Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

giovedì 15 marzo 2018

Elezioni politiche 2018 (quarta parte)



Post 215
Elezioni politiche 2018 (quarta parte) 

…. proseguendo la serie (vedi post precedenti n. 211, n. 212, n. 213)

Sintesi (necessariamente un po’ lunga) di un discorso-dialogo lunghissimo ma interessantissimo,  che ho avuto in questi giorni post-voto, con diversi amici, che mi hanno spinto ed incoraggiato al mio nuovo impegno. Una bussola che può tornare utile, molto utile, per orientarsi o, se preferite, per non perdere l’orientamento, in tempi politici (dinamici e di svolta) come quelli che, per fortuna, stiamo vivendo e vivremo ma che richiedono lucidità, verità e consapevolezza. A presto. E ad maiora! Luca Fortunato (Matera). lucaf73x@gmail.com
 
1. Le persone risultano essere, contemporaneamente, uguali e diverse tra di loro. Alcune caratteristiche ed alcuni bisogni le rendono uguali, altre caratteristiche ed altri bisogni le rendono diverse. Rispetto alle scelte fondamentali per vivere concretamente questo complesso scenario di fatto, Destra e Sinistra sono state, sono, e sempre saranno, delle categorie pre-politiche vale a dire delle categorie psicologiche e culturali che poi, in un secondo momento, possono diventare, e quasi sempre diventano, delle categorie politiche. Infatti, non bisogna far confusione. Quando storicamente furono coniate le espressioni e le categorie “Destra” e “Sinistra” è perche si constatò in modo chiaro, furono rilevate in modo esplicito, tali tendenze dell’animo umano, maturate storicamente, poi materializzatesi in scelte politiche, con anche le corrispondenti sedute, in un’aula, “a destra” e “a sinistra”. E poi di conseguenza e successivamente fu coniata anche l’espressione e la categoria “Centro” che è anch’esso una precisa entità pre-politica e politica, e non neutralità o equidistanza, perché si assume la responsabilità della moderazione sui temi e sulle problematiche. Ma la moderazione è sempre giusta e saggia? Riguardo alla povertà, ad esempio, è giusto essere “moderati” nella lotta alla stessa povertà?  Riguardo all’inquinamento, altro esempio, cosa vorrebbe dire “agire con moderazione” nel contrastarlo e/o nel prevenirlo? Che l’Ambiente non va troppo inquinato ma nemmeno lasciato “troppo pulito”? (!?!). Ed Oggi, a distanza di secoli, tali entità (Destra, Centro, Sinistra) esistono ancora. Basta osservare le persone nel loro comportamento quotidiano. Tradotto o non tradotto in comportamento politico. Non vi è nessun tramonto delle ideologie. Tramonta invece l’onestà intellettuale quando si sostiene il tramonto delle ideologie. Certo, le ideologie vanno colte nelle loro diverse versioni (estremiste/moderate; rivoluzionarie/riformiste; ecc.), vanno calate nel loro contesto, vanno riconosciute nel loro adattamento al Presente. Ma non corrisponde al vero sostenere che non esistono più. Anzi, sostenere la loro inesistenza attuale (e seguire una così falsa tesi) è una delle maggiori cause ed una delle peggiori irresponsabilità che ha portato, e porta ancora, la Politica a degradarsi, a scadere, a non essere più risolutiva, ad essere solo esercizio personalistico del Potere scollegato dai bisogni e dai problemi della gente. Fare Politica in modo efficace e risolutivo non può prescindere da un preciso quadro teorico (cioè ideologico) di riferimento e non può prescindere dal dichiararlo alla luce del sole (riconoscibilità, trasparenza, onestà). Altrimenti puoi anche vincere le elezioni (voto di protesta, ad esempio) ma poi ti sgonfi alle successive e prossime elezioni. Come le tue percentuali sono salite, così scenderanno. Puoi anche andare al Governo ma senza risolvere nulla perché i problemi richiedono soluzioni non sistemazione delle situazioni, toppe e via dicendo. E senza teoria-ideologia cosa applichi? 

2. La Destra pone l’accento su ciò che diversifica e su ciò che differenzia, tra di loro, le persone (senza tuttavia negare i loro tratti di uguaglianza-similitudine) cercando di conservare ed anche di valorizzare le diversificazioni e le differenze, il tutto ispirandosi più alla Natura (piuttosto che alla Cultura), guardando più all’ordine naturale comunque presente anche tra gli umani (piuttosto che alla loro capacità di creare e gestire un sistema), badando più ai valori naturalistici (piuttosto che badare ai valori culturali).

