Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 17 marzo 2017

L'Olismo di Durkheim



Post 133
L’Olismo di Durkheim 
  
Oggi inizia una serie di post che tratteranno dell’Olismo in generale. I contenuti del mio primo libro, infatti, hanno ormai una forte e positiva vita autonoma tra chi mi legge (nel libro e in internet) e tra chi, su di essi, mi ascolta di persona e mi consente pertanto, e prima dell’anteprima del secondo libro in dicembre prossimo, in questo mio piccolo ma significativo angolo di mondo web, di occuparmi e di dilettarmi - ogni tanto, compatibilmente con gli impegni di lavoro che per fortuna e per merito sono tanti -  con i tratti generali del meraviglioso Paradigma. Anche soddisfacendo, con piacere, tutti coloro (e stanno diventando sempre di più)  mi chiedono di divulgare, di continuare a divulgare, il meraviglioso Paradigma. Di cui si avverte, e sempre di più, un grande bisogno. E di cui avvertono – e mi fa un enorme piacere e ringrazio davvero di testa e di cuore  – il bisogno della mia divulgazione! 

Émile Durkheim (1858 – 1917) sociologo, antropologo e storico francese è considerato (insieme a Karl Marx, Vilfredo Pareto, Max Weber, George Simmel ed Herbert Spencer) uno dei fondatori della moderna sociologia. Nell’opera di Durkheim, l’oggetto della ricerca sociologica sono i fatti sociali, sintesi di fattori individuali ma non la somma di essi: i fatti sociali, necessitano di un approccio e di un modus operandi di tipo olistico per essere indagati e compresi vale a dire che essi non vanno considerati singolarmente ma vanno considerati come parti di un tutto (esattamente come avviene - o dovrebbe avvenire - nello studio di un organismo vivente e dei sistemi viventi). Per Durkheim, la Società è di più della somma delle sue parti, cioè degli individui. L’opera di  Durkheim rientra, infatti, nelle teorie olistiche sulla Società vista come un intero organismo indipendente, nella sua globalità e nei suoi tratti distintivi e significativi, dai suoi stessi singoli elementi costitutivi. È il tutto che determina ed influenza le parti, non il contrario. Per Durkheim, ad esempio, i fatti psichici individuali sono il prolungamento di fatti sociali all’interno della coscienza e cita il caso del matrimonio: è l’organizzazione sociale del matrimonio che fa nascere i sentimenti parentali, e non viceversa. Cosa ottima, intendiamoci, ma occorre intenderla per quel che è! Vi è, in questo, un significativo tratto in comune con Marx:Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza. Ad ogni modo, si può, dunque, in generale, valutare la normalità o il carattere patologico di un fatto sociale solo riportandolo al proprio contesto, alla tipicità, al quid esibito dalla Società in un periodo specifico della propria evoluzione. Durkheim distingue le società semplici dalle società complesse. Le società semplici (primitive) presentano una marcata similitudine tra le persone e vi è una onnipresente coscienza collettiva causa di una solidarietà di tipo meccanico. Il diritto è repressivo: si punisce perché è stato causato un danno alla collettività ritenuta sacra. Le società complesse, invece, presentano la divisione del lavoro per evitare la concorrenza e vi è una solidarietà di tipo organico (come tra i diversi organi di un essere vivente). Il diritto è restitutivo: si sanziona per ristabilire l'equilibrio infranto. Durkheim vede il lavoro come il principale fattore di coesione sociale, ancor prima della religione: le persone diventano sempre più dipendenti e interrelate tra di loro, perché ognuna ha bisogno di beni forniti da coloro che svolgono un lavoro diverso dal proprio. “Tra Dio e la Società bisogna scegliere”, diceva il grande  Durkheim.


Nessun commento:

Posta un commento