Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

martedì 8 gennaio 2019

La Legge giusta - seconda parte


Post 263

La Legge giusta – seconda parte

Proseguendo dal precedente post n. 262: 

personalmente, anche riguardo agli aspetti più politici (che sono comunque un tutt’uno con gli aspetti giuridici, si badi bene), mi ci ritrovo molto nel pensiero del grande studioso americano. Egli, infatti, si è posto continuamente il problema dell’eguaglianza che è sempre stata, nel corso della Storia, e rimane tuttora, nei nostri giorni, una questione controversa ma che non si può non affrontare né, d’altra parte, si può affrontarla semplificando o peggio riducendo. Considerando che la vera libertà non è mai libertà di fare qualunque cosa ci salti in mente ma è libertà di fare qualunque cosa desideriamo nel rispetto dei diritti legittimi delle altre persone, per Dworkin  una teoria liberale (e non liberista, si badi bene) non deve mai perdere di vista tanto il principio di pari importanza (ogni persona deve essere messa nella condizione di poter attuare appieno le proprie aspirazioni) quanto il principio di responsabilità particolare (ogni persona è responsabile delle scelte che compie tentando di attuare le proprie aspirazioni). Il primo principio richiede che il governo adotti leggi e politiche in grado di assicurare che la sorte dei cittadini non dipenda dalle loro condizioni economiche né dal loro sesso, dal colore della loro pelle, dalla loro religione ecc. Il secondo principio richiede che il governo agisca per far dipendere la sorte dei cittadini dalle scelte che essi hanno compiuto. In pratica, il grande studioso americano, identifica sia l’eguaglianza sia la responsabilità, le rispetta entrambe facendo così emergere una sintesi (superiore, maggiore) in cui libertà,  uguaglianza e comunità (non più in conflitto tra di loro) diventano “aspetti complementari di un’unica visione politica”. Detto in altri termini, schematizzo sinteticamente (da diverse fonti): identifica sia l’eguaglianza (la Sinistra) sia la responsabilità (la Destra), le rispetta entrambe facendo così emergere una sintesi (superiore, maggiore. E dunque non il Centro; meno che mai un compromesso, un accordo, un inciucio ecc.; nemmeno la negazione di Sinistra e Destra – odierna, irrealistica e irresponsabile moda - ma il superamento di Sinistra e Destra in una loro sintesi superiore, in una terza via, da entrambe generata e tanto possibile quanto auspicabile. E tutto ciò è Olismo, si badi bene) in cui libertà, uguaglianza e comunità ecc. ecc. ecc. Salvaguardando e tenendo unite libertà, eguaglianza e comunità, Dworkin ha sostenuto il primato etico della comunità sulla vita individuale (anche questo è Olismo, si badi benissimo), prospettando la necessità di armonizzare due ideali etici che, in apparenza, divergono: l’ideale dei progetti e delle appartenenze personali (vita privata, vita famigliare, ecc.) e l’ideale dell’eguale considerazione politica dell’altro (vita di comunità, vita di società, vita pubblica, ecc.). Insomma, diceva Dworkin: “diritto a eguale considerazione e rispetto” in merito ai cittadini e tra i cittadini e “distribuita in parti eque, attribuendo a ciascun individuo la sua giusta quota di influenza sull’ambiente economico” in merito alla proprietà dei cittadini.  
… ora, considerando la politica - comprese le leggi che essa “fabbrica” - che ora ci offrono il Mondo, i continenti,  i Paesi, i territori, le città ecc. e considerando la particolare complessità acquisita, negli ultimi 50 anni, dalla Società moderno-contemporanea, mi viene da pensare, da chiedermi, se il grande Dworkin sia stato un marziano oppure se i politici di Oggi (cioè degli ultimi 20 anni) e di ora - tutti: mondiali, internazionali, nazionali, locali, ecc. -  siano stati e siano delle nullità cosmiche (…. ma precise entità terrestri di tipo comico  …. o meglio, tragicomico …..). Cercherò di rispondermi, nel corso dei miei prossimi 45 anni …. Nel frattempo, però, io sto con  Dworkin. Senza alcun dubbio.
Ad maiora! Amici, ad maiora! Luca Fortunato (Matera) 
P.S. da ieri ho ripreso gli impegni del mio lavoro. Se mi giungeranno altre (e sempre gradite) richieste d’approfondimento o altri (e sempre graditi) spunti per fare approfondimento (sempre su tematiche olistiche, ovviamente), scusatemi sin d’ora se i post di risposta verranno eventualmente pubblicati in tempi larghi. Ma vi risponderò. Come sempre. Ciao, miei cari lettori. Ciao.

 

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