Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 13 febbraio 2019

Alberi si schiantano al suolo a Matera. Tragedie sfiorate.


Post 276 (aggiornato e integrato alle ore 21:30, in verde, in calce)

Alberi si schiantano al suolo a Matera. Tragedie sfiorate.

Qui a Matera, oggi pomeriggio, diversi alberi, in diversi punti della Città (via Lanera, via Morelli, Campus Universitario, via Manzoni, ecc.) si sono schiantati al suolo. Diversi i danni materiali (auto, recinzioni, ecc.), diverse le chiamate ai Vigili del Fuoco ed il tutto fortunatamente senza vittime (in un caso, davvero per un pelo). Ho constatato alcuni schianti arborei di persona, gli altri li ho appresi dalla stampa locale on-line. Situazione aggiornata, per me, alle ore 18:30.  

Ebbene, contattato da alcuni materani, do il mio parere. Riproponendo, in realtà, alcune mie scritture perché la questione, almeno secondo me, è sempre la stessa. Buona lettura, quindi, e buona fortuna a Tutti Noi (sempre). Luca Fortunato (Matera).

Dal Libro Primo “Esempi d’Olismo”– Autore: Luca Fortunato – Self-publishing 2016; riedizione 2017 – Formato: cartaceo e PDF.  

[….] Se è vero che bisogna attivarsi per fare e per far fare le valutazioni di stabilità degli alberi (e specialmente in ambiente urbano sia pubblico sia privato nonché lungo i bordi sia pubblici sia privati delle strade territoriali) scongiurando il non-fare le valutazioni di stabilità, è altrettanto vero e necessario che occorre attivarsi per fare e per far fare le valutazioni della stabilità all’interno del giusto Paradigma di Conoscenza cioè l’Olismo (scongiurando il fare nel paradigma del Riduzionismo). Le battaglie professionali (e di civiltà) hanno, devono avere, due momenti (e non solamente uno): il primo, scongiurare il non-fare a favore del fare; il secondo, scongiurare il fare nel Paradigma del Riduzionismo a favore del fare nel Paradigma dell’Olismo. [….]

Dal Libro Terzo “Esempi d’Olismo”– Autore: Luca Fortunato – Self-publishing 2018 – Formato: PDF.  

[….] Posti: A (albero), C (chioma: branche, rami, foglie ecc.), F (fusto: corteccia, libro, legno ecc.), R (apparato radicale), abbiamo:

1.Paradigma del Riduzionismo: l’albero è un sistema vivente di tipo biomeccanico. Pertanto, l’albero è una entità riducibile, riconducibile, uguale alla somma delle sue parti costitutive: A = C + F + R . I fondamenti teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dal Seicento fino alla fine dell’Ottocento/primi anni del Novecento (Meccanicismo: abiotico e biotico). Le metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo analitico, induttivo, algoritmico, razionale, lineare (esempi: divisione in generi e specie, per la classificazione botanica; metodologie VTA, SIA, SIM, TSE, per la valutazione di stabilità; nesso di causa/effetto tra microorganismo e malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo -metodologiche: uso della vista, uso dell’analisi, uso dell’induzione, uso integrativo della tecnologia, uso dell’algoritmica anche per le conclusioni (si inquadra il caso in esame in schemi prestabiliti: tabelle, classi ecc.). Scienze di base: fisica classica, biologia, bio-fisica;

2. Paradigma dell’OLISMO: l’albero è un sistema vivente di tipo complesso cioè è un organismo vivente e quindi è dotato anche di proprietà e dinamiche di tipo emergente (come da Emergentismo). Pertanto, l’albero è una entità maggiore della somma delle sue parti costitutive: A = (C + F + R) + q . Dove q simboleggia il quid emergente (semplice o composto) dell’albero. Ed ogni albero ha il suo quid, sia se è un albero isolato sia se è un albero come componente di un nucleo arboreo (gruppo, filare, bosco, pineta ecc.). In quest’ultimo caso il quid dell’albero singolo è particolarmente determinato e influenzato dalle caratteristiche del collettivo, del Tutto (nucleo arboreo). I Fondamenti teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dai primi del Novecento a tutt’oggi (Organicismo e Vitalismo). Le metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo sintetico, deduttivo, euristico, intuitivo, non-lineare (esempi: esistenza di “tipi”, per la classificazione botanica; metodica V.O.S.A. - autore Luca Fortunato - per la valutazione di stabilità; pool di cause e concause per l’insorgenza di una malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche: uso della vista anche ed eventualmente integrata dall’uso degli altri 4 sensi, uso della percezione, uso dell’intuizione, uso della deduzione, uso discrezionale della tecnologia, uso dell’euristica anche per le conclusioni (in funzione della specificità del caso in esame si valuta se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti o se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti da modificare o se occorre creare nuovi schemi interpretativi). Scienze di base: fisica moderna, biologia, ecologia, teoria dei sistemi, neurobiologia vegetale, teoria della complessità.


Ulteriore riflessione in funzione di alcune immagini che ho trovato sulla stampa locale on-line (segnalatemi alle ore 21:00 da alcuni amici materani): potare un albero senza prima aver fatto la valutazione di stabilità equivale allo scenario nel quale un medico indica una terapia, per via telefonica, senza visitare il paziente. Non è che la Medicina diventi una scienza esatta con la visita diretta del medico, ma il margine d’errore si riduce significativamente. Non è che scegliendo quanti e soprattutto quali rami potare, ci si metta al sicuro da uno schianto arboreo. Ma, sicuramente, l’intervento di potatura effettuato in funzione della valutazione di stabilità sarà più adeguato. Insomma, come bisogna impegnarsi per far fare le valutazioni di stabilità e farle fare nel paradigma dell’Olismo, così bisogna impegnarsi per far potare gli alberi ma in funzione delle valutazioni di stabilità (olistiche). Le cose sono complesse, certo. Ma è così che stanno le cose. Le scorciatoie, prima o poi, le si paga. Se non si aggiorna il Sapere (passando dal Riduzionismo all’Olismo) e non si rispettano gli  equilibri tra il (nuovo) Sapere ed il Fare, non ci si meravigli più di tanto se poi a venire giù sono tanto alberi non valutati per la loro stabilità quanto alberi valutati, tanto alberi non potati quanto alberi potati. Auguriamoci che chi deve capire capisca e decida in modo saggio. Auguri a tutti Noi.
 

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