Elezioni
politiche 2018 (settima parte)
Post 218
….. continuando la serie (vedi post
precedenti):
In attesa di trattare eventuali notizie di una certa
concretezza e di una certa significatività circa l’eventuale formazione di un Governo,
offro ai lettori del blog quello che a mio giudizio debba essere il punto fermo
(ed olistico) perché una vera Sinistra possa andare a rinascere, nel prossimo
tempo (mesi, anni), sulle attuali macerie della pseudo-Sinistra (PD, LeU ecc.),
macerie che costituiscono un’occasione d’oro per chi, come me, crede nella vera
Politica e nella vera Sinistra (appunto) ma che costituiscono anche e
contemporaneamente un segnale oggettivo del cambiamento già in atto
(cambiamento che, ovviamente, dovrà essere valorizzato, nutrito, sviluppato,
portato fino in fondo a Sinistra ma che già esiste e che sarebbe inutile
ignorare o tentare di fermare). Cambiamento (avvenuto nell’animo della gente
ancor prima che nell’urna o nell’astensione) che ha permesso la vittoria del
Centro-Destra e del M5S, fermo restando i meriti di questi vincitori,
indiscussi e indiscutibili meriti. Sia chiaro. Ma si tratta, comunque e pur
sempre, di un passaggio d’epoca. Solo di un passaggio (nessuno si monti la
testa). Punto fermo (ed olistico) di vera Sinistra - dicevo - che dovrà, anzi già dovrebbe, essere presente
nelle parole politiche a Sinistra e nelle azioni politiche a Sinistra (anche
per evitare il solito contorno, la solita Politica del Contorno –
organizzazione, cariche, posizionamenti, correnti, personalismi, chi deve fare
cosa, chi e basta ecc. – senza la portata principale: i contenuti, i valori, le
idee, le scelte, i programmi, il modus operandi, l’ascolto della gente, il
rapporto con la gente), il tutto verso la formazione di un nuovo partito di
vera Sinistra, con nome nuovo, simbolo nuovo, persone nuove circa i ruoli
politici (di partito e non) ecc. Ed ora il punto fermo (ed olistico) con una
considerazione. Credo che il passo (che ho già riportato in altre occasioni di
ragionamento) che riporto qui di seguito lo esemplifichi al meglio:
[….] …. fare ritorno a un grande pensatore la cui
essenza è la critica sia del capitalismo sia degli economisti
che non hanno saputo prevedere dove avrebbe condotto la globalizzazione
capitalistica, come lui aveva predetto nel 1848. Ancora una volta è chiaro che,
anche in mezzo a grandi crisi, il “mercato” non ha risposte al problema
principale che il XXI secolo ha di fronte: una crescita economica illimitata e
sempre più hi-tech alla ricerca di profitti insostenibili produce una ricchezza
globale, certo, ma a scapito di un fattore della produzione, il lavoro umano,
che diventa sempre più superfluo e, aggiungeremmo, delle risorse naturali del
pianeta. I liberalismi politico ed economico, da soli o in combinazione, non
possono fornire la soluzione ai problemi del XXI secolo. E’ ora di prendere di
nuovo Marx sul serio . – tratto dal libro “Come cambiare il Mondo – Perché
riscoprire l’eredità del Marxismo”, Autore: Eric Hobsbawm, Editore: Rizzoli
(2011).
Ebbene, da questo punto fermo generale di natura
politico-culturale andranno poi dedotte le specifiche e peculiari azioni di
natura politica e politico-amministrativa a livello europeo, a livello nazionale,
a livello territoriale, a livello regionale, a livello comunale. Per far ciò ci
vogliono, ci vorranno, idee e persone capaci di ideare (soprattutto per
adattare il marxismo alla Società di Oggi visto che il Mondo è cambiato ma i
problemi sollevati da Marx sono ancora tutti presenti e tutti irrisolti). A
proposito: credo sia, sarà, meglio gestire l’inesperienza che trovarsi, andarsi
a trovare, ancora una volta di fronte all’assenza di idee!
A presto (con il prosieguo della serie: da cittadini la contingenza
della politica dobbiamo comunque seguirla ….) e come sempre ad maiora! Luca Fortunato (Matera) lucaf73x@gmail.com
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