Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 4 marzo 2019

Anche ad Altamura, un albero è venuto giù.


Post 286 

Anche ad Altamura, un albero è venuto giù. 

Sabato scorso, nella vicina e amica Altamura (BA), un albero di pino è venuto giù. In piazza Stazione. Fortunatamente, senza ferire o ammazzare. L’evento mi è stato segnalato da un amico e l’ho trovato su diversi media locali on-line. Che dire? Rimando ai precedenti post n. 282, n. 276, n. 273, ecc. ecc. ecc. (perché se è vero che ogni schianto arboreo è un caso a sé, è anche vero che i problemi di fondo per spiegarne cause e dinamiche così come per prevenirlo, sono ancora e sempre gli stessi. Purtroppo). Ma vi aggiungo qualcos’altro (anche a mo’ di ultimo commento su fatti del genere). Ciao a Tutti. E a presto (ma su altre cose ….). Luca Fortunato (Matera)   

La questione valutazione visiva/valutazione strumentale è un falso problema. È un’illusione gnoseologica ed epistemologica ritenere la valutazione strumentale migliore, più affidabile, più potente, più certa, della valutazione visiva relativamente ad una entità biotica e complessa come è appunto un albero. Tanto è vero che i protocolli esistenti in merito alla valutazione di stabilità degli alberi parlano di discrezionalità (e non di obbligatorietà) della valutazione strumentale ad eventuale integrazione della valutazione visiva. Un minimo di saggezza (scientificamente fondata) è pur presente nei  protocolli esistenti (sebbene siano nel Riduzionismo e vadano superati con altri protocolli collocati nell’Olismo). Ma andare pure a manipolarla, questa minima saggezza, da parte di alcuni, è cosa che si commenta da sola. Dunque, discrezionale valutazione strumentale per personale preferenza di iter diagnostico, ma non certo per superiorità oggettiva (altrimenti ci sarebbe stato obbligo). Valutazione visiva che, dunque, se ritenuta esaustiva dal valutatore (dottore agronomo o dottore forestale) vale tanto per prescrivere la potatura quanto l’abbattimento quanto ancora per lasciare l’albero così come è. Invece, relativamente ad entità abiotiche (semplici o articolate) quali pali, pilastri, ponti, edifici, ecc. la questione valutazione visiva/valutazione strumentale effettivamente esiste. Ma per gli organismi viventi no (per l’esistenza di quid emergenti particolarmente influenti e solamente intuibili). Dunque, la vera questione è una questione di Paradigma (Olismo, Riduzionismo, pseudo-olismo) e non di occhio o di strumentazione o di altro. Mi rendo conto che è molto difficile comprendere la cosa. Sia per il cittadino in generale sia per molti addetti ai lavori non pratici di Olismo. Ma nei miei libri lo spiego in modo esauriente e con tanto di riscontri reali e suggerimenti bibliografici per letture adeguate (se poi uno le letture non le fa …). Così come nei miei blog, così come dal vivo (non ho mai fatto mancare il mio aiuto professionale a chi me l’ha chiesto in modo corretto e legittimo). Se poi proprio alcuni non capiscono o non vogliono capire, beh signori miei, allora per gli alberi, e sotto gli alberi, non ci resta, e non vi resta, che deporre le possibilità della terrena Scienza e affidarci, ed affidarvi, alla dea Fortuna ….. (…  sperando che ci ascolti, e vi ascolti ….  E sempre che esista tale dea ….).
   

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