione della specificità del caso in esame si valuta se è possibile inserirlo
in schemi prestabiliti o se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti da
modificare o se occorre creare nuovi schemi interpretativi). Scienze di base:
fisica moderna, biologia, ecologia, teoria dei sistemi, neurobiologia vegetale,
teoria della complessità.