Post 215
Elezioni politiche 2018 (quarta parte)
…. proseguendo la serie
(vedi post precedenti n. 211, n. 212, n. 213)
Sintesi
(necessariamente un po’ lunga) di un discorso-dialogo lunghissimo ma
interessantissimo, che ho avuto in
questi giorni post-voto, con diversi amici, che mi hanno spinto ed incoraggiato
al mio nuovo impegno. Una bussola che può tornare utile, molto utile, per
orientarsi o, se preferite, per non perdere l’orientamento, in tempi politici (dinamici
e di svolta) come quelli che, per fortuna, stiamo vivendo e vivremo ma che
richiedono lucidità, verità e consapevolezza. A presto. E ad maiora! Luca
Fortunato (Matera). lucaf73x@gmail.com
1. Le persone risultano essere, contemporaneamente, uguali e
diverse tra di loro. Alcune caratteristiche ed alcuni bisogni le rendono
uguali, altre caratteristiche ed altri bisogni le rendono diverse. Rispetto
alle scelte fondamentali per vivere concretamente questo complesso scenario di
fatto, Destra e Sinistra sono state, sono, e sempre saranno, delle categorie
pre-politiche vale a dire delle categorie psicologiche e culturali che poi, in
un secondo momento, possono diventare, e quasi sempre diventano, delle
categorie politiche. Infatti, non bisogna far confusione. Quando storicamente
furono coniate le espressioni e le categorie “Destra” e “Sinistra” è perche si
constatò in modo chiaro, furono rilevate in modo esplicito, tali tendenze
dell’animo umano, maturate storicamente, poi materializzatesi in scelte
politiche, con anche le corrispondenti sedute, in un’aula, “a destra” e “a
sinistra”. E poi di conseguenza e successivamente fu coniata anche
l’espressione e la categoria “Centro” che è anch’esso una precisa entità
pre-politica e politica, e non neutralità o equidistanza, perché si assume la
responsabilità della moderazione sui temi e sulle problematiche. Ma la moderazione
è sempre giusta e saggia? Riguardo alla povertà, ad esempio, è giusto essere
“moderati” nella lotta alla stessa povertà? Riguardo all’inquinamento, altro esempio, cosa
vorrebbe dire “agire con moderazione” nel contrastarlo e/o nel prevenirlo? Che
l’Ambiente non va troppo inquinato ma nemmeno lasciato “troppo pulito”? (!?!). Ed
Oggi, a distanza di secoli, tali entità (Destra, Centro, Sinistra) esistono
ancora. Basta osservare le persone nel loro comportamento quotidiano. Tradotto
o non tradotto in comportamento politico. Non vi è nessun tramonto delle
ideologie. Tramonta invece l’onestà intellettuale quando si sostiene il
tramonto delle ideologie. Certo, le ideologie vanno colte nelle loro diverse
versioni (estremiste/moderate; rivoluzionarie/riformiste; ecc.), vanno calate
nel loro contesto, vanno riconosciute nel loro adattamento al Presente. Ma non
corrisponde al vero sostenere che non esistono più. Anzi, sostenere la loro
inesistenza attuale (e seguire una così falsa tesi) è una delle maggiori cause ed
una delle peggiori irresponsabilità che ha portato, e porta ancora, la Politica
a degradarsi, a scadere, a non essere più risolutiva, ad essere solo esercizio personalistico
del Potere scollegato dai bisogni e dai problemi della gente. Fare Politica in
modo efficace e risolutivo non può prescindere da un preciso quadro teorico
(cioè ideologico) di riferimento e non può prescindere dal dichiararlo alla
luce del sole (riconoscibilità, trasparenza, onestà). Altrimenti puoi anche
vincere le elezioni (voto di protesta, ad esempio) ma poi ti sgonfi alle
successive e prossime elezioni. Come le tue percentuali sono salite, così
scenderanno. Puoi anche andare al Governo ma senza risolvere nulla perché i
problemi richiedono soluzioni non sistemazione delle situazioni, toppe e via
dicendo. E senza teoria-ideologia cosa applichi?
