Post n. 19:
Parigi, Europa, Mondo: come vincere il nemico (un cittadino dice
la sua)
Certo che dobbiamo continuare a vivere la nostra vita e senza
paura. Ma nel nostro quotidiano dobbiamo acquisire e vivere una consapevolezza
diversa. Guai a non farlo. Guai a dimenticare o ad attenuare nel significato -
tra qualche giorno, tra qualche settimana, tra qualche mese, tra qualche anno -
quello che è accaduto. Se fino ad ora, da parte di tanti, di molti, forse di
troppi, si è avuto – sebbene sbagliato
ma in fondo ancora tollerabile – un modo di vedere la realtà, di pensarla e di
viverla, di tipo e di stampo riduzionistico, e soprattutto ma non solo dal
punto di vista politico e sociale, da ora in poi dobbiamo necessariamente
cambiare paradigma. Quel modo riduzionistico cioè scisso, frammentato,
separato, parziale, discontinuo, recintato, localizzato, saltuario ecc. e che
inquadra le interrelazioni delle parti secondo una visione solamente di tipo
lineare e di tipo sommatorio e che considera il Passato come passato, il
Presente tutto da vivere ed il Futuro sempre roseo non ce lo possiamo più permettere.
Dobbiamo mettere insieme e mettere in relazione le parti, così come i momenti della
temporalità, in modo olistico. E sarà stato olistico, autenticamente olistico,
solo e se nel fare ciò avrà fatto scaturire, avrà fatto saltar fuori, avrà
fatto emergere un quid in più, non
spiegabile e riducibile alle parti e ai momenti sebbene da essi originato, e che
ci potrà salvare. Un quid in più che
ognuno avrà vissuto e vivrà in quello che avrà fatto e farà. Il politico in Politica,
l’economista nell’Economia, lo scienziato nella Scienza, il tecnico nella
Tecnica, il cittadino a casa sua e fuori casa sua. Un quid sintetico-intuitivo e che non potrà non avere natura composita
ed articolata. Non potrà non essere come il sistema solare. Ma che non potrà
non avere il suo sole fatto di una diversa
consapevolezza quotidiana. Ognuno di noi dovrà trovarlo e viverlo il nuovo e
intero quid. Nel suo ruolo, nel suo
compito, al suo livello. Ma permettetemi, da cittadino, di immaginare che senza
una intesa politica e militare ma anche economica tra Europa, USA e Russia difficilmente
si riuscirà a sconfiggere il nemico. E che
se tale dovrà essere l’intesa, immaginate se il paradigma non solo politico ma
anche ecologico-energetico ed anche strettamente produttivo (agricoltura, industria ecc.) potrà permettersi
di continuare ad essere quello attuale! Dobbiamo ripensare tutto. Il nemico è tremendo ed atipico. Necessitiamo di unità in tutto. La mia
coscienza ha dato il suo piccolo contributo. Gratuitamente. Spontaneamente.
Ottimista? No. Pessimista? No. Realista? Si. Penso ai grandi che vengono, e sono
stati, sottovalutati. Vedi Oriana Fallaci. Parole sagge le sue. Profetiche. Una
grande intuizione la sua. L’avessero ascoltata … Un brutto vizio quello di
giudicare idee e intuizioni in base alle caratteristiche personali dell’autore.
Le caratteristiche personali di un autore ci possono andare a genio oppure no,
ma che c’entrano le sue idee, le sue intuizioni, i suoi contenuti? Andrebbero
giudicati in sé. Chiunque ci può azzeccare. Nessuno può permettersi d’essere
superiore. Ed ora tutti abbiamo bisogno di tutti. Ognuno ha bisogno di tutta l’intelligenza
del Mondo. Ma torniamo a noi. Je suis Paris. Luca Fortunato. lucaf73x@gmail.com
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