Post 242
L’Olismo della Teoria dei Sistemi
Con questo
post si concludono le anteprime di testo circa il mio 3° libro “Esempi d’Olismo”
che uscirà in dicembre 2018. In novembre, l’anteprima di copertina. Ringrazio
tutti i miei sostenitori (italiani … ed esteri!). Grazie a tutti per apprezzare
i contenuti specifici (paradigmatici, scientifici, tecnici, professionali,
metodologici ecc.) del mio Progetto Editoriale ma soprattutto per comprenderne
ed apprezzarne il senso (generale, culturale ecc.). Anche nei giorni caldi d’estate!
Grazie e buona pausa (buona settimana di Ferragosto) a Tutti. E come sempre ad
maiora! Luca Fortunato (Matera).
P.S. vedi anche i post n. 241, 240, 239 e 238.
Autore: Luca Fortunato
- Tutti i diritti riservati (Legge 22 aprile 1941, n. 633 Protezione del
diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio).
[….] La principale fonte bibliografica che ho
consultato (e che da anni frequento) circa la straordinaria Teoria dei Sistemi
è proprio il famoso, originario ed insuperato libro vale a dire la “Teoria
Generale dei Sistemi”, del 1968, del grande biologo austriaco Ludwig von Bertalanffy (1901 – 1972) –
Edizione italiana Mondadori (2004). Successivamente arricchitasi grazie all’opera
di tanti altri scienziati (biologi, matematici, psicologi ecc.), la Teoria dei
Sistemi nella versione del suo padre fondatore Ludwig von Bertalanffy, resta la
migliore e quella perfettamente funzionante nella realtà. E comunque è indispensabile
per comprendere appieno gli arricchimenti successivi degli altri autori e che hanno
confermato ed anzi rafforzato i concetti
e le scoperte di von Bertalanffy. Ebbene, la teoria generale dei sistemi (o
teoria dei sistemi o sistemica) vede la Realtà non come un qualcosa
caratterizzato dalla legge di causalità lineare (causa/effetto) ma come un
intero organismo che coinvolge la totalità delle sue parti costitutive. Si pone
in alternativa alla classica impostazione razionalista e meccanicistica del
Mondo e della Natura (Cartesio, Galileo ecc.) – che ormai ha solo un valore
storico e di percorso compiuto e finito – e si pone in contrasto con ogni
tentativo di Riduzionismo che pretende di studiare, in modo analitico, le
singole parti del corpo umano, di un albero, di una coltivazione, di un bosco, di
una società, di una città, di una popolazione ecc. e successivamente di
sommarle perché quel tutto sarebbe (banalmente) uguale alla somma delle parti e
delle loro relazioni. […] Il biologo austriaco
Ludwig von Bertalanffy (1901 – 1972)
perviene alla definizione di sistema:
un complesso di parti le quali, dotate di determinate caratteristiche,
istituiscono tra loro relazioni, tale che il comportamento di ciascuna di esse
risulta caratterizzato dal legame in cui è coinvolto e viceversa. Tutte insieme
conferiscono al sistema proprietà, che non sono la mera derivazione della somma
delle note distintive delle parti, ma risultano del tutto originali. Ne deriva che nella totalità
dell’organismo strutturato, il singolo elemento, per essere veramente
conosciuto, va esaminato in riferimento alla condotta di tutti gli altri e
quindi a quella dell’intero sistema, per cui la variazione introdotta in una
componente si ripercuote tanto sul funzionamento di tutto il sistema quanto sul comportamento
delle altre componenti. [….] Gli organismi viventi (microorganismi, piante,
animali, uomo) sono sistemi aperti.
Le loro 4 proprietà sono: 1.Totalità:
ogni parte di un sistema è in rapporto tale con le parti che lo costituiscono
che qualunque cambiamento in una parte causa un cambiamento in tutte le parti e
in tutto il sistema; 2.Non-Sommatività:
un sistema non è la somma delle sue parti. L’analisi di segmenti isolati non
porterebbe alla comprensione dell’intero sistema. 3.Retroazione: ogni sistema aperto reagisce ai dati di ingresso e li
modifica. Risposta positiva: provoca cambiamento, per cui si perde stabilità ed
equilibrio. Risposta negativa: utilizza i dati di ingresso in modo tale da
mantenere lo stato stazionario del sistema; 4.Equifinalità: gli stessi risultati possono avere origini diverse.
Le stesse cause non producono i medesimi effetti e viceversa. […] Date tali
proprietà, centrale risulta essere l’intuizione
nell’indagine, nello studio, nella comprensione di un sistema, intuizione che riveste anche un ruolo pedagogico in quanto la Teoria dei
Sistemi è sì una teoria scientifica dimostrata, funzionante e professionalmente
utile e sempre più utilizzata ma è anche un diverso e migliore ed auspicato approccio
di Conoscenza Generale che diviene una diversa e migliore ed auspicata concezione
della Natura, della Vita, del Mondo, della Società, dell’Uomo. […] Anche la
Teoria dei Sistemi, insieme a tante altre scienze moderne e branche moderne del
Sapere olistico e del Saper Fare olistico, mostra e dimostra che il Riduzionismo è davvero diventato
(alla luce del Novecento e di questo Secolo in corso) un “reato sostanziale”. E
ci si augura che esso diventi, nel Futuro, ad opera di coraggiosi legislatori (e
su basi scientifiche e sulla scorta d’esperienze scientifiche, tecniche, sociali
ecc.) un reato vero e proprio. Per il Bene di Tutti. Nel frattempo, ognuno fa
la sua parte all’interno del Tutto: da una parte i riduzionisti (secondo un
paradigma superato e che di fatto danneggia la Società anche se ancora legittimamente
…..!), dall’altra parte gli olisti (secondo un paradigma in sintonia con il
progresso della Scienza, in modo legittimo anch’esso ma anche moralmente giusto).
Quanto alla Tecnologia, essa è un mezzo (anche se per qualche idiota o per qualche
imbroglione è un fine) ed è evidente, anche alla luce della Teoria dei Sistemi,
che nel Riduzionismo è un mezzo che è un demone, mentre nell’Olismo è un mezzo
che è un angelo. […]
Autore: Luca Fortunato
- Tutti i diritti riservati (Legge 22 aprile 1941, n. 633 Protezione del
diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio).
Nessun commento:
Posta un commento