Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

giovedì 3 marzo 2016

Ennesima tragedia per lo schianto di un albero



Post n. 31:  
Ennesima tragedia per lo schianto di un albero 
Roma, 3 marzo 2016: sono morti due uomini, ed è gravemente ferita una donna, schiacciati da un albero di pino che, schiantandosi al suolo, ha travolto l’auto su cui essi viaggiavano a Tor San Lorenzo, Ardea, alle porte di Roma, al km 36 della via Laurentina, intorno alle ore 06:00. Fatalità? Maltempo? Altro? Si vedrà. Ma il riproporre oggi (anche oggi …) alcune delle mie innumerevoli riflessioni (e rieditate per il caso) - pubblicate nel mio vecchio Blog (vedi sezione link) come, ad esempio, alcune di quelle del 14 marzo 2015 del post  “Questioni arboree nelle Città d’Italia” – mi sembra in ogni caso giusto. Speculare mai, riflettere sempre. Si è cittadini sempre. Quando splende il Sole e quando no. Il senso civico o lo si ha sempre o è come non averlo. Ebbene, negli ultimi tempi, in Italia, diverse persone hanno perso la vita sotto alberi che si sono schiantati al suolo o sotto grossi rami che son venuti giù dalle loro chiome o dai loro fusti: tragedia arborea ad Urbino. E prima, tragedia arborea nelle Cascine di Firenze, tragedia arborea in via A. Falcone a Napoli, tragedia arborea in via Cristoforo Colombo a Roma, tragedia arborea in una piazza di Catania ecc. Ed allora, visti anche i cambiamenti climatici in corso ed ormai del tutto conclamati e vista anche l’età avanzata di moltissimi degli alberi italiani, occorre: 1.sensibilizzare le Istituzioni (Comuni, Province, Regioni ecc.), e i privati, ai monitoraggi e alle valutazioni dei patrimoni arborei con cadenza annuale e alla gestione, alla manutenzione, alla cura ordinaria, stagionale, dei patrimoni arborei cittadini e territoriali così come, in casi particolari, alla loro sostituzione; 2.sensibilizzare i Tecnici a muoversi entro paradigmi scientifici che ormai si sono dimostrati essere più validi e più adeguati di altri paradigmi scientifici. Olismo, quindi, (e non Riduzionismo): albero come entità complessa fisico-chimico-biologico-energetica e dotata di sensibilità ed intelligenza (vedi studi di Neurobiologia vegetale) e non come entità “biomeccanica”;  potatura e non “capitozzatura”; classificazioni botaniche prudenti ed interrogative e non classificazioni botaniche “certe, esatte ed esclamative!” ecc.; 3.sensibilizzare le Facoltà di Agraria ad insegnare le cose giuste e i metodi giusti e secondo i più recenti, ultimi, progressi scientifici (cioè conoscitivi, concettuali, sostanziali, paradigmatici) che, del resto ed appunto, non vanno confusi con i progressi tecnologici (strumentali). Questi ultimi spesso inutili o peggio illusori; 4.sensibilizzare gli ambientalisti a fare le loro sacrosante istanze senza demagogia,  senza intolleranza, senza maleducazione; 5.sensibilizzare i cittadini a rinunciare agli eccessi valutativi in positivo così come agli eccessi valutativi in negativo circa la Natura in Città e fuori Città, a favore di valutazioni equilibrate; 6.sensibilizzare chiunque voglia mettere a dimora nuovi alberi (Istituzioni, associazioni, condomini, cittadini ecc.) a farlo scientificamente cioè scegliendo tipologie botaniche (Famiglie, Generi, Specie, Varietà ecc.) idonee al luogo di piantumazione e, quindi, di futura crescita; 7.sensibilizzare la Politica … ( ... qui siamo ad una missione impossibile?). Occorrono tutti e sette i punti, ovviamente … Strategia intera. E questo per evitare tanto il non fare (assenza di monitoraggi, valutazioni, potature, cure ecc.), quanto il fare episodico, quanto il fare sbagliato (monitoraggi, valutazioni, potature, cure ecc. svolti all’interno del Paradigma del Riduzionismo o dello pseudo-olismo, svolti e realizzati con criteri riduzionistici o pseudo-olistici ecc.). Con l’augurio che un fare sensato (olistico, autenticamente olistico) possa rendere sempre più bassa la probabilità di incidenti arborei e rendere, di contro, sempre più alta la probabilità che la presenza dei nostri amici alberi risulti effettivamente ed interamente positiva. Luca Fortunato (P.S. in uno dei miei 3 futuri libri (il primo esce quest'anno) tratto ampiamente, approfonditamente e dettagliatamente proprio di tutto questo. Con la speranza di riuscire a dare un contributo di conoscenza, di esperienza e di proposte metodologiche ed operative ad un tema importantissimo come questo. Un contributo certamente umile ma altrettanto certamente significativo ed inedito).

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