Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 20 ottobre 2017

L'Olismo nelle Scienze Agrarie - 10




Post 186
L’Olismo nelle Scienze Agrarie – 10

…….. continuando la serie (vedi): 

di una risposta lunga e articolata che ho dato ad un laureando in Agraria e cittadino impegnato, che mi è venuto a trovare, cercherò ora di farne una sintesi. Essa si inscrive perfettamente in questa serie di post ed ha una valenza oltre che specialistica anche generale e culturale. Pertanto, buona lettura e buona riflessione. A presto. E ad maiora! Luca Fortunato 

Il modello generale di Agricoltura inscritta nel Riduzionismo - che si esprime in varie forme: convenzionale, integrata, biologica ecc.- è, in fin dei conti, caratterizzata da una concezione strutturista e statica, a blocchi separati e separabili, delimitati e delimitabili di masse, di organismi, di energie, di tempi, di periodicità, di spazi ecc. Con interruzioni, fratture, spezzettamenti, separazioni, sostituzioni ecc. di masse, di organismi, di energie, di tempi, di periodicità, di spazi  ecc. Ovviamente la Scienza moderna e contemporanea (relatività di Einstein, meccanica quantistica, modello olografico, teoria dei sistemi, proprietà emergenti ecc.) ha sconfessato e sconfessa tutti i presupposti teorici di tale modello agricolo. Ed infatti, nella realtà, in pratica, se nel breve termine risultati possono anche aversi, è dimostrato che nel lungo termine (ma nemmeno tanto lungo) i risultati svaniscono (perdita di biodiversità, erosione genetica, perdita di sostanza organica dei suoli, perdita di fertilità e stabilità dei suoli, perdita di qualità organolettiche dei prodotti, perdita della capacità di resistenza-resilienza degli agro-ecosistemi, eccessivo consumo idrico, risvolti inquinanti da fitofarmaci, diserbanti ecc.). Dunque anche il costo energetico-ecologico-economico-salutistico-sociale di quegli stessi risultati è insostenibile.

Invece, il modello generale di Agricoltura inscritta nell’Olismo – che si esprime attualmente e compiutamente nella Agroecologia – vedi in particolare i post n. 181 e 182  -  con esperienze di successo in diversi Paesi del Mondo, ma che si esprime anche in altre forme in corso di definizione teorica per poi poter essere sperimentate – è, in fin dei conti, caratterizzata da quanto segue:

dal noto libro “Il punto di Svolta” del fisico Fritjof Capra:

[….] Nella futura elaborazione della nuova visione del mondo olistica, è probabile che la nozione di ritmo sia destinata a svolgere un ruolo molto fondamentale. L’approccio sistemico ha dimostrato che gli organismi viventi sono intrinsecamente dinamici, le loro forme visibili essendo manifestazioni stabili di processi sottostanti. Processo e stabilità sono però compatibili solo se i processi formano modelli ritmici: fluttuazioni, oscillazioni, vibrazioni, onde. La nuova biologia dei sistemi dimostra che le fluttuazioni sono cruciali nella dinamica della auto-organizzazione. Esse sono la base dell’ordine nel mondo vivente: le strutture ordinate derivano da modelli ritmici. Il passaggio concettuale dalla struttura al ritmo può essere estremamente utile nei nostri tentativi di trovare una descrizione unificante della natura. Modelli ritmici pare siano manifesti a tutti i livelli. Gli atomi sono modelli di onde di probabilità, le molecole sono strutture vibranti, e gli organismi sono modelli multidimensionali, interdipendenti, di fluttuazioni. Piante, animali ed esseri umani sono soggetti a cicli di attività e di quiete, e tutte le loro funzioni fisiologiche oscillano in ritmi di varia periodicità. I componenti di ecosistemi sono interconnessi attraverso scambi ciclici di materia e di energia; le civiltà ascendono e cadono in cicli evolutivi, e il pianeta nella sua totalità ha i suoi ritmi e i suoi ricorsi mentre ruota attorno al suo asse e orbita intorno al Sole. [….] 

Riprendendo il mio discorso del post:
è ovvio che la cattiva politica cioè quella dallo sguardo breve, corto, da elezioni, dal consenso facile ecc. va a favorire il modello generale di Agricoltura inscritta nel Riduzionismo, continuando a fargli fare danno. Quando e se, invece, avremo la Buona Politica, vedremo che sarà il modello generale di Agricoltura inscritta nell’Olismo ad essere favorito, modello che intanto continua a lavorare e ad avere risultati veri. E questo è il vero paradosso agricolo di Oggi. 

Buon week-end. A tutti.  

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