Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 19 ottobre 2016

Xylella e Potere



Post n. 92:  
Xylella e Potere 
Per quanto riguarda la mia Teoria Xylella e il suo destino in Società, le “regole del gioco” sono ben esemplificate da tutti i post che sono seguiti al post di pubblicazione della Teoria il n. 84  (post successivi, dunque, n. 85, 86, 87, 88 e 90, che invito il lettore di oggi a tenere bene a mente). Post di commento a reazioni avute. Prima di pubblicare la mia teoria e prima di diffonderla anche come pdf a mezzo PEC ed e-mail, desideravo, mi auguravo, una cosa: che essa potesse vivere e provocare reazioni (di qualunque tipo) ma al di fuori dell’establishment (politici, vertici burocratici e vertici accademici, in particolare). E senza - volutamente - coinvolgere la stampa, i giornali ecc. I quali ovviamente, se vorranno, sui fatti (che già esistono: la Teoria c’è, è pubblicata, è fruibile, sta girando tanto, io esisto, sono contattabile ecc. ecc. e che esisteranno: si vedrà quali), cioè se riterranno tali fatti delle notizie (a loro insindacabile giudizio) saranno i benvenuti. Notizie, ad ogni modo, lo sono già, per tante persone ed appartenenti a diverse categorie della Società. E, dunque, e comunque, bene. Anzi benissimo. Perché, da 16 giorni ormai, sta avvenendo proprio questo. E’ avvenuto proprio questo. Un svolta dal basso. Volevo così. Sta andando così. Anzi, è già andata così. E, per di più, con reazioni positive. Mi basta. Mi basta eccome. Sono realista. L’aver avuto l’inattesa stima dei tanti che mi hanno appunto manifestato stima, mi basta. E mi incoraggia a proseguire il mio lavoro teorico ed olistico anche su altri casi, fenomeni ecc. e il mio lavoro di autore di libri ecc. e le altre cose della mia vita (lavorativa e non) ecc. Quello che potrà avvenire d’ora in poi non mi interessa. Nel senso che, fermo restando l’eventuale difesa del diritto d’autore (con soggetti fuori dall’establishment o con soggetti nell’establishment) e fermo restando che mi sta a cuore l’olivicoltura salentina e l’intero Salento, io mi potrei rapportare riguardo alla mia Teoria e al suo essere in Società solamente con soggetti rispettosi delle “regole del gioco” richiamate e che, del resto, non ho certamente stabilito io ma che sono emerse, emergono, per pura oggettività della questione. Ora, la probabilità che soggetti fuori dall’establishment possano rispettare le regole del gioco è abbastanza alta, è medio-alta. Si può fare, si potrebbe fare. Si può e si potrebbe interloquire, collaborare, confrontarsi, organizzarsi ecc. Ha e avrebbe senso. Benché essendo un teorico il mio lavoro è fatto e compiuto, potrei comunque estenderlo per supervisionare ed in parte anche ideare le sperimentazioni che eventualmente avverranno, che si vuole che avvengano (e questo desiderio, mi dicono, già c’è) visto che è altamente probabile che nel corso delle stesse sperimentazioni o nelle loro ideazioni gli sperimentalisti possano inciampare in significativi errori paradigmatici e che a un certo punto porterebbero a dover ricominciare tutto da capo o porterebbero a sbagliare del tutto le stesse sperimentazioni. È e sarebbe ragionevole, insomma. Fuori dall’establishment. Certezza non vi è mai, ma il margine è ottimo. Quanto invece all’eventualità di rapportarmi all’establishment, con l’establishment (in conseguenza dell’eventuale invito da parte dello stesso establishment) non ho alcuna riserva, pregiudizio, preconcetto ecc. Se non la ragionevole constatazione, tenuta ben a mente e che terrei ben a mente in ogni circostanza, della reale statistica in seno al Nostro Bel Paese: il 99% dei politici imbroglia, il 99% dei vertici burocratici istituzionali è servo della politica, il 99% degli accademici è dogmatico. Il che, appunto, vuol dire che mi potrebbero capitare politici e dirigenti e accademici appartenenti all’1% virtuoso delle rispettive categorie! Politici che non imbrogliano, dirigenti realmente autonomi, accademici ragionevolmente possibilisti. Magari. Perché no? Mai dire mai! Statisticamente improbabile ma realmente possibile. Questo per rispondere a chi – negli ultimi 4 giorni in particolare - in modo assolutamente educato, garbato, legittimo ed anche gradevole, devo dirlo – è stato probabilmente mandato in avanscoperta dall’establishment per sondare la mia eventuale predisposizione a interloquire, collaborare ecc. ecc. ecc. E perché no? Dove è il problema?Caro Establishment, magari con un pizzico di spontaneità, di spontaneismo, di freschezza e di informalità a precedere l’eventuale formalità, mi dimostreresti che sei comunque sulla buona strada per il rispetto delle richiamate e naturali regole, cosa che certamente mi farebbe almeno prendere in considerazione il Tuo interessamento e quello che hai da propormi. Per poi vedere, valutare ecc. Vi è stata, vi è, e vi sarà sempre una forte, fortissima componente etica in tutta questa storia, Caro Establishment, Te ne si accorto? Il contenuti scientifici non sono stati, non sono e non saranno mai in rapporto alla sfera etica, influenzati dalla sfera etica, influenzabili dalla sfera etica. Ma la loro esistenza in Società sì. La loro esistenza nelle menti e nelle mani dei lettori e dei fruitori deve essere etica. Dunque, Caro Establishment, o entri nel gioco (con spontaneità, spontaneismo, freschezza,  rispetto delle regole richiamate ecc. ecc.) o continuerai a fare lo spettatore del nuovo gioco iniziato dalla mia Teoria (che è già avvenuto, avviene e continuerà ad avvenire sotto il Tuo naso, che credevi essere buono. Credevi …). Ed un domani, se avrai giocato correttamente dovrai rendere conto, alla gente, del Tuo nuovo e diverso impegno (e sarebbe una cosa); se avrai giocato scorrettamente Ti dovrai presentare davanti alla Legge, che è uguale per tutti (e sarebbe ben altra cosa); ma se, invece, non avrai proprio giocato dovrai rendere conto, sempre alla gente, del tuo rimanere a guardare che - aggiungendosi al tuo precedente gioco sballato in funzione delle teorie riduzionistiche smentite dai relativi e conseguenti rimedi non funzionanti, dal comportamento territoriale del fenomeno ecc. ecc. ecc. – decreterebbe la Tua definitiva sconfitta. Se giochi, potresti subire uno scacco. Se non giochi, subisci scacco matto. Ad maiora! E con tutta la trasparente disponibilità del Mondo. Luca Fortunato lucaf73x@gmail.com ; fortunato.luca73@libero.it
 

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