Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

giovedì 9 agosto 2018

Alberi e Paradigmi


Post 241 

Alberi e Paradigmi 

Gli alberi sembrano essere diventati i protagonisti (a volte a ragione, a volte a torto) di fenomeni complessi, sempre più complessi, in seno alla nostra Società, con risvolti (a volte positivi, a volte negativi) sempre maggiori e di ogni tipo: sociale, civico, etico, politico, mediatico, culturale, giudiziario, scientifico, tecnico, professionale, ecologico, economico ecc. Basti pensare al fenomeno Xylella-CODIRO sugli alberi d’olivo in Salento, alla vicenda degli alberi di pino nel Quartiere Lanera a Matera, alle deforestazioni planetarie ecc. Continuo la trattazione sugli alberi, dal punto di vista olistico e dal mio punto di vista olistico,  nel mio 3° libro “Esempi d’Olismo” in fase di stesura ed in uscita per dicembre 2018 (dopo aver trattato degli alberi nei precedenti Primo Libro e  Secondo Libro già usciti negli anni scorsi - 2016 e 2017 – e che hanno avuto un successo ben oltre le mie aspettative). Qui di seguito un assaggio di quanto verrà abbondantemente ed ulteriormente trattato, dettagliato e dimostrato – con fatti sia reali sia bibliografici - nel mio nuovo e 3° libro, appunto. Felice d’esser utile (e già utile, a quanto pare e a quanto alcuni mi riferiscono) e sempre “in sintonia” con i fatti e le cronache. Ringrazio per avermelo fatto notare ancora. Grazie. Ciao a Tutti. E come sempre ad maiora! Luca Fortunato (Matera) 

P.S. vedi anche i post 240, 239 e 238.   

Legenda: A (albero), C (chioma: branche, rami, foglie ecc.), F (fusto: corteccia, libro, legno ecc.), R (apparato radicale). 

Sintesi schematica: 

1. Paradigma del RIDUZIONISMO: l’albero è un sistema vivente di tipo bio-meccanico. Pertanto, l’albero è una entità riducibile, riconducibile, uguale alla somma delle sue parti costitutive:  A = C + F + R . I fondamenti teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dal Seicento fino alla fine dell’Ottocento/primi anni del Novecento (Meccanicismo: abiotico e biotico). Le metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo analitico, induttivo, algoritmico, razionale, lineare (esempi: divisione in generi e specie, per la classificazione botanica; metodologie VTA, SIA, SIM, TSE,  per la valutazione di stabilità; nesso di causa/effetto tra microorganismo e malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche: uso della vista, uso dell’analisi, uso dell’induzione, uso integrativo della tecnologia, uso dell’algoritmica anche per le conclusioni (si inquadra il caso in esame in schemi prestabiliti: tabelle, classi ecc.). Scienze di base: fisica classica, biologia, bio-fisica. 

2. Paradigma dell’OLISMO: l’albero è un sistema vivente di tipo complesso cioè è un organismo vivente e quindi è dotato anche di proprietà e dinamiche di tipo emergente (come da Emergentismo). Pertanto, l’albero è una entità maggiore della somma delle sue parti costitutive:  A = (C + F + R) + q . Dove q simboleggia il quid emergente (semplice o composto) dell’albero. Ed ogni albero ha il suo quid, sia se è un albero isolato sia se è un albero come componente di un nucleo arboreo (gruppo, filare, bosco, pineta ecc.). In quest’ultimo caso il quid dell’albero singolo è particolarmente determinato-influenzato dalle caratteristiche del collettivo, del Tutto (nucleo arboreo). I Fondamenti teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dai primi del Novecento a tutt’oggi (Organicismo e Vitalismo). Le metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo sintetico, deduttivo, euristico, intuitivo, non-lineare (esempi: esistenza di “tipi”, per la classificazione botanica; metodica VOSA - autore Luca Fortunato - per la valutazione di stabilità; pool di cause e concause per l’insorgenza di una malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche: uso della vista anche ed eventualmente integrata dall’uso degli altri 4 sensi, uso della percezione, uso dell’intuizione, uso della deduzione, uso discrezionale della tecnologia, uso dell’euristica anche per le conclusioni (in funzione della specificità del caso in esame si valuta se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti o se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti da modificare o se occorre creare nuovi schemi interpretativi). Scienze di base: fisica moderna, biologia, ecologia, teoria dei sistemi, neurobiologia vegetale, teoria della complessità.

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