Post 383
Sintesi – 16
Comunicazione ai Lettori:
tengono banco (e positivamente) certe discussioni (in particolare dal post 378 in
poi). Era inevitabile, del resto. Bene. Anzi, benissimo. Ma vista l’estrema
importanza di esse, non mi andava di farVi attendere oltre (qui nel blog
intendo), cari lettori, per la conclusione di tale linea tematica (nel Nuovo
Libro poi, approfondimenti). Viste anche le vostre “pressioni” via WhatsApp!
Scherzo, ovviamente. Anticipo dunque la Sintesi in questione. Dalla settimana
prossima, comunque, la Rubrica Sintesi proseguirà (ovviamente) ma sugli aspetti
generali circa tutti gli altri temi del Nuovo Libro (sono diversi e non sono
meno importanti: Arte, per esempio; Città di Matera e mie idee – olistiche e inedite
- in merito, altro esempio; ecc. ecc. ecc. ). Ma ora veniamo al post odierno:
Il grande (e geniale) fisico, cosmologo e matematico Stephen
Hawking (1942-2018) diceva (e in un certo senso ricordava a tutti noi):
“[…] il nostro cervello
interpreta i segnali provenienti dagli organi sensoriali costruendo un modello
del mondo esterno. Ci formiamo così concetti mentali della nostra casa, degli
alberi, delle altre persone, dell’elettricità che fluisce dalle prese nelle pareti,
degli atomi, delle molecole e degli altri universi. Questi concetti mentali
sono l’unica realtà che possiamo conoscere. Non esiste nessuna verifica di
realtà indipendente dai modelli […]”
Bene. Ricordata questa verità fondamentale, e fermo restando
essa, i macro-modelli (paradigmi di conoscenza, di interpretazione, di metodo, ecc.)
attualmente esistenti al Mondo, sono il Riduzionismo e l’Olismo. È la Storia, care e dolci bellezze! (storia della scienza, storia della tecnica, storia dell'economia,
storia-storia, ecc.).
Alcune persone ne sono consapevoli, altre non lo sono, altre
ancora e invece giocano su queste cose (fanno finta, recitano per portare acqua
al proprio mulino o perché non sanno come uscir fuori da certe ed imbarazzanti situazioni-condizioni).
Ad ogni modo, esistono il Riduzionismo e l’Olismo. Di conseguenza, tutti gli
eventuali micro-modelli o sono riduzionistici o sono olistici. Non si sfugge. Di
conseguenza, i fatti, le evidenze, i dati, le esperienze, ecc. vengono
interpretati, sempre interpretati, non è possibile non farlo, alla luce o del
Riduzionismo o dell’Olismo. Non si sfugge per niente. Chi crede che esistano
fatti, evidenze, dati, esperienze, ecc. indipendenti dall’interpretazione
paradigmatica (e dalla soggettività di chi interpreta seppure in un mare di
oggettività), crede il falso. E chi cerca di far passare una falsità del
genere, o è uno sprovveduto (se è in buona fede) o è un imbroglione (se è in
mala fede). Ad ogni modo, crea un danno. E la Società non può più permettersi
di non metter mano a fenomeni del genere. Specialmente in tempi di Complessità
come questi (e come quelli futuri, non vi è dubbio): cambiamenti climatici, pandemia,
crisi geopolitiche anche e ancora di stampo militare, migrazioni, ecc. richiedono
anche e soprattutto una consapevolezza paradigmatica (che è anche metodologica)
e successivamente, per completare (a ragion veduta):
1. l’abbandono del Riduzionismo;
2. l’adozione dell’Olismo;
3. il contrasto allo pseudo-olismo: anche in sede legale, uno degli scopi del
Movimento che nascerà in seguito alla pubblicazione del mio Nuovo Libro. Perché,
si badi bene, lo pseudo-olismo è anche ufficiale, istituzionale, è nelle carte
ufficiali ed istituzionali. Vedrete. Vedrete nelle carte ufficiali ed
istituzionali comparire, per esempio, l’aggettivo olistico ma senza che poi vi sia olismo (metodologico, epistemologico, gnoseologico, teorico, scientifico,
tecnico, pratico, ecc.), senza coerenza. Così come vedrete comparire l’aggettivo
olistico usato come solo sinonimo di “integrato”
o di “sistemico” o di “globale” o di “multidisciplinare”, ecc. ma senza, anche
qui, che poi vi sia olismo (metodologico, epistemologico,
gnoseologico, teorico, scientifico, tecnico, pratico, ecc.). E ancora: vedrete comparire l’aggettivo
olistico in un contesto di
metodologia analitica o esclusivamente analitica (senza sintesi). Così come in un
contesto di metodologia esclusivamente razionale cioè senza anche l’intuizione (niente
di più sbagliato e di più falso, in entrambi i casi, tecnicamente e
culturalmente, come ben sapete cari lettori). Ecc. ecc. ecc. In ogni caso, che si
tratti di sviste o di superficiali ed errate mode lessicali o di veri, voluti e
furbeschi imbrogli (slegare l’aggettivo olistico dal sostantivo olismo, slegare
l’aggettivo olistico dal significato e dalle implicazioni del sostantivo olismo,
ecc.), essi, intanto, come prima istanza, vanno mostrati, dimostrati e
denunciati. Non vi pare? È l’idea (e lo scopo) di fondo del mio progetto (Nuovo
Libro + Movimento). Stiamo arrivando!
Luca Fortunato (Matera)
Ricordo il contatto (per Tutti), per info, adesioni,
ecc.:
WhatsApp tel. cell. 389.4238195
(preferibilmente, dalle ore 9 alle ore 12.30,
dal lunedì al venerdì. Grazie mille)
Nessun commento:
Posta un commento