Post n. 94:
segue dal precedente e odierno post n. 93:
La Xylella ad Ostuni (vista dall’Olismo) – 2
[…] Il
batterio Xylella fastidiosa, certamente
presente nell’agro-ecosistema salentino, di per sé innocuo o non
particolarmente problematico per gli ulivi, può divenire uno dei tanti fattori
negativi per gli ulivi in una eventuale e casuale e non lineare ed anche
caotica sinergia con altri fattori negativi presenti. Può concorre anch’esso a
rendere complessa, ancora più complessa, la preesistente situazione di stress
per le piante d’ulivo e dunque concorre anch’esso all’emergere del disseccamento
rapido. Ma non come concausa, bensì come ulteriore elemento di complessità da
cui il fenomeno del disseccamento rapido emerge,
emerge spontaneamente. È diverso, è ben diverso. Da altra prospettiva: dove
il batterio Xylella fastidiosa, non si è trovato, per puro caso, a non
assortirsi, a non combinarsi, a non sinergizzarsi con altri fattori negativi
per gli ulivi (scarsa sostanza organica nel terreno, residui tossici di
diserbanti, funghi patogeni, mosca ecc.), altri fattori negativi però
sufficientemente numerosi e critici, il disseccamento si è manifestato. Ecco
perché si sono avuti, si hanno e si
potranno ancora avere sia ulivi con disseccamento rapido e con la presenza
del batterio, sia ulivi con disseccamento rapido ma in assenza del batterio,
sia ulivi senza disseccamento rapido ma con la presenza del batterio, sia ulivi
senza disseccamento rapido e in assenza del batterio. Ed ecco perché qualunque
sia la sub specie o qualunque siano le sub specie del batterio Xylella
fastidiosa in Salento, così
come quanti e quali siano i ceppi, così come in qualunque modo esso sia giunto
in Salento e da quanto tempo e come esso
si muova sul territorio, sono aspetti del tutto irrilevanti ai fini, sul
piano teorico, della comprensione e della spiegazione dell’intero Fenomeno e
della deduzione dei rimedi, e ai fini, sul piano pratico, dell’applicazione in
campo degli stessi rimedi da parte degli agricoltori. Del resto, l’appellarsi ai Postulati di Koch (che Oggi, nel continuo e
progressivo affermarsi del Paradigma dell’Olismo, andrebbero comunque ed
eventualmente considerati solo per il loro merito storico, visto che sono espressioni
dell’ormai superato Paradigma del Riduzionismo) è stato vano ed inutile in
quanto il primo postulato di Koch non è stato soddisfatto e non viene
soddisfatto, come è noto. […] Da:
Teoria Xylella, Autore: Luca Fortunato, pubblicazione del 03/10/2016 su www.lucafortunato.blogspot.com (post n. 84) e su www.lucafortunato.ilcannocchiale.it, invio pdf tramite PEC e tramite E-mail a diversi
soggetti potenzialmente interessati. Tutti i diritti riservati (Legge 22
aprile 1941, n. 633 Protezione del diritto d’autore e di altri diritti
connessi al suo esercizio).
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