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Sintesi –
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(anticipo
volentieri una Sintesi che avevo in programma per la Rubrica. È utile a tutti e
sempre, ma lo è particolarmente per alcuni e in questi giorni. Dunque lo faccio
e lo faccio volentieri. Spero di soddisfare - Luca Fortunato, Matera)
Definizioni
paradigmatiche
(anche
contro le fake news paradigmatiche!)
1.Olismo
In Occidente, per la
nascita del concetto dobbiamo risalire ad Aristotele:
"Di
tutte le cose infatti che hanno più parti e il cui insieme non è come un
mucchio, ma è qualcosa di intero oltre le parti, c'è una qualche causa".
Poi, dopo un enorme
arco di tempo, il termine proprio olismo
- insieme al relativo aggettivo: olistico
- a indicare l’antico concetto greco nonché implicite e sporadiche
concettualizzazioni avutesi nel corso dei secoli, si può dire che nasca, che
sia stato coniato, nel 1926 ad opera di Jan Smuts nel libro “Olismo ed
evoluzione” nel quale troviamo:
[….] Un intero è una sintesi o unità di parti, così intima che
influenza le attività ed interazioni di quelle parti, dà loro un carattere
speciale, le rende diverse da quello che sarebbero state in una combinazione
senza tale unità o sintesi E’ una nuova struttura di quelle parti con le
alterate attività e funzioni che fluiscono da questa struttura. [….] Un
intero, che è più della somma delle sue parti, ha qualcosa al suo interno,
qualche essenza di struttura e di funzione, qualche specifica relazione
interiore, qualche interiorità di carattere o di natura che costituisce quel
più [….] Olismo sta alla base della tendenza alla sintesi nell’universo ed è il
principio che provvede all’origine e al progresso degli interi
nell’universo [….]
Arriviamo, così, alle
definizioni moderne e contemporanee (anche e soprattutto sulla scorta della
Scienza moderna – fisica moderna, teoria dei sistemi, teoria della complessità,
ecc. - che paradossalmente e curiosamente va a confermare le antiche intuizioni
greche! Come a dire: il progresso è nel passato, il futuro è nel passato, il
tempo è circolare, ecc. Ma tant’è). Ve ne sono tante di definizioni moderne e
contemporanee. Tutte esprimono lo stesso concetto, ovviamente. Ma non potendo
mostrarvele tutte (sono davvero tante, anche a testimoniare la vivacità e
l’interesse per il tema), ne seleziono 4 e cioè quelle che, a mio avviso, oltre
ad essere rigorose (come tutte le altre, del resto) sono anche particolarmente
utili e spendibili:
olismo: teoria che fa dell’esistenza di ‘totalità’
una configurazione fondamentale del mondo. Esso considera gli oggetti naturali,
sia animati che inanimati, totalità e non semplicemente raccolta di elementi o
parti. Questi corpi o cose non sono assolutamente divisibili in parti, in un
modo o in un altro essi sono una totalità che vale più della somma delle parti -
(Enciclopedia Britannica)
olismo: teoria biologica
generale, derivata dal vitalismo, proposta negli anni Venti in contrapposizione
al meccanicismo, secondo la quale le manifestazioni vitali degli organismi
devono essere interpretate sulla base delle interrelazioni e delle
interdipendenze funzionali tra le parti che compongono l’individuo, il quale
nel suo complesso presenta caratteristiche proprie, non riconducibili alla
somma delle sue parti. – (Vocabolario Treccani)
olismo: tesi secondo cui il tutto è più della somma
delle parti di cui è composto. Questo principio generale è stato variamente
articolato in diverse discipline - (Enciclopedia Treccani)
olismo: termine che indica la teoria della
conoscenza secondo la quale i sistemi complessi (organismi biologici, menti,
sistemi sociali e normativi) presentano caratteristiche che non sono presenti
nei loro singoli elementi costitutivi, per cui devono essere studiati nella
loro totalità e non in quanto somma di parti – (Dizionario Simone)
Del sostantivo olismo,
il relativo aggettivo è olistico
(sing. femm. olistica; plur. masch. olistici; plur. femm. olistiche) il cui significato è il
seguente: che si riferisce all’olismo
- (Vocabolario Treccani); relativo
all’olismo – (Dizionario De Mauro); relativo
alla teoria dell’olismo – (Dizionario Hoepli).
L’olismo è opposto e
alternativo al Riduzionismo, tant’è che da molti autori l’olismo viene definito
anche come antiriduzionismo.
