Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

sabato 2 marzo 2019

In difesa dell'opinione


Post 285 

In difesa dell’opinione 

La scienza (epistème) e l’opinione (dòxa) sono, ovviamente, cose diverse. Chi però le contrappone sempre e comunque, sbaglia. Non conosce o non coglie il rapporto costruttivo che, a volte, l’opinione ha, o può avere, nei confronti della scienza.
Specialmente in questioni complesse e/o nuove, specialmente quando su di esse la scienza è in difficoltà o addirittura è ferma, l’opinione (specialmente se qualificata: opinione professionale, opinione ben motivata, opinione credibile, ecc.) ha, o può avere, la funzione di inizio (iniziare una via di conoscenza che, poi, diventa scientifica); ha, o può avere, il ruolo di cominciare un percorso di Sapere (che, poi, diviene scientifico); ha, o può avere, la funzione di sbloccare le menti, di spronarle alla Ricerca scientifica (teorica e sperimentale); ha, o può avere, il ruolo di iniziare una via tecnica di tipo euristico per la risoluzione di specifiche problematiche che richiedono urgenza (specialmente quando l’algoritmica fa, o fa ancora, un buco nell’acqua).   
Del resto l’opinione (nel bene o nel male) e specialmente il suo esercizio  (virtuoso o meno), Oggi, nel Nostro Tempo, nella Nostra complessa Società, nell’Era del Web e dei social, è diventato un qualcosa di strutturale e di inevitabile e di fronte al quale la comunità scientifica e tecnica non si può comportare con il girare la testa dall’altra parte (compiendo così un atto riduzionistico. Il tutto, la realtà integrata è infatti composta anche dalle opinioni). Oppure non si può comportare mettendo in atto atteggiamenti denigratori (la deontologia professionale, per esempio, lo vieta). Occorre, invece, che si confronti. Necessariamente e con senso olistico della realtà. E deve farlo con apertura e rispetto. Anche perché potrebbe capitare che gli opinionisti (tanto puri cioè cittadini non addetti ai lavori, quanto competenti cioè cittadini addetti ai lavori), ci abbiano azzeccato. Abbiano davvero ragione (una ragione magari da argomentare meglio, da esprimere diversamente, da precisare maggiormente, da aggiustare, da migliorare, ecc. Ma ragione. Ragione sostanziale).     
Infatti, come vedremo anche qui di seguito con alcune importanti citazioni, la contrapposizione assoluta tra scienza e opinione (quasi sempre con una vera e propria demonizzazione dell’opinione, dell’opinionismo, ecc.) non solo è sbagliata (come il buon senso ci indica ma come anche la Storia ci dimostra in qualche caso) ma nasconde spesso anche motivazioni (negative) di natura extra-scientifica (di natura - invece e purtroppo - culturale, etica, comportamentale, personalistica, ecc.).  
Anche su questa delicata tematica (scienza e opinione) occorre avere, insomma, flessibilità, apertura, intelligenza e cultura. Per far nascere un approccio obiettivo che, poi, possa permettere di “assolvere” o di “condannare” l’opinione a seconda dell’oggetto specifico a cui si riferisce, a seconda di chi la esprime, a seconda del contesto, ecc.
Generalizzare ed etichettare, e magari in fretta, è sempre un errore. Se poi, inoltre, lo si fa anche con piglio autoritario (magari in Italia, dove il Fascismo non c’è più dal 1943 - 1945) diventa anche un po’ ridicolo. No?
Infine, anche questo tipo di tematica (scienza e opinione) è strettamente collegata all’esigenza generale di dialettica (tesi, antitesi, sintesi). Dialettica che per essere davvero tale (e non semplicemente dibattito) deve prevedere l’esistenza di una contrapposizione (tra una tesi ed una antitesi) e successivamente la sua risoluzione in una sintesi (che deve avere natura superiore – maggiore della somma di tesi e antitesi - e che quindi sarà ben diversa dal compromesso – minore della somma di tesi e antitesi o uguale alla loro somma). Dialettica che, dunque, è olistica. Dialettica che non va negata. Anzi, va garantita.   
Ed ora, buon proseguimento (illuminante) di lettura con le citazioni. E buon weekend. Luca Fortunato (Matera)

1. La nostra prima reazione di fronte all’affermazione di un altro è una valutazione o un giudizio, anziché uno sforzo di comprensione. Quando qualcuno esprime un sentimento o un atteggiamento o una opinione tendiamo subito a pensare “è ingiusto”, “è stupido”, “è anormale”, “è irragionevole”, “è scorretto”, “non è gentile”. Molto di rado ci permettiamo di “capire” esattamente quale sia per lui il significato dell’affermazione. – Carl Rogers 

2. Uomini arretrati e uomini precorritori. Il carattere sgradevole, che è pieno di diffidenza, che prova invidia per ogni successo del suo competitore e del suo prossimo ed è violento e collerico contro le opinioni divergenti, mostra di appartenere a un livello precedente di cultura, e di essere dunque un residuo: infatti il suo rapporto con gli uomini era giusto e adeguato in un'epoca in cui vigeva il diritto del più forte: è un uomo rimasto indietro. Un altro carattere, che partecipa alla gioia altrui, si fa amici dappertutto, sente amore per tutto quanto cresce e diviene, gode insieme con gli altri dei loro onori e successi e non si arroga la prerogativa di essere il solo a conoscere la verità ed anzi è pieno di un'umile diffidenza – questo è un uomo che precorre, che aspira a una cultura umana superiore. Il carattere sgradevole proviene dai tempi in cui le rudimentali fondamenta dei rapporti umani erano ancora da costruire, l'altro vive sul piano più alto di tali rapporti, il più lontano possibile dalla belva selvaggia che infuria e urla nei sotterranei, rinchiusa sotto le fondamenta della cultura. - Friedrich Nietzsche  

3. Come noi stimiamo le nostre opinioni, considerandole utili, nel caso che siano ammirate dagli altri ed anche quando non lo sono, nello stesso modo dobbiamo stimare le opinioni altrui, purché ne siano degne. – Epicuro 

4. In ogni campo in cui è possibile una differenza di opinioni, la verità dipende dall'individuazione dell'equilibrio tra due gruppi di ragioni contrastanti. Anche nella filosofia naturale, è sempre possibile fornire un'altra spiegazione degli stessi fatti; una teoria geocentrica invece di quella eliocentrica; il flogisto invece dell'ossigeno […] - John Stuart Mill  

5. Bisogna dare il benvenuto a chi magari ha opinioni diverse ma viene a partecipare a un evento condiviso. – Pietro Ingrao 

6. Rifiutare di avere delle opinioni è il modo di averle. – Luigi Pirandello



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