Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

sabato 21 ottobre 2017

L'Olismo nelle Scienze Agrarie - 11



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L’Olismo nelle Scienze Agrarie – 11

…. continuando la serie (vedi):

sintetizzo la mia risposta data ad un neolaureato in Agraria che l’ha trovata risolutiva e che mi chiedeva, giustamente, “dove nasce l’equivoco sulla Genetica visto che è una Scienza bellissima ed utilissima”. Buona lettura. E a presto. Luca Fortunato

La Genetica è tra le scienze più attive e più vivaci degli ultimi 100 anni. Dopo notevoli resistenze da parte degli ambienti conservatori e religiosi, divenne, anche in Italia, e lo è tuttora, insegnamento fondamentale nei corsi di laurea in Scienze Agrarie, Scienze Forestali, Scienze Naturali, Scienze Biologiche, Medicina, Veterinaria ecc. Essa è stata, e lo è tuttora, scienza fondamentale nei campi di attività relativi ai corsi di laurea evidenziati. Ancora oggi, resta valida e condivisa la definizione data nel 1906 dal biologo inglese William Bateson: “La Genetica è la scienza che studia l’eredità e la variazione cercando di scoprire le leggi che governano le somiglianze e le differenze negli individui che sono in rapporto di discendenza. I fenomeni dell’eredità e della variazione sono implicitamente rilevanti per i problemi teorici propri dell’evoluzionista e del sistematico, oltre a offrire una applicazione ai problemi pratici dell’allevatore di animali o di piante”. 
La Genetica è passata attraverso le seguenti principali ed evolutive tappe: leggi di Mendel – aspramente combattute ed avversate - e loro riscoperta; teoria cromosomica (i geni sono localizzati nei cromosomi): aspramente combattuta ed avversata fu, poi, dimostrata da Th. H. Morgan e collaboratori; teoria sintetica dell’evoluzione (grazie ai dati della Genetica applicati all’interpretazione teorica delle cause del processo evolutivo): aspramente avversata soprattutto da parte di ambienti religiosi, costituisce una bussola nelle Scienze e nei Fenomeni della Vita; la scoperta del DNA e la teoria della doppia elica velocemente dimostrata; decifrazione del codice genetico. Ebbene fino a questo punto, il quadro di insieme della Genetica (l’armonia in seno ad essa, tanto teorica quanto di attività con, ad esempio, la pratica intelligente e pacifica dell’incrocio; gli scopi, il significato, il contenuto conoscitivo di essa, coerenti e integrati) restava intatto. Ad un certo punto si è arrivati a comprendere - prima teoricamente, poi sperimentalmente - che a livello molecolare, vi è la divergenza tra i fatti puramente fisico-chimici e i fenomeni vitali. Arrivati a comprendere. Cosa ottima. Sempre ottima. Nella realtà, però, tale divergenza non avviene. Resta, in seno alle cellule e all’organismo, l’unità inscindibile tra i fatti fisico-chimici e i fenomeni vitali. Ed anche ciò è conquista conoscitiva (teorico-sperimentale), scientifica in senso puro. Ottima. Luminosa. Ma ecco che, approfittando di tali conoscenze, arriva l’ingegneria genetica …. cioè la manipolazione diretta del genotipo! Del patrimonio genetico! Dei geni! L’andare a toccare e manipolare l’intimo della materia vivente!!! Ed ecco spiegato l’equivoco. Il lato “cattivo” della Genetica. Che a ben vedere non esiste. Nel senso che l’ingegneria genetica è una esagerazione. “…. cercando di scoprire le leggi che governano le somiglianze e le differenze negli individui …. “ dice Bateson (a cui l’odierna Genetica ancora si riferisce, notare bene!). Se bisogna scoprirle le leggi, l’intimo della materia non va sfottuto. O no? Ecco spiegato l’equivoco. La Genetica è buona. L’ingegneria genetica, molto meno! 
Del resto, quando si dice che chi è contro l’ingegneria genetica ed in particolare contro gli OGM si fa prendere dall’ ”ideologia”, si dice una cosa non corrispondente al vero. Come abbiamo visto, infatti, si tratta di fare la storia di una scienza e constatarne gli sviluppi, compatibili o in contraddizione con la natura della scienza stessa. 
Mia madre (campionessa d’Olismo), che 10 anni fa, ha avuto il Male del Secolo, da anni gode di ottima salute, avendo superato il tutto. Oggi è come tutti gli altri, tutti noi. Con le stesse probabilità di salute o di malattia di tutti. Il tutto l’ha superato. E come ha imparato dalla sua esperienza, ed io sono d’accordissimo, esistono da una parte i medici (che le hanno salvato la vita) e dall’altra – come dice lei – i “medici meccanici” (che chissà che fine le avrebbero fatto fare!). Ebbene io credo che bisogna imparare a distinguere proprio questo: tra medici e medici-meccanici, tra biologi e biologi-meccanici, tra agronomi e agronomi-meccanici, tra naturalisti e naturalisti-meccanici. E la Genetica (con la sua bontà che rischia spesso d’essere alterata dal meccanicismo o bio-meccanicismo che dir si voglia) può essere un buon terreno di allenamento. E se poi ci aggiungiamo lo studio dei Paradigmi di Conoscenza (l’Olismo - nemico del Meccanicismo - e il Riduzionismo - compagno di merenda del Meccanicismo) ancora meglio.  

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