Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 13 febbraio 2019

Approfondimento - 5


Post 275 

Approfondimento – 5 

Ho trattato dell’Olismo di Goethe nel post 138. Invito il lettore di oggi a rileggerlo. Ora ne approfondisco solamente un aspetto ma esso è davvero cruciale. In verità, tale aspetto c’è già, è implicito nel mio precedente post. Ma renderlo esplicito non potrà che risultare ancora più utile.   

Alcuni lettori credono di aver notato che, in Società, vi è una contraddizione, da parte di alcuni, vi è una incoerenza, tra il citare il grande Goethe ed il suo Olismo, da una parte, e il modus operandi da loro adottato, dall’altra parte.
Insomma, da parte di alcuni che citano Goethe e poi agiscono si tratterebbe di predicare bene e di razzolare male. Di non essere conseguenti, coerenti.  
Ebbene, le cose stanno proprio così. I lettori ci hanno visto giusto.
Citare il grande Goethe ed il suo Olismo per poi adottare un modus operandi razionale-analitico (tipico del Riduzionismo) è una contraddizione, è un’incoerenza.
Infatti, uno dei cardini della concezione goethiana della Natura è la assoluta irriducibilità del mondo biotico al mondo abiotico. In pratica Goethe rifiuta il Meccanicismo tanto riferito agli enti non-viventi quanto soprattutto riferito agli enti viventi (Oggi, il Meccanicismo riferito ai viventi lo si chiama “bio-meccanicismo”, “bio-meccanica”, “bio-fisica, ecc. Ma sempre di Meccanicismo trattasi. La questione non è cambiata).  
In modo più tecnico, (si consulti comunque un buon libro di Filosofia se non si ricordano certi termini e certi concetti):
il grande Goethe, per la Natura in generale e per il mondo vivente in particolare, rifiuta il postulato kantiano dell’inconoscibilità del noumeno. Di conseguenza, è nella facoltà dell’intuizione intellettuale che risiede il fondamento della conoscenza dell’elemento sovrasensibile che è alla base della vita (alla base del mondo biotico). E, quindi, di fonte ad un organismo vivente (un albero, un gatto, una persona, ecc.) l’unica possibilità di conoscerlo, di studiarlo, è attraverso la via del giudizio intuitivo.
E tutto ciò con buona pace dei razionalisti e dei riduzionisti. E delle loro incoerenze. Citassero Cartesio, lasciando in pace Goethe. 
Ciao a Tutti. La Rubrica termina qui. Spero di essere riuscito a soddisfare tutte le esigenze di approfondimento segnalatemi da alcuni lettori ma a beneficio di tutti i lettori (del mio blog e dei miei libri). Il Mondo, tutti ci attende. Cerchiamo di regalare sorrisi, ma sempre con un pizzico di riflessione. Per contribuire alla ricerca della Verità. Perché nessuno, ancora, sa bene che cosa sia la Verità. Ma almeno in pochi si tenta, ancora, di scoprirla. 

Luca Fortunato, cittadino olistico (Matera, Basilicata, Italia, Europa, Mondo). 

P.S. il blog resterà attivo su eventuali casi di cronaca (positivi o negativi. Si spera positivi) particolarmente significativi per la sua mission.



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