2. La Destra pone l’accento su ciò che diversifica e su ciò che
differenzia, tra di loro, le persone (senza tuttavia negare i loro tratti di
uguaglianza-similitudine) cercando di conservare ed anche di valorizzare le
diversificazioni e le differenze, il tutto ispirandosi più alla Natura
(piuttosto che alla Cultura), guardando più all’ordine naturale comunque presente
anche tra gli umani (piuttosto che alla loro capacità di creare e gestire un
sistema), badando più ai valori naturalistici (piuttosto che badare ai valori
culturali).
3. La Sinistra pone l’accento su ciò che accomuna e su ciò che
rende uguali, tra di loro, le persone, (senza tuttavia negare i tratti che le differenziano
e le diversificano) cercando di valorizzare tali aspetti accomunanti rimuovendo
gli ostacoli e gli impedimenti alla loro stessa valorizzazione, il tutto ispirandosi
più alla Cultura (piuttosto che alla Natura), guardano più all’ordine che gli
uomini devono creare e darsi su basi etiche (piuttosto che ispirarsi
all’etologia naturale), badando più ai valori culturali (piuttosto che badare
ai valori naturalistici). Concretamente, alcuni esempi: che si possa avere la
seconda o la terza o la quarta casa, la cosa non va a costituire un problema
per la Sinistra a pattò però che tutti abbiano la prima casa. Che ci possano
essere ospedali e cliniche private, la cosa non va a costituire un problema per
la Sinistra a patto però che gli ospedali pubblici funzionino per davvero, con,
ad esempio, tempi di prenotazione ragionevoli. Che ci possano essere grandi
aziende (agricole, commerciali, di servizi ecc.) ed in buona salute, la cosa
non va a costituire un problema per la Sinistra a patto però che anche le
piccole aziende possano esistere e passarsela bene ugualmente. Che possa
esistere il capitale, ed anzi che debba esistere il capitale, come fattore di
produzione, come mezzo di produzione, la cosa non è incompatibile con la
Sinistra a patto però di non arrivare a generare il Capitalismo (cioè il
capitale nelle sole mani dei ristretti ceti privilegiati o sempre più
concentrato in quelle mani, con tutte le negative conseguenze specialmente sul
piano sociale). Che ci possa essere la flessibilità del lavoro e nel lavoro, la
cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a patto però che le
persone non vengano sfruttate. Che ci possano essere manager e dirigenti
strapagati, la cosa non va a costituire un problema per la Sinistra a patto
però che tutti abbiano un reddito dignitoso per vivere il mese senza affanno.
Che il reddito da lavoro possa derivare non dal posto fisso ma da lavoro a
tempo determinato o da lavoro autonomo o da libera professione, la cosa non va
a costituire un problema per la Sinistra a patto però che si strutturi e si
governi la Società in modo tale che i contratti si rinnovino in tempi
ragionevoli, in modo tale che le occasioni di commissione o incarico professionale
si presentino frequentemente ecc. Che possa esistere un establishment
scientifico-accademico, la cosa non va a costituire una preoccupazione per la
Sinistra a patto però che tutte le teorie scientifiche abbiano diritto alla
sperimentazione e che tutte le metodiche abbiano le stesse opportunità di impiego.
