Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

martedì 31 ottobre 2017

Chicche olistiche



Post  192

Chicche olistiche 

Un lettore del mio blog mi ha ricordato delle chicche culturali in cui effettivamente vi è l’Olismo. Anzi, vi è con un significato talmente importante e luminoso che non potevo non condividerlo con tutti voi lettori. Con una mia considerazione finale. Buon spunto di riflessione, dunque. E come sempre, ad maiora! Luca Fortunato

Gli stoici consideravano la Filosofia suddivisa in tre parti: Logica, Fisica ed Etica. Le tre parti, in rapporto di interdipendenza, si integravano nella formazione di un Tutto complesso, organico e olistico, dunque di un Sistema propriamente inteso. Gli stoici, infatti, paragonavano la Filosofia ad un orto o ad un uovo. Nell’immagine dell’orto, le mura di cinta o un’alta siepe corrispondevano alla Logica; il terreno, le piante, e loro coltivazione, corrispondevano alla Fisica; i frutti delle piante, e loro raccolta, corrispondevano all’Etica. Nell’immagine dell’uovo, invece, il guscio corrispondeva alla Logica, l’albume alla Fisica, il tuorlo all’Etica. In ogni caso, si deducevano due aspetti essenziali (per non sbagliare, essenzialmente): uno metodologico, l’altro di scopo. Sul piano metodologico, essendo la Logica di natura strutturale (mura di cinta-siepe o guscio), la Filosofia doveva prendere le mosse dalla Logica. La Logica (strutturale e protettiva) doveva precedere tanto la Fisica (il terreno, le piante e loro coltivazione o albume) quanto l’Etica (i frutti e loro raccolta o pulcino). Sul piano dello scopo, invece, lo scopo stesso andava a coincidere con l’Etica, corrispondendo essa ai frutti e loro raccolta o al pulcino (motivo per cui, infatti, si tira su, si coltiva, un orto o si cova un uovo). La Logica e la Fisica, in definitiva, come un insieme di preludio all’Etica.

Considerazione: venendo ai nostri giorni, ad Oggi, c’è qualcosa di utile che possiamo ricavare dalla visione stoica della Filosofia? Certamente sì. L’Oggi, infatti, è spesso caratterizzato dal perdere di vista o dal dare per scontati tanto la Logica quanto l’Etica. Cioè tanto i presupposti quanto gli scopi. Tanto i presupposti del fare e dell’agire quanto gli scopi del fare e dell’agire. Concentrandoci eccessivamente sul fare e sull’agire (“coltivazione dell’orto” o “covata”) o sui mezzi (“terreno e piante” o “albume dell’uovo”) rischiamo spesso di fare e agire alla cieca o in modo inadeguato o incompleto. Riducendo e riducendoci al fare e all’agire non ci rendiamo conto che, il più delle volte, occorre ricordarsi dei presupposti del fare e dell’agire nonché degli scopi del fare e dell’agire. E che i mezzi sono appunto solo dei mezzi. Malattie dell’animo queste che investono tutti (politici, amministratori, tecnici, imprenditori ecc.). La visione d’insieme (strutturale e funzionale) è la cura. L’Olismo, un buona strada per arrivarci. E le chicche filosofiche, come quelle evidenziate, forse ispirazioni per iniziare il cammino. La Realtà è troppo importante per distrarsi in riduzioni. W la Realtà (tutta). Ovviamente chi è sulla strada dell’Olismo, prima o poi, vince. Magari non facilmente ma vince. Chi invece è sulla strada del Riduzionismo, prima o poi, perde. Magari non facilmente ma perde. Il quotidiano me lo dimostra sempre. Gli stoici avevano proprio ragione.   


     

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