Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 6 novembre 2015

Intermezzo funzionale



Post n. 12:  
Intermezzo funzionale  
Il successo (manifestatosi in diversi modi e in  diversi luoghi vicini e lontani) che questo mio nuovo blog ha registrato in questi suoi pochi giorni di esistenza mi riempie di gioia e mi spinge a scrivere questo post di intermezzo di tipo funzionale anche a modo di ringraziamento. Buona lettura, dunque, e a risentirci tra qualche tempo, con le cronache, come precedentemente annunciato. Ciao, Luca Fortunato. - L’attuale Sistema (politico, economico, scientifico, tecnologico, tecnico, sociale, normativo, formativo, educativo, culturale ecc.) esiste e si muove all’interno del paradigma del Riduzionismo. Questa è la regola. E quello in cui viviamo è il Mondo che ne consegue. Fortunatamente, all’interno del Sistema e del Mondo esistono eccezioni alla regola. Eccezioni positive e virtuose che esistono e si muovono all’interno dell’Olismo. Eccezioni positive, virtuose, libere  e coraggiose costituite dal dare Olismo e dal ricevere Olismo. In questo scenario proporzionale - in cui la regola è quella che è e le eccezioni sono quelle che sono - è ovvio che il Sistema reagisca all’esistenza dell’Olismo e reagisca male: a volte, ignorando o negando o peggio ancora dinegando l’esistenza dell’Olismo e degli olisti; altre volte cercando di screditate l’olismo e gli olisti; altre volte ancora, in uno scenario che sa di tragicomico, cercando di mistificare e di aggiustare a proprio comodo cioè facendo passare, per esempio, forme di evoluto Riduzionismo per Olismo o cercando, altro esempio, forme di pseudo-olismo più facili da gestire rispetto all’Olismo vero e quant’altro. Gli scenari di reazione negativa sono tanti e vari. Ad ogni modo, si prospettano due scenari futuri (che poi vanno a costituire la vera Sfida): il primo nel quale il Sistema cocciuto non ne  vuole proprio sapere di evolversi, condannando il Mondo ed il suo Futuro, a scenari sempre peggiori (altro che pessimismo, “gufismo”, o peggio ancora, come rimedi, “sostenibilità”, “ottimismo” e compagnia bella …. Si tratta di semplice realismo) e con tuttavia l’esistenza di eccezioni olistiche che comunque continueranno ad esistere e ad operare libere e coraggiose come isole felici. Il secondo scenario, invece, nel quale il Sistema, dopo un esame di coscienza, pentitosi finalmente, si aprirà all’Olismo, interpellerà gli olisti o meglio i veri olisti ed insieme, insieme a loro, si organizzerà diversamente e cercherà di far svoltare ed evolvere lo stesso Sistema, cercando, insieme, di garantire al Mondo e al suo Futuro un destino migliore. Ognuno farà la sua parte nel suo settore. Ma “parte”, “settore” e cose simili - tipiche del Riduzionismo – rimarrebbero, in realtà, solo come vocaboli, per capirsi. In realtà esse verrebbero trascese  in qualcosa di completamente diverso. Le isole di eccezioni positive, dunque, scompariranno. Ma, in compenso, avremo tutti guadagnato una Enorme Isola (olistica, libera e coraggiosa): la Nostra Nuova Terra. Ognuno di voi, quale dei due scenari si augura di vivere e di far vivere al Mondo e al suo Futuro? Per chi avesse dubbi una lettura consigliata (tra le tante possibili da consigliare): un classico moderno del 1982, del fisico austriaco Fritjof Capra, “Il Punto di Svolta – Scienza, società e cultura emergente”.  

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