Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 13 luglio 2016

Treni sbriciolati (in un contesto inammissibile)



Post n. 69:  
Treni sbriciolati (in un contesto inammissibile) 
Pausa estiva del blog interrotta per la tragedia dei treni in Puglia. Perché sento il dovere morale di scrivere qualcosa. Proprio ieri mattina ero a Bari con mia moglie. Tanto per sottolineare lo stretto legame con Bari e con tutta la Puglia che ho da tanti anni ed ininterrottamente e per varie e diverse ragioni, dal Gargano a Santa Maria di Leuca. La cosa mi colpisce anche per la dimensione ordinaria: un treno, un normalissimo treno, per un normalissimo spostamento quotidiano. Poteva capitare a chiunque. Ma la mia vera riflessione è questa: se è vero (come è vero) che il contesto generale favorisce l’emergere  dell’episodio specifico, allora - fermo restando l’accertamento dell’episodio specifico (cause, responsabilità, dettagli ecc.) da parte di Procura, Governo, Ferrovia ecc. e conseguenti provvedimenti - il contesto in cui tutto si è materializzato è inammissibile (per usare il termine utilizzato dal Capo dello Stato in merito alla tragedia). Contesto caratterizzato anche e soprattutto da: a) soldi disponibili e stanziati per un progetto esistente di ammodernamento di quella tratta ferroviaria per renderla a doppio binario che però - ed in modo tipicamente italiano! -  si è arenato nelle sabbie della burocrazia! ; b) fonogrammi, ancora fonogrammi! quando esistono sistemi automatici di controllo e sicurezza ed anche addirittura, a detta di esperti, di bloccaggio dei treni casomai - come nella tragedia di ieri - si dovessero maledettamente incontrare secondo direzioni di marce opposte su un unico e maledetto binario; c) la schizofrenia di senso (ancor prima che d’azione): da una parte la Tav dall’altra realtà ferroviarie (soprattutto meridionali, pubbliche o private che siano) che - nonostante i loro tanti punti di forza e di merito che ci sono e che non vanno dimenticati - necessitano di un completamento della moderna integrità di base del loro Sistema. In Italia, nell’anno 2016 d. C., tutto ciò è inammissibile. E’ un contesto inammissibile. Ancor prima dei fatti e degli episodi specifici. Ed è in tale direzione (e non in altra o addirittura in altre) che, a mio modesto parere, e fermo restando l’accertamento di cause, responsabilità e quant’altro sul piano specifico, andrà avviata una seria riflessione generale con conseguenti azioni. Per un futuro migliore. Comprendendo appieno il significato del tragico presente. Luca Fortunato

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