2.Riduzionismo
Vi sono diverse
definizioni. Ecco quelle che, a mio avviso, sono le 2 più rigorose e più utili:
riduzionismo: tesi epistemologica secondo cui entità e
fenomeni complessi possono essere ridotti alla somma di entità più semplici,
analizzabili singolarmente, che li costituiscono e li spiegano dal punto di
vista ontologico e causale; p.e. la temperatura viene spiegata interamente con
la cinetica dei gas, o nella sociobiologia si tende a riportare fenomeni
sociali complessi a unità semplici (geni). In base a questo principio, i
concetti di discipline come la biologia, la chimica o l’ecologia sarebbero
traducibili nei concetti della fisica classica, considerata la disciplina
fondamentale. All’approccio riduzionista si contrappone lo studio delle
dinamiche dei sistemi complessi, che sottolinea come la semplice somma delle
parti non rende conto della ricchezza fenomenologica di questi sistemi
- (vol. Scienze Garzanti).
riduzionismo: concezione epistemologica che tende a
formulare concetti e linguaggio di una teoria scientifica nei termini di
un’altra teoria considerata più fondamentale. Anche, la tesi secondo cui ogni
asserto scientifico potrebbe venir tradotto in termini e predicati osservativi –
(Enciclopedia Treccani)
3.Correlati
importanti
Complessità: termine con il quale si designano i caratteri comuni ai fenomeni di organizzazione, specialmente nella sfera dei processi biologici e cognitivi. Presupposto per la nozione è il principio secondo cui il tutto è più della somma delle parti, vale a dire che le caratteristiche interessanti di un sistema complesso, si tratti di un sistema fisico, di un organismo o di un sistema sociale, non sono riducibili alla somma delle sue parti costitutive. - (vol. Scienze Garzanti).
Intuizione: […]
La caratteristica essenziale dell’intuizione è che essa non divide il
mondo in cose separate, come fa l’intelletto. E benché Bergson non usi queste
parole, potremmo definirla sintetica
piuttosto che analitica. In essa c’è una molteplicità […] - (Bertrand Russell)
Teoreticità dell’osservazione: […] Duhem nega qualsiasi corrispondenza tra fatto bruto e fatto scientifico. Le ipotesi di una teoria non hanno significato empirico diretto. I simboli della conoscenza scientifica non richiedono una relazione di somiglianza con ciò che essi rappresentano (La teoria fisica: il suo oggetto e la sua struttura - 1906-1914). Ciò che la scienza si prefigge è piuttosto di stabilire una corrispondenza tra insiemi di segni e insiemi di fenomeni. Secondo Duhem, quindi, da un lato è possibile che il sapere scientifico prenda l’avvio da ipotesi costruite ex novo, dall’altro il confronto con l’esperienza è richiesto solo nella fase finale del processo scientifico. Data la mancanza di una corrispondenza biunivoca tra ipotesi e fatti, questo confronto non implica la verifica di una sola ipotesi isolata ma di un gruppo di ipotesi. Da qui l’importante tesi duhemiana della “teoreticità dell’osservazione”: non esistono osservazioni pure in diretto contatto con i fatti bruti. Osservazioni e misurazioni fisiche sono sempre fatte alla luce di una teoria, di un linguaggio scientifico. [….] - (vol. 7 Storia della Filosofia di Repubblica-L'Espresso)
Bene
Nel Nuovo Libro, approfondimenti (e casi – anche di cronaca - di riduzionismo e di pseudo-olismo …. da denuncia! Chi crede di averla fatta franca o di poterla fare franca su queste cose, si sbaglia di grosso. Carte alla mano, anche istituzionali. Vedrete. Tempo al tempo).
P.S.
un
approfondimento in più, per quei lettori del blog davvero interessati e curiosi
a cose del genere:
In
Oriente, per l’olismo occorre risalire addirittura alle sue antichissime
civiltà, alle origini del misticismo orientale e relative filosofie (Induismo,
Buddhismo, Taoismo, Zen, ecc.) divenute in seguito anche religioni (anche se il
concetto orientale di religione non è lo stesso di quello occidentale …!).
Inoltre, l’olismo è già nelle correlate ed ugualmente antichissime
pratiche mediche (valide ancora Oggi, ed anzi alcune addirittura riconosciute
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), nelle antichissime pratiche
architettonico-paesaggistiche (ancora Oggi seguite … e sempre di più anche in
Occidente!), ecc. ecc. ecc.
Ad
ogni modo, esempi:
Il non-essere dà
origine all’unità. L’unità dà origine allo yin e allo yang. Lo yin e lo yang
danno origine al cielo, alla terra e agli esseri. Il cielo, la terra e gli
esseri danno origine a tutto ciò che esiste. Quindi ogni cosa esistente porta
in sé lo yin e lo yang, e raggiunge l’armonia mescolando questi due soffi
vitali. – (Lao
Tzu in Tao te Ching)
Il bene si basa sul
male. Il male si nasconde nel bene: chi conosce il punto di svolta? – (Lao Tzu in Tao te
Ching)
“La coscienza del
mutamento, l’interazione simboleggiata dalla teoria di yin e yang, ha spinto il
giardiniere cinese alla ricerca di elementi irregolari e inattesi, molto più interessanti
per l’immaginazione che non per la facoltà raziocinante dell’osservatore.
Esistevano, in effetti, regole e principi determinati per il giardinaggio, ma
non per questo si giunse al conformismo” – (da “The Early Civilization of China” di Yap
& Cotterel)
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