Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 20 luglio 2016

Biodiversità nei guai



Post n. 76: 
Biodiversità nei guai 
Ricercatori dell’University College di Londra hanno pubblicato su Science uno studio, frutto di una collaborazione internazionale, che mette in luce quanto segue: il 58,1% della superficie terrestre, con il  71,4% della popolazione mondiale, è interessato da una perdita di biodiversità così grave da compromettere il funzionamento degli ecosistemi e quindi anche la loro capacità di sostenere le società umane. Uno scenario allarmante, giustamente definito “recessione ecologica”. Ora, questo brutto scenario dimostra tante cose. Ma la più importante di tutte, purtroppo, è questa: tutto ciò che è stato detto ed è stato fatto finora in tema di biodiversità è stato inutile. E fin qui siamo ai fatti. Ora, perché è andata così? Bisogna tentare spiegazioni. Non si può non farlo. Non ci si può sottrarre. Non ci si può fermare alla notizia, al dato, al fatto. Così come non ci si potrà sottrarre, in seguito all’incontro dialettico (tesi/antitesi) che sarà avvenuto tra le varie e diverse spiegazioni, di portare a Sintesi, ad una Sintesi superiore, il tutto. Sintesi prima teorica ed in seguito agita. Una spiegazione è la seguente: la maggior parte delle persone che si sono occupate di biodiversità (a livello politico, a livello legislativo, a livello dirigenziale, a livello scientifico, a livello tecnico, a livello divulgativo ecc.; a livello alto, a livello basso ecc.; in Natura, in Agricoltura ecc.) si sono mosse (in modo conformista, in modo acritico, in modo abitudinario ecc.) all’interno del paradigma sbagliato vale a dire il paradigma antropocentrico (Antropocentrismo) e non invece all’interno del paradigma giusto vale a dire il paradigma dell’Ecologia profonda, amico dell’Olismo, sintetizzato negli 8 punti di Naess e Sessions : 1. Il benessere e la prosperità della vita umana e non umana sulla Terra hanno valore per se stesse (in altre parole: hanno un valore intrinseco o inerente). Questi valori sono indipendenti dall’utilità che il mondo non umano può avere per l’uomo. 2. La ricchezza e la diversità delle forme di vita contribuiscono alla realizzazione di questi valori e sono inoltre valori in sé. 3. Gli uomini non hanno alcun diritto di impoverire questa ricchezza e diversità a meno che non debbano soddisfare esigenze vitali. 4. La prosperità della vita e delle culture umane è compatibile con una sostanziale diminuzione della popolazione umana: la prosperità della vita non umana esige tale diminuzione. 5. L’attuale interferenza dell’uomo nel mondo non umano è eccessiva e la situazione sta peggiorando progressivamente. 6. Di conseguenza le scelte collettive devono essere cambiate. Queste scelte influenzano le strutture ideologiche, tecnologiche ed economiche fondamentali. Lo stato delle cose che ne risulterà sarà profondamente diverso da quello attuale. 7. Il mutamento ideologico consiste principalmente nell’apprezzamento della qualità della vita come valore intrinseco piuttosto che nell’adesione a un tenore di vita sempre più alto. Dovrà essere chiara la differenza tra ciò che è grande qualitativamente e ciò che lo è quantitativamente. 8. Chi condivide i punti precedenti è obbligato, direttamente o indirettamente, a tentare di attuare i cambiamenti necessari. Luca Fortunato

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