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Sintesi
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Uno degli effetti peggiori del Riduzionismo è la mentalità
burocratica che porta, nella maggior parte dei casi, alla cattiva burocrazia. Vecchio,
vecchissimo problema d’Italia. Tutti se ne lamentano, tutti vorrebbero risolverlo,
ma quanti poi, alla fine, combattono o sono disposti a combattere contro la
cattiva burocrazia? La maggior parte delle persone, purtroppo, alla fine “attacca
il ciuccio dove vuole il padrone” o pretende che si “attacchi il ciuccio dove
vuole il padrone” anche quando ci sono tutte le condizioni per contestare la
cattiva burocrazia, per controbattere, per fare ricorso, addirittura per
sporgere querela. Ma questo attiene al coraggio o alla vigliaccheria della
gente. E poco si può fare. Quel che invece si può fare, in ogni caso e anche in
un secondo tempo, è mostrare, dimostrare e denunciare gli errori, gli eccessi,
gli abusi, le false competenze, ecc. della cattiva burocrazia (anche e
soprattutto sul piano metodologico e paradigmatico).
Va detto che di per sé la Burocrazia non è un male, sia
chiaro. Ma la maggior parte delle volte lo è. Purtroppo. E questo anche per
scenari del genere: una cosa è lavorare in un Ufficio e rimanere se stessi
(architetto, ingegnere, agronomo, geologo, economista, avvocato, ecc.) facendo
così della buona burocrazia, altra cosa invece è alienarsi in una mentalità
burocratica snaturando se stessi creando così problemi ai cittadini (imprenditori,
commercianti, ecc.), problemi che si sarebbero certamente potuti evitare
rimanendo liberi nel pensare per trovare soluzioni di sintesi tra i
regolamenti, le leggi, ecc. da una parte, e le specificità e le peculiarità di
ogni caso, dall’altra parte. Perché ogni caso è un caso a sé, e pretendere di
ridurre ogni caso agli schemi burocratici, negli schemi burocratici, ecc. non
solo è ridicolo (dal punto di vista realistico, logico e scientifico) ma è
anche problematico, anzi spesso inutilmente problematico.
Ad ogni modo, come già sapete nel Nuovo Libro è prevista una
apposita sezione dedicata alla questione paradigmatica – Riduzionismo/Olismo - in
seno alla Burocrazia. E di fatti da raccontare ne avevo già. Ma di recente se
ne è aggiunto un altro, un altro scenario burocratico, che vale davvero la pena
raccontare. È una sintesi perfetta di cosa si intende per cattiva burocrazia,
cattiva amministrazione, mentalità burocratica, vigliaccheria burocratica,
arroganza burocratica, ecc. Quando voi lettori lo leggerete nel Nuovo Libro
(con tutti i dettagli sconcertanti e ingiusti della vicenda – di stampo riduzionistico,
ovviamente - e poi con tutti i rimedi – di stampo olistico, naturalmente - che invece
si sarebbero potuti attuare per evitare lo stesso scenario) stenterete a
crederci. Eppure è accaduto davvero. Ovviamente, a livello di danno personale
e/o materiale, nessun danno. Alla fine si risolve sempre tutto. Ma la domanda
è:
è mai possibile che la cosa pubblica, che il bene pubblico,
che l’interesse pubblico, ecc. vengano ancora messi nella mani di gente che è da
definire certamente come “alienata” (nel senso spiegato prima)? Ma anche: “rubastipendio”,
sarebbe il minimo termine; “pseudo-competente” sarebbe il medio termine; “stupida”
sarebbe, invece, il termine effettivamente giusto! A cui aggiungere anche, ancora
e a volte i termini: “falsa”, “mistificatrice”, “manipolatrice”, “tendenziosa”,
ecc.
Vedrete nel Nuovo Libro.
Intanto (anche per prepararvi!) su questa grande tematica
della Burocrazia, vi lascio delle definizioni e delle frasi che oltre ad avere
una validità sul piano generale, vanno ad inquadrare perfettamente gli
specifici e singoli episodi che racconto nel Nuovo Libro (compreso l’ultimo
episodio! di cui ho iniziato a raccontarvi, che ha davvero dell’incredibile ma
che è anche una fortuna dal punto di vista editoriale, per il Nuovo Libro
intendo. Capita proprio a fagiolo!). Buona lettura (e buona riflessione),
dunque. E alla prossima! Luca Fortunato (Matera):
[….] la parola burocrazia può indicare anche il potere assunto dalla
massa dei funzionari, e soprattutto la lunga e complessa serie di formalità e
procedure, spesso avvertite come eccessive e inutili, attraverso cui una
pratica deve passare per essere portata a termine (la lentezza, le lungaggini
della b.). […] il
termine burocrazia sta ad indicare un’osservanza esagerata e inflessibile
dei regolamenti, specialmente quando essi vengono osservati più negli aspetti
formali che nella sostanza. – (Vocabolario Treccani)
La differenza tra management ed amministrazione
(che è esclusivamente quello che i burocrati sono
soliti fare) è la differenza tra scelta e rigidità – (Robert Heller)
I burocrati temono la responsabilità personale
e cercano riparo dietro le loro regole - (Erich Fromm)
Gli presentano il progetto per lo
snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l’assenza del
modulo “H”. Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all’ufficio
competente, che sta creando – ( Ennio Flaiano)
Burocrazia, una difficoltà per ogni
soluzione - (Herbert
Samuel)
La burocrazia è un meccanismo gigante
mosso da pigmei – (Honoré
de Balzac)
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