3. La Sinistra pone l’accento su ciò che accomuna e su ciò che rende uguali, tra di loro, le persone, (senza tuttavia negare i tratti che le differenziano e le diversificano) cercando di valorizzare tali aspetti accomunanti rimuovendo gli ostacoli e gli impedimenti alla loro stessa valorizzazione, il tutto ispirandosi più alla Cultura (piuttosto che alla Natura), guardano più all’ordine che gli uomini devono creare e darsi su basi etiche (piuttosto che ispirarsi all’etologia naturale), badando più ai valori culturali (piuttosto che badare ai valori naturalistici). Concretamente, alcuni esempi: che si possa avere la seconda o la terza o la quarta casa, la cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a pattò però che tutti abbiano la prima casa. Che ci possano essere ospedali e cliniche private, la cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a patto però che gli ospedali pubblici funzionino per davvero, con, ad esempio, tempi di prenotazione ragionevoli. Che ci possano essere grandi aziende (agricole, commerciali, di servizi ecc.) ed in buona salute, la cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a patto però che anche le piccole aziende possano esistere e passarsela bene ugualmente. Che possa esistere il capitale, ed anzi che debba esistere il capitale, come fattore di produzione, come mezzo di produzione, la cosa non è incompatibile con la Sinistra a patto però di non arrivare a generare il Capitalismo (cioè il capitale nelle sole mani dei ristretti ceti privilegiati o sempre più concentrato in quelle mani, con tutte le negative conseguenze specialmente sul piano sociale). Che ci possa essere la flessibilità del lavoro e nel lavoro, la cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a patto però che le persone non vengano sfruttate. Che ci possano essere manager e dirigenti strapagati, la cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a patto però che tutti abbiano un reddito dignitoso per vivere il mese senza affanno. Che il reddito da lavoro possa derivare non dal posto fisso ma da lavoro a tempo determinato o da lavoro autonomo o da libera professione, la cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a patto però che si strutturi e si governi la Società in modo tale che i contratti si rinnovino in tempi ragionevoli, in modo tale che le occasioni di commissione o incarico professionale si presentino frequentemente ecc. Che possa esistere un establishment scientifico-accademico, la cosa non va a costituire una preoccupazione per la Sinistra a patto però che tutte le teorie scientifiche abbiano diritto alla sperimentazione e che tutte le metodiche abbiano le stesse opportunità di impiego. Che possa esistere un establishment professionale, la cosa non infastidisce la Sinistra a patto però che esso non vada a costituire un presidio di ingerenza-influenza nel mercato, e sul mercato, del lavoro libero. Che possa esistere un establishment editoriale, dei media e dell’informazione, la cosa non va a costituire un grattacapo per la Sinistra a patto però che a tutti sia garantita la voce. Che la Legge, la normativa e le regole possano essere dure, aspre e severissime, la cosa non è un problema per la Sinistra a patto però che la Legge, la normativa e le regole si aggiornino, si adeguino, si evolvano, a seconda del progresso delle conoscenze scientifico-paradigmatiche, a seconda del progresso delle prassi tecniche, a seconda del progresso nel campo dei valori etici, morali e sociali. Che una persona possa avere più degli altri, più risultati degli altri, più cose degli altri, più capacità degli altri ecc., la cosa non costituisce un problema per la Sinistra a patto però di non discriminare chi ha di meno o chi non ha. Insomma, siamo esseri-umani o siamo esseri-animali? A questa fondamentale domanda la Sinistra risponde: siamo esseri-umani.  

4. il difetto della Destra è quando essa arriva a instaurare e a giustificare rapporti di forza per gestire gli inevitabili incontri tra le differenze umane. E quando vuole geometrizzare le non-lineari dinamiche umane. Rapporti di forza e geometrizzazioni che, tra l’altro, vanno a costituire risposte semplificate e semplificatrici, ridotte e riduzioniste, rispetto alla complessità della realtà umana. La Destra tende ad essere  sbrigativa, a tagliar corto: affrontare la Complessità è difficile, richiede Olismo, meglio quindi ridurla, semplificarla, frammentarla, dominarla, metterla da parte ecc.  

5. Il difetto della Sinistra, invece, è quando essa (facendo troppo affidamento sugli aspetti nobili dell’animo umano – altruismo, solidarietà, coraggio, fiducia ecc. – e sottovalutando gli aspetti meno nobili dell’animo umano – egoismo, indifferenza, viltà, diffidenza, invidia ecc.) va ad immaginare utopie non realizzabili.  

6. Tra i due grossi difetti, però, lasciatemelo dire, è preferibile quello di Sinistra. Perché il guaio di Sinistra è evitabile con un sano realismo che anche l’esperienza, il procedere nella vita, favorisce. Il sano realismo è alla portata di tutti, raggiungibile da parte di tutti. Per la produzione di utopie realizzabili (cose che non esistono – utopie, appunto – ma che possono esistere -  realizzabili, appunto - in quanto se ne riesce a individuare il modo preciso per realizzarle, il come realizzarle). Provate invece a correggere la Destra (quando sbaglia, ovviamente. Solo quando sbaglia) cioè a correggere un rapporto di forza! I rapporti di forza! Le pretese di geometrizzare-ordinare le dinamiche tra le persone! Il ritenere che solo i rapporti di forza possano portare ordine, sicurezza, disciplina, verità ecc.! Non ci meravigliamo, quindi, se - pur al netto di qualche ingenua e storica utopia di Sinistra - la Società umana, nonostante abbia avuto la musica di Mozart, la pittura di Leonardo, la scultura di Michelangelo, la scienza di Einstein ecc. la giacca e la cravatta ecc. la laurea e il Web ecc. continui ad essere, sostanzialmente, un terreno di scontro (più che un terreno d’incontro). 

7. tutte le precedenti cose, trattate nei punti precedenti, occorre ricordarle, tenerle presenti quando si fa Politica o ci si occupa di Politica o si segue la Politica o si racconta la Politica, Inoltre, le cose di base trattate sono utili per riconoscere cosa è Destra, chi è di Destra; cosa è Sinistra, chi è di Sinistra; cosa è Centro, chi è di Centro; cosa è pseudo-Destra, cosa pseudo-Sinistra, cosa pseudo-Centro. E tutto ciò, al di là della Contingenza della Politica (i partiti, i movimenti, i simboli, gli slogan, le elezioni, la campagna elettorale, i candidati, gli eletti, il voto, il non-voto, le alleanze, il Governo, il cambio di casacca ecc. che, volta per volta, si materializzano), ma perché la stessa Contingenza della Politica sia vissuta nel modo più consapevole e lucido possibile.

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