Che possa esistere un establishment professionale, la cosa non infastidisce la
Sinistra a patto però che esso non vada a costituire un presidio di
ingerenza-influenza nel mercato, e sul mercato, del lavoro libero. Che possa
esistere un establishment editoriale, dei media e dell’informazione, la cosa
non va a costituire un grattacapo per la Sinistra a patto però che a tutti sia
garantita la voce. Che la Legge, la normativa e le regole possano essere dure,
aspre e severissime, la cosa non è un problema per la Sinistra a patto però che
la Legge, la normativa e le regole si aggiornino, si adeguino, si evolvano, a
seconda del progresso delle conoscenze scientifico-paradigmatiche, a seconda
del progresso delle prassi tecniche, a seconda del progresso nel campo dei
valori etici, morali e sociali. Che una persona possa avere più degli altri,
più risultati degli altri, più cose degli altri, più capacità degli altri ecc.,
la cosa non costituisce un problema per la Sinistra a patto però di non
discriminare chi ha di meno o chi non ha. Insomma, siamo esseri-umani o siamo
esseri-animali? A questa fondamentale domanda la Sinistra risponde: siamo esseri-umani.
4. il difetto della Destra è quando essa arriva a instaurare e
a giustificare rapporti di forza per gestire gli inevitabili incontri tra le
differenze umane. E quando vuole geometrizzare le non-lineari dinamiche umane. Rapporti
di forza e geometrizzazioni che, tra l’altro, vanno a costituire risposte
semplificate e semplificatrici, ridotte e riduzioniste, rispetto alla
complessità della realtà umana. La Destra tende ad essere sbrigativa, a tagliar corto: affrontare la
Complessità è difficile, richiede Olismo, meglio quindi ridurla, semplificarla,
frammentarla, dominarla, metterla da parte ecc.
5. Il difetto della Sinistra, invece, è quando essa (facendo
troppo affidamento sugli aspetti nobili dell’animo umano – altruismo, solidarietà,
coraggio, fiducia ecc. – e sottovalutando gli aspetti meno nobili dell’animo
umano – egoismo, indifferenza, viltà, diffidenza, invidia ecc.) va ad
immaginare utopie non realizzabili.
6. Tra i due grossi difetti, però, lasciatemelo dire, è
preferibile quello di Sinistra. Perché il guaio di Sinistra è evitabile con un
sano realismo che anche l’esperienza, il procedere nella vita, favorisce. Il
sano realismo è alla portata di tutti, raggiungibile da parte di tutti. Per la
produzione di utopie realizzabili (cose che non esistono – utopie, appunto – ma
che possono esistere - realizzabili, appunto
- in quanto se ne riesce a individuare il modo preciso per realizzarle, il come
realizzarle). Provate invece a correggere la Destra (quando sbaglia, ovviamente.
Solo quando sbaglia) cioè a correggere un rapporto di forza! I rapporti di
forza! Le pretese di geometrizzare-ordinare le dinamiche tra le persone! Il
ritenere che solo i rapporti di forza possano portare ordine, sicurezza,
disciplina, verità ecc.! Non ci meravigliamo, quindi, se - pur al netto di
qualche ingenua e storica utopia di Sinistra - la Società umana, nonostante
abbia avuto la musica di Mozart, la pittura di Leonardo, la scultura di
Michelangelo, la scienza di Einstein ecc. la giacca e la cravatta ecc. la
laurea e il Web ecc. continui ad essere, sostanzialmente, un terreno di scontro
(più che un terreno d’incontro).
7. tutte le precedenti cose, trattate nei
punti precedenti, occorre ricordarle, tenerle presenti quando si fa Politica o
ci si occupa di Politica o si segue la Politica o si racconta la Politica, Inoltre,
le cose di base trattate sono utili per riconoscere cosa è Destra, chi è di
Destra; cosa è Sinistra, chi è di Sinistra; cosa è Centro, chi è di Centro;
cosa è pseudo-Destra, cosa pseudo-Sinistra, cosa pseudo-Centro. E tutto ciò, al
di là della Contingenza della Politica (i partiti, i movimenti, i simboli, gli
slogan, le elezioni, la campagna elettorale, i candidati, gli eletti, il voto,
il non-voto, le alleanze, il Governo, il cambio di casacca ecc. che, volta per
volta, si materializzano), ma perché la stessa Contingenza della Politica sia
vissuta nel modo più consapevole e lucido possibile.
Nessun commento:
Posta un commento