Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

sabato 18 marzo 2017

L'Olismo di Marx



Post 134  
L’Olismo di Marx 
(… leggi l’introduzione del precedente post 133) Che anche Marx e la sua opera sono espressioni compiute ed autentiche di Olismo - se non altro per la supremazia della Società sui singoli individui che il pensatore di Treviri pone - ormai e fortunatamente lo sanno anche e già nei licei. Meno scontato è il fatto che tale visione-realtà è compatibile (e non “incompatibile” come certe superficiali propagande cercano di dipingere ….) con le libertà individuali, le peculiarità individuali ecc. Ad ogni modo, l’Olismo di Marx è propriamente olismo strutturalistico: la struttura economica della Società, sebbene sia stata creata dagli individui, diventa esterna e superiore agli stessi individui. Arriva a porsi all’esterno degli individui e dall’esterno agisce su di essi in modo impersonale. È un tutto maggiore, di più, della somma delle parti (gli individui) che arriva a determinare e a condizionare le stesse parti (gli individui) sebbene dalle parti si sia inizialmente generato. Di conseguenza, Marx ci insegna e sempre in modo autenticamente olistico che solo studiando l’insieme delle forze e dei rapporti di produzione, la totalità delle forze e dei rapporti di produzione, sarà possibile comprendere la Società ed anche il modo di pensare e di comportamento dei singoli individui così come delle singole categorie di individui per l’inevitabile ed oggettivo condizionamento che essi ed esse ricevono dalla loro condizione socio-economica. Condizione che, se ingiusta, è possibile solamente cambiare nell’ambito di un generale cambiamento dell’intera Società e non migliorare nell’ambito di parziali e settoriali aggiustamenti della Società. E Marx, e la Storia, e l’Olismo, e l’olismo strutturalistico, e l’osservazione anche ora, proprio ora, della Società in cui viviamo, ci insegnano e ci indicano che cambiare nell’ambito di un generale cambiamento dell’intera Società è un’utopia (realizzabile) ma che migliorare nell’ambito di parziali e settoriali aggiustamenti della Società è un’illusione (realizzata). Ed è singolare il fatto che ciò che Marx ha intuito e pensato sia risultato attuale, in sintonia con la realtà, per tutto il secolo dopo lo stesso Marx (passato a miglior vita nel 1883) cioè per tutto il Novecento e risulti anche Oggi, ancora Oggi attuale, in sintonia con la realtà. E, probabilmente, continuerà ad essere attuale per tutto il corso dell’attuale secolo. Il motivo è chiaro: la Società non è cambiata o meglio non ha risolto il problemi che Marx ha colto o meglio ancora sono cambiate tante cose (super-tecnologia, ad esempio) ma non sono cambiate le cose di base, soprattutto la natura olistica della Società. Inevitabile natura olistica. Che bisogna capire per bene. Per farne una nostra alleata e non una nostra nemica. Ancora Oggi Marx spiega la Società ed indica i rimedi per risolvere i veri problemi. Aveva ragione J. – P. Sartre quando diceva che “il marxismo è l’orizzonte insuperabile del nostro tempo”.  Verissimo. Altra cosa sono le applicazioni arbitrarie e distorte del pensiero di Marx che si sono avute nella Storia e che lo stanno ancora facendo rivoltare nella tomba, senza alcun dubbio. Confondere i due aspetti o è da ignoranti o è da imbroglioni. Ma anche questo, Oggi, lo sanno anche e già nei licei! Si può essere contro Marx, ci mancherebbe, ma a ragion veduta e proponendo altro. Se ci si riesce. Con argomenti veri e non con barzellette. E si può essere contro Marx consapevoli che tale pur legittima avversione comporta però, oggettivamente, l’essere contro l’Olismo in generale (sociologico, politico, economico, culturale, scientifico, professionale ecc.). Per approdare o rimanere nel Riduzionismo in generale (sociologico, politico, economico, culturale, scientifico ecc.). Non si può essere olisti a settori, a pezzi, a convenienza, per moda ecc. E non si può esserlo in questo modo non perché ci sia un divieto ma perché comportandosi in tal modo non si allena la propria mente in modo adeguato in senso olistico. Già l’Olismo è difficile, figuriamoci poi se non gli si dedica tutto il proprio tempo, tutta la propria energia, tutta la propria attenzione, tutta la propria cultura, tutta la propria giornata ecc. O si sposa un Paradigma (per intero) o se ne sposa un altro (per intero). In tema di Paradigmi di Conoscenza … la poligamia non è possibile! Del resto, più in generale, ci sono stati cinquant’anni e più di tentativi, anche autorevoli, di conciliare l’Olismo ed il Riduzionismo (in sociologia, in politica, in economia, nella cultura, nella scienza, nel lavoro  ecc.). Sono risultati tutti infruttuosi. O si è olisti o si è riduzionisti. È come avere gli occhi neri o gli occhi azzurri. E non è certo applicandoci su delle lenti a contatto di diverso colore che il colore degli occhi cambia per davvero. Cambia in apparenza. E con l’Apparenza la Società certamente si involve, mentre con la Verità potrebbe evolvere. Ad maiora! Luca Fortunato  P.S. Sinistra (in Italia, in Europa, nel Mondo) ….. svegliati! Ritorna (vera)! 

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