Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 18 novembre 2015

Scenari del dopo Parigi



Post n. 21:  
Scenari del dopo Parigi  
Continuando dai precedenti post n. 19 e n. 20, dopo l’11 settembre americano (ma, in realtà, di tutto l’Occidente), dopo gli attentati che sono seguiti in altri Paesi, dopo Charlie Hebdo, dopo il 13 novembre parigino (ma, in realtà, francese, europeo, occidentale) ….  Dopo, sempre dopo ….. Avrebbe potuto e dovuto bastare l’11 settembre. Si disse allora: da oggi niente più come prima. E invece è ritornato tutto come prima. O meglio, non è mai cambiato nulla! La Storia non ha insegnato nulla. Le storie non hanno insegnato nulla. I paradigmi sono rimasti gli stessi. Il sistema è rimasto lo stesso. Le persone ai vertici sebbene cambiate nella loro individualità sono in realtà sempre le stesse nel senso di essere rappresentanti dello stesso e solito paradigma, dello stesso e solito modus operandi, dello stesso e solito modus vivendi ecc. Ma cosa altro deve accadere per convincere la maggior parte delle persone che il secolo che si è aperto correrà in modo disastroso se non si porranno seri rimedi? Crisi ecologica (cambiamenti climatici, crisi energetica ecc.) e Guerra di Terrorismo sono due tratti dominanti e distintivi del Nostro Tempo. Purtroppo è così. E bisogna trarne, dedurne, tutte le conseguenze. Senza paura e senza stravolgere le nostre vite. Ma con una consapevolezza maggiore del Tempo e del Mondo in cui viviamo. Da tradurre in parole ed azioni diverse perché da ricomprendere in un paradigma diverso. Expo, Capitali europee della Cultura, Sviluppo sostenibile, lo stile alla Happy Days di Renzi (come giustamente ha fatto notare qualcuno) e tutte le altre cose simili - e ad ogni scala e ad ogni livello - vi sembrano che siano state o siano collegate ed incollate alla Realtà? O vi sembrano che siano state o siano scollegate e scollate dalla Realtà? Non voglio dire che esse sono state o siano sbagliate in sé. E non ho mai inteso e non intendo tuttora questo. Era giusto ed è giusto perseguirle. Ma il modo in cui sono state vissute e attuate (modus operandi riduzionistico o peggio ancora pseudo-olistico e condito da un ottimismo gigione) le ha rese o le rende fuori luogo. Ed il luogo è stato ed è il Mondo! E ce ne stiamo accorgendo. O meglio se ne stanno accorgendo coloro che etichettavano i realisti - a cui mi onoro di appartenere – come pessimisti, gufi e via dicendo. I realisti non sono certo “felici” di vedere dimostrate le loro tesi con il dolore! Anzi sono arrabbiati doppiamente. Per il dolore in sé e perché vorrebbero vedere le loro tesi dimostrate con la pace! E nella pace! Io personalmente rinuncerei a tutte le mie tesi se ciò permettesse ad ogni pallottola sparata di deviare e di non colpire il corpo umano ma di finire conficcata in un sasso di un muro o in un fusto d’albero o nella carrozzeria di un' auto. Ma non è così. E ci sono zucche troppo dure da aprire! E se non si vogliono rendere vane le morti fin qui purtroppo registrate (e sono tante, davvero tante, troppe) quelle zucche vanno aperte! O sostituite. Quattro notizie che fanno da termometro: 1. Ma l’avete visto Renzi come e’ impacciato e disorientato nel dopo Parigi? E di fatto l’Italia è sospesa. Altro che ragionevolezza. È indecisione bella e buona. Ha fatto bene Hollande. Ha fatto bene Putin. Sebbene siano necessari anche e soprattutto gli interventi di terra. Hanno iniziato comunque bene. A livello militare. Che non è l’unico su cui combattere il nemico, ovviamente. Ci vuole anche il livello politico e io ci aggiungo, anzi ci ho aggiunto e subito, da subito, prontamente, anche il livello economico ( … e ieri, solo ieri, ma finalmente …., qualche mente prevalentemente razionale – che è tarda, più tarda ad accendersi rispetto ad una mente prevalentemente intuitiva, ma questo si sa …. - iniziava ad intravederne il nesso ed il senso …). 2. E l’Intelligence? Non è forse arrivato il momento di ricollocarla all’interno di un diverso e più adeguato paradigma visto che si è mossa con grandi, troppi buchi di informazione tali da essere beffata? Tant’è che secondo gli esperti che vanno esprimendosi anche in queste ore – basta esplorare la rete -  la pecca dell’intelligence è nel metodo ed in particolare nel modo che non considera o considera male il contesto, il quadro d’insieme, il tutto. 3. E la mia Città, Matera, che, in quanto sarà Capitale europea della Cultura nel 2019, potrebbe essere nel mirino dell’ISIS ? Una circolare del Viminale infatti - resa nota dall’Ansa - l’ha inserita, e giustamente, nell’elenco sensibile. Anche Matera! Benché sia (e ancora …) senza Ferrovia dello Stato …. c’è anche lei! Ed è giusto. La cosa è realistica. Altro che chiacchiere. Onori e oneri. Realismo appunto. Né pessimismo. Ma nemmeno Ottimismo. Solo Realismo. Ma assolutamente necessario! 4. Subito dopo la chiusura di Expo, il fatturato della GDO è calato sensibilmente. Vuoi anche per l’allarmismo (ingiustificato) dell’OMS sulle carni rosse, vuoi per tutte le congiunture del Mondo … è evidente la debolezza – anche per congiunture appunto - del paradigma in cui Expo è nato, vissuto …. e sperava  di continuare a far sentire il suo effetto, la sua voce (… o il suo scricchiolio?) per addirittura sfamare il Mondo! Che coraggio! Il problema è che non è questo tipo di coraggio di cui necessita il Nostro Tempo e il Nostro Mondo. Alle prossime. E stavolta - risorgesse anche Ernesto Che Guevara - la pausa di scrittura come blogger – per dare assoluto spazio ad altro, fortunatamente - me la prendo eccome! Ciao. Luca Fortunato. lucaf73x@gmail.com 

Nessun commento:

Posta un commento