Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

giovedì 20 ottobre 2016

La Xylella ad Ostuni (vista dall'Olismo) - 1



Post n. 93: 
La Xylella ad Ostuni (vista dall’Olismo) - 1
La notizia è stata battuta qualche ora fa dall’ANSA: una pianta di ulivo "positiva" al test della presenza del batterio, con o senza sintomi di disseccamento rapido, è stata riscontrata ad Ostuni (Brindisi) in una zona nei pressi di una stazione di carburanti a circa 45 Km dal focolaio attualmente più a Nord. A ciò, risponde Teoria Xylella: […] Quando, ad esempio, nel Salento leccese, dai primi momenti del fenomeno CoDiRO (Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo) a tutt’oggi, centinaia, migliaia di alberi d’ulivo sono appunto rapidamente disseccati, essi hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, una bassa, una esigua, una piccola percentuale dei milioni di alberi d’ulivo che costituiscono l’intero agro-ecosistema uliveto del Salento leccese. Stessa cosa per la successiva “espansione” a Nord del fenomeno (o meglio per la successiva manifestazione macroscopica anche a Nord del fenomeno ….) e cioè con interessamento di alcuni territori nelle Province di Brindisi e Taranto. Ed è ragionevole supporre ed immaginare che anche una eventuale ed ancora ulteriore “espansione” più a Nord dei territori brindisini e tarantini attualmente “toccati” (dunque territori baresi, territori materani ecc.) farà materializzare un quadro d’insieme serio ma non grave cioè con uguale prevalenza degli ulivi sani rispetto agli ulivi disseccati o in disseccamento (così come ogni anno accade, in Italia, per il quadro d’insieme influenzale di noi umani ……). […] […] Sebbene in alcuni punti dell’intero agro-ecosistema salentino vi erano, e vi sono tutt’ora, dei veri e propri cimiteri d’ulivi (numerosi alberi completamente secchi) ed in altri ci si avviava, e probabilmente ci si avvia anche oggi, ad avere gli stessi scenari, questi punti caldi, questi focolai erano, e lo sono tutt’ora, dei punti appunto. Hanno sempre rappresentato, e rappresentano ancora, una bassa percentuale (sia in termini di superfici in ettari, sia in termini di numero di piante d’ulivo) dell’intero territorio coinvolto. Più numerose e più estese zone con ulivi sani, senza alcun sintomo e segno di disseccamento, hanno sempre separato, e separano ancora oggi, hanno sempre intervallato, ed intervallano ancora oggi, le zone colpite. Sono sempre stati, e sono ancora oggi, diversi milioni gli ulivi sani, da Santa Maria di Leuca ai confini a Nord della Terra di Salento, rispetto a qualche migliaio di ulivi colpiti da disseccamento rapido. Diversi milioni a fronte di qualche migliaio […] […] Quanto all’espansione verso Nord del fenomeno del disseccamento rapido, in realtà non si tratta di una espansione, di un avanzamento, di contagio, di espansione territoriale del contagio, dell’insetto vettore che si muove o che viene mosso (con i mezzi di trasporto, ad esempio) ecc. Si tratta, invece, di un materializzarsi locale di quelle particolari condizioni multifattoriali di stress (medio e soprattutto alto) per le piante d’ulivo. Ed esse si materializzano in seguito, successivamente a quelle avutesi nelle prime zone e nei primi tempi del fenomeno perché man mano che ci si sposta dal Salento leccese gallipolino verso Nord Est, verso Nord e verso Nord Ovest il clima si fa man mano più stabile nel suo complesso e l’habitus degli ulivi diventa man mano più simile a quello degli ulivi delle altre zone della Puglia, delle zone della Basilicata ecc. Sempre nel complesso. […] Da: Teoria Xylella, Autore: Luca Fortunato, pubblicazione del 03/10/2016 su www.lucafortunato.blogspot.com (post n. 84) e su www.lucafortunato.ilcannocchiale.it, invio pdf tramite PEC e tramite E-mail a diversi soggetti potenzialmente interessati. Tutti i diritti riservati (Legge 22 aprile 1941, n. 633 Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio).
Continua nel successivo e sempre odierno post n. 94 ...

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