Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 16 maggio 2016

Aspettando il mio 1° libro - 4



Post n. 52: 
Aspettando il mio 1° libro – 4  
Un lettore dei miei 2 blog mi ha fatto una domanda certamente interessante a cui ho dato, credo, una risposta altrettanto interessante. Anche se, devo dirlo, leggendo attentamente i miei blog e tutto quanto vi gira intorno la risposta ce l’aveva già. Ma più luce non può certamente abbagliare ma solamente migliorare lo scenario. Anche per questo ne pubblico il senso, ora che  trovo il tempo per pubblicarlo. Ciao, a presto. Luca Fortunato Il mio primo libro c’entra con i miei studi, con il mio lavoro, con altre mie attività, con i miei viaggi, con la storia dei miei giorni (e come non potrebbe?) ma è, nello stesso tempo, indipendente da tutto questo. Chi riesce a non vedervi contraddizione ma armoniosa complessità, è un passo avanti non solo nei miei confronti e nei confronti delle mie cose (che hanno il peso che hanno) ma nei confronti dell’Intelligenza proprio, in generale (che ha un peso enorme). Passo avanti a prescindere da quel che si ha. Un passo avanti rispetto a quel che si è (piccola parentesi: vi consiglio o vi ricordo un libro bellissimo ed utilissimo: il classico “Avere o essere?” di Erich Fromm). Dall’indipendenza del mio libro - fermo restando la contemporanea e non contraddittoria  appartenenza del mio stesso libro anche ai miei studi, al mio lavoro ecc. -  si deduce una regola pratica e perfettamente compatibile con il tutto: i contenuti, le proposte, le idee, le ipotesi, le teorie, le metodiche, le tecniche ecc. presenti nel mio libro possono benissimo essere anticipati nella realtà rispetto all’uscita, alla pubblicazione, del mio stesso libro. Qualora qualcuno mi chiedesse di farlo. Perché magari avendo appreso dalle mie anticipazioni sul mio libro alcuni temi, alcune tematiche, alcuni argomenti in esso stesso contenuti ne scorge una utilità rispetto alla propria situazione che però ha particolari esigenze di tempo, esigenze di una tempistica diversa. In fondo si tratta di aspettare qualche mese per la pubblicazione. Ciò non toglie, però, che per qualcuno possa essere troppo tardi. Ed allora, nessun problema: studiando e mettendo a punto tutte le modalità per garantire tanto i miei legittimi interessi (morali ed economici) quanto i suoi, è possibile anticipare singole cose. Se c’è volontà e libertà si può fare tutto, fermo restando legalità, legittimità ed etica. Ci si siede intorno ad un tavolo e si ragiona e ci si accorda. Del resto, io non ho alcuna necessità di anticipare alcunché. Né ho fretta di pubblicare prima dei miei programmi. Né quel che viene detto, scritto o fatto all’interno del Paradigma del Riduzionismo (tanto individuale, quanto collettivo; tanto a livelli bassi, quanto a livelli alti) può influenzare (positivamente o negativamente) i contenuti del mio libro (collocati in tutt’altro Paradigma, quello dell’Olismo e comunque personali, originali ed inediti. E sicuramente sensati e non doppioni, sovrapponibili, se anche vi fossero altri olisti sugli stessi argomenti con i loro libri, prima del mio o in contemporanea al mio o dopo il mio. Un vero libro sta in compagnia di ogni altro vero libro anche sugli stessi temi. Ogni vero libro è un pezzo unico. Preoccupati, invece, dovrebbero essere gli autori di libri banali. Ma ciò non mi riguarda). Ma se l’anticipo, dicevo, può essere di particolare utilità ed aiuto a qualcuno per qualcosa che rientra nei miei contenuti, perché non farlo? Sempre se possibile e vantaggioso per entrambi. Buoni si, fessi no. Nel caso, rispetto alle pagine del libro vorrà dire che punti specifici dello stesso libro (a cui la richiesta d’anticipo si andrebbe evidentemente a riferire) verranno ulteriormente e velocemente arricchiti del nuovo fatto d’esperienza e senza stravolgere né la tabella di marcia dei lavori di rifinitura in corso né dunque i tempi previsti e più volte annunciati di pubblicazione (entro l’estate, al massimo entro l’autunno). Qual è il problema? Non c’è nessun problema. Chi vede il problema o è distratto (in buonafede) o è in malafede. In ogni caso, ci sono i rimedi. Mi sono informato a dovere (oltre al fatto che ci ero già arrivato di mio con il buon senso … merce sempre più rara, Oggi). Qual è il problema? Non c’è nessun problema. Se c’è già bisogno, non c’è bisogno di aspettare l’uscita del libro (si anticipa, rispettando il diritto d’autore che, del resto, già esiste essendo il libro già esistente e completo come manoscritto). Se il bisogno si manifesterà dopo l’uscita del libro, il lettore attingerà dal libro pubblicato (sempre ed ovviamente nel rispetto del diritto d’autore). Qual è il problema? Non c’è nessun problema. Concludo con una riflessione che ho fatto da tempo ma che ci sta bene anche qui, ora. Se è vero (come è vero …) che la nostra moderna Società – che sia un bene o sia un male, è altro discorso – è liquida come afferma efficacemente e saggiamente il filosofo Bauman, allora tutto ciò che si oppone o tenta di opporsi al suo fluire è anacronistico. Ed è sicuramente un male. E questo sia che liquida la Storia ci dirà essere un bene, sia che liquida la Storia ci indicherà come un male. Perché se anche dovessimo porvi rimedio, non ci riusciremmo certamente senza sintonizzarci – comunque – con la sua natura. E senza viverla fino in fondo. Non è certo ignorando la liquidità dell’acqua che riusciremmo a berla. A meno che, non la volessimo mangiare! Ingoiandola come ghiaccio o come neve! Tutto è possibile, ma non tutto è sensato. Ad maiora! lucaf73x@gmail.com 

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