Post n. 97:
Xylella ad Ostuni:
un taglio infondato.
Nella notte, presso la stazione di carburanti in
agro di Ostuni (Brindisi) tra le località di Rosa Marina e Monticelli, si è dunque
proceduto all’abbattimento dell'albero d'ulivo risultato “positivo” alla
presenza del batterio Xylella fastidiosa
nonché all’abbattimento di altri ulivi di piccole dimensioni nel raggio di 100
m e degli oleandri che costeggiano la statale Brindisi-Bari e la complanare. Una
azione, ancora una volta, oggettivamente infondata. Infatti, l’albero d’ulivo
risultato “positivo” alla presenza del batterio Xylella fastidiosa è risultato altresì in buone condizioni cioè
sano, senza alcun sintomo di disseccamento rapido (le notizie, i fatti, gli
scenari, vanno considerati, raccontati e narrati nella loro interezza e
completezza …..). E dunque, ancora una volta, il primo postulato di Koch non è
stato soddisfatto. E dunque, ancora una volta, il fenomeno del disseccamento
rapido non sembra essere necessariamente e linearmente e deterministicamente correlato
alla presenza del batterio o alla sola presenza del batterio. E dunque, ancora
una volta, l’esistenza di teorie alternative (come la mia, a cui si rimanda, in
questo blog è nel post n. 84) è motivata. Ed il poter sperimentare i rimedi che
dalle stesse teorie alternative discendono (come i rimedi che discendono dalla
mia teoria e che la mia stessa teoria indica, sempre post n. 84) dovrebbe
essere garantito, anzi, di più, dovrebbe essere incoraggiato. In una società civile. Del resto, in questo specifico
caso, così isolato, si è persa l’occasione per fare del Salento “un laboratorio
a cielo aperto” (non solo in “teoria” - come tanto augurato, auspicato,
proclamato ecc. - ma anche in pratica!): invece di tagliarla la pianta – …
preventivamente imballata a mo’ di mongolfiera! - essa andava osservata,
studiata ecc. Se ne sarebbero potute ricavare preziose informazioni. Se la
pianta, infatti, avesse in seguito continuato a non sviluppare il disseccamento
rapido, ci si sarebbe definitivamente trovati in un altro caso di presenza del batterio/assenza di
disseccamento (N.B. casistica prevista e spiegata dalla mia teoria) senz’altro
utile per approfondirne il perché ed il come. Se la pianta, invece, avesse in
seguito sviluppato il disseccamento rapido, ci si sarebbe trovati in un altro
caso di multifattorialità (in questo
caso, infatti, anche significativa presenza di smog, metalli pesanti,
microclima d’asfalto vicino ecc.) da studiare nello specifico (N.B. multifattorialità
prevista e spiegata dalla mia teoria) nonché ci si sarebbe trovati in un altro
caso di significativa discontinuità territoriale e temporale (N.B. scenario previsto e spiegato dalla mia
teoria) senz’altro utile per approfondire la dinamica territoriale dell’intero
fenomeno. Alcuni, nel Salento ma non solo nel Salento, sperano che sugli
eventuali prossimi casi (o magari prima che si materializzino!) possa finalmente
germogliare una apertura paradigmatica da
parte di chi fino ad ora si è mostrato chiuso, ancora chiuso. Per quanto mi
riguarda, non posso che, come teorico,
essere soddisfatto ovviamente, ma come cittadino
fare auguri, tanti auguri, a tutta la stupenda Terra di Salento. Perché ne ha
proprio, davvero, bisogno! E non certo per la presenza del batterio (che come
tutti i batteri può diventare nocivo o restare innocuo a seconda del contesto) o
della “sputacchina” (che si potrà anche fare dei viaggi negli abitacoli dei
camion …. e allora?) ecc. ecc. ecc. Concludo questo mio imprevisto e davvero ultimo post – sentito come un
dovere morale nei confronti di chi mi stima - così: [……] Sebbene
la regola della salute con l’eccezione della malattia sia sempre sotto gli
occhi ed il naso di tutti, l’attenzione che ne viene dedicata è scarsa o nulla
(per emotività, per abitudini mentali di stampo riduzionistico che tendono a
focalizzare l’attenzione sui dettagli senza rapportarli al quadro generale
ecc.). Oppure l’attenzione che ne viene dedicata è volutamente scarsa o nulla
(per ragioni di business, per ragioni mediatiche, per ragioni di potere ecc. e
che dunque appartengono alla sfera dell’etica - o meglio alla sfera della
non-etica! – ed eventualmente anche al lavoro della Magistratura qualora si
ipotizzino reati). [..…] Da:
Teoria Xylella, Autore: Luca Fortunato, pubblicazione del 03/10/2016 su www.lucafortunato.blogspot.com (post n. 84) e su www.lucafortunato.ilcannocchiale.it, invio pdf tramite PEC e tramite E-mail a diversi
soggetti potenzialmente interessati. Tutti i diritti riservati (Legge 22
aprile 1941, n. 633 Protezione del diritto d’autore e di altri diritti
connessi al suo esercizio).
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