Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 13 maggio 2016

Aspettando il mio 1° libro - 3



Post n. 51:  
Aspettando il mio 1° libro – 3  
"Oste, il vino che tu vendi ... è buono?". L'adattamento, più esplicito (che tu vendi), del noto proverbio, ci può tornare utile. L' "oste" deve fare l' "oste", non vi è dubbio. Ma per sapere se il “vino” è buono dobbiamo comunque assaggiarlo noi o farlo assaggiare anche ad una parte terza. Ai mondi chiusi o pseudo-aperti dobbiamo saper contrapporre i mondi aperti. Ed è anche (ma non solo) secondo questo senso che il mio primo libro - così come tutti i libri  veri e liberi del Mondo - ha già motivo di esistere (come manoscritto ed anche già custodito, pluri-custodito, con copie, sottocopie ecc. ecc.) e avrà ancor più motivo d’essere pubblicato (rifinito, ottimizzato, scritto al computer, illustrato, stampato ecc.) entro l’estate o al massimo entro l’autunno. E poi di viaggiare tra le menti. Nomi, nomi e cognomi ? Circostanze e fatti specifici ? Certo, anche. Perché no? Quel’è il problema? Esiste il sacrosanto diritto di critica, con idee contrarie ma altrettanto autorevoli. Diritto di critica che se esercitato dicendo la verità, su cose per giunta di interesse pubblico e generale e con linguaggio non offensivo non porta e non può portare ad alcun problema (rientra nell’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana …). Informarsi bene, prego. Ma andiamo avanti: tutto ciò che accade e può accadere nei mondi chiusi o pseudo-aperti e da parte dei mondi chiusi o pseudo-aperti non toccherà mai né il contenuto né la forma né ogni altra cosa delle idee e delle tesi nei mondi aperti e da parte dei mondi aperti. Il solo fatto d’esser liberi, rende i mondi aperti migliori, tanto nei contenuti (qualunque essi siano) quanto nelle forme (qualunque esse siano). Fermo restando che non danno, né si sognano di dare, ricette miracolistiche o tocchi di bacchetta magica, i mondi aperti sono migliori dei mondi chiusi. Per natura intrinseca. Tra uomini liberi e donne libere, in un mondo aperto, vi può essere sensata dialettica, tra posizioni contrapposte, con la sostanza e la forma e la dignità di essere tesi ed antitesi. Così come tra uomini liberi e donne libere di un mondo aperto con uomini liberi e donne libere di un altro mondo aperto. Ma tra mondi aperti e mondi chiusi non vi è nemmeno la necessità di solo immaginare un confronto o una dialettica. Sarebbe del tutto inutile. Ed il tempo non va sprecato. Ma andiamo avanti: i mondi liberi in questo Mondo vanno crescendo e rafforzandosi. Per i mondi chiusi sono rimaste davvero poche cose da dire e da fare. E presto saranno del tutto finite. Del resto, continuare ad assistere a scenari del tipo “Oste, il vino che tu vendi … è buono?” non fa altro che rafforzare – paradossalmente – gli argomenti e le tesi di chi sa essere indipendente o chi sa riconoscere gli indipendenti ed anche si rivolge a loro con intelligente fiducia. Nonostante l’apparenza, non è il Sole che si muove, sorgendo all’alba, levandosi fino a mezzogiorno, andando a nanna al tramonto. Lo sappiamo tutti - Oggi - che è la Terra che si muove attorno al Sole oltre che attorno al proprio asse dando così a noi - sulla Terra - l’apparenza del moto solare nella volta celeste. Eppure, nonostante questo storico e rivoluzionario cambio di paradigma, ci sono ancora i “tolemaici” e chi li segue. La cosa, ovviamente, ci fa solo sorridere (a noi “copernicani”). Che andiamo avanti. E, paradossalmente, più forti e più credibili di prima grazie non solo alla validità delle nostre idee e tesi ma anche alla stolta ostinazione dei “tolemaici” e dei loro seguaci che mettendo appunto in scena una ostinazione di tipo “muscolare” rivela ancor di più la loro pochezza e la loro difficoltà. Alle idee vanno eventualmente contrapposte altre idee (non “muscoli”). Ai libri, altri libri (non “calci”). A teorie, altre teorie (non “potere”). All’autorevolezza intrinseca di un’ idea (perché essa, di fatto, spiega ed è utile) va eventualmente contrapposta l’autorevolezza di un’altra idea. Contrastarla, invece, con l’autorità, con la forza ecc. rivela, paradossalmente ma in modo solare, la debolezza (e non la forza) della stessa autorità. Del resto, è evidente che, i seguaci dei cocciuti “tolemaici” - nell’era della rivoluzione copernicana … – sono tali solo per paura e non certo per convinta adesione gnoseologica, epistemologica, paradigmatica ecc. Quest’altra cosa ci fa solo provare (a noi “copernicani”) un senso di pena per costoro. Augurandoci tuttavia che essi, un giorno, se non per coraggio almeno per orgoglio, si risollevino, si riscattino, cambiando paradigma. E non certo per fede nel nuovo paradigma o per convenienza nel nuovo paradigma. Ma perché esso ha, di fatto, superato il vecchio. Il Sole, nella sua vera e ferma natura, c’è per tutti.  Ad maiora! Luca Fortunato

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