Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

sabato 24 marzo 2018

Elezioni politiche 2018 (ottava parte)



Post 219
Elezioni politiche 2018 (ottava parte)

….. continuando la serie (vedi post precedenti): 

Se vado a gettare uno sguardo unitario (…. ma è possibile una cosa del genere?) sul tutto politico (in senso ampio) che in questi giorni sta avvenendo (a livello nazionale ma anche a livello europeo e mondiale così come a livello territoriale e locale), ho la Prova (delle prove) del guaio del Paradigma del Riduzionismo che tutto frammenta, spezza e spezzetta, separa e scinde, divide e frantuma, analizza e dettaglia, classifica ed  ordina, misura e calcola, semplifica e geometrizza, forza e snatura. E poi, (poi ….), ammucchia, accosta, ammassa, aggrega, somma, “interdisciplina”, “multidisciplina”, mette insieme ma senza riuscire ad integrare e a sintetizzare e ad equilibrare e ad armonizzare (per davvero). E come potrebbe mai riuscirci, del resto, non avendo colto, non potendo cogliere, il quid in più emergente (Emergentismo) oltre le parti costitutive? Gli è sconosciuta la via sintetico-euristico-intuitiva (presente solo nel Paradigma dell’Olismo). E così non può non venirmi in mente un altro passo dello straordinario libro, del 2011, “Come cambiare il Mondo – Perché riscoprire l’eredità del Marxismo” del grande storico Eric Hobsbawm (passo che riporto di seguito), un esempio d’Olismo, un trionfo d’Olismo, Olismo che è l’unico Paradigma di Speranza che ci è rimasto per tentare di salvare il salvabile (nessun catastrofismo e nessun pessimismo, ma sottovalutare quanto sta avvenendo e soprattutto non coglierne il senso autentico con conseguenti e pratiche svolte e con le persone giuste, sarebbe un consegnarci alla Storia come la specie – umana – la più stupida tra tutte le specie del Mondo!). Ciao a Tutti. E a presto (…. sperando di trascendere, tutti noi,  le basse contingenze politiche – che saranno quel che saranno - per arrivare, ritornare, e al più presto, ai grandi temi politici e a conseguenti e sensate azioni). Luca Fortunato (Matera) lucaf73x@gmail.com (a disposizione). 

“ [….] E dunque, come dobbiamo considerare Marx oggi? Come un pensatore per tutta l’umanità e non soltanto per una parte di essa? Certamente. Come un filosofo? Come un analista economico? Come un padre fondatore della scienza sociale moderna e una guida per la comprensione della storia umana? Anche, ma l’aspetto che Attali ha giustamente sottolineato è il suo pensiero universalmente omnicomprensivo. Non è “interdisciplinare” nel senso convenzionale del termine, bensì integra tutte le discipline. Come scrive Attali: “I filosofi prima di lui hanno pensato l’uomo nella sua totalità, ma lui fu il primo a comprendere il mondo come un tutt’uno che è allo stesso tempo politico, economico, scientifico e filosofico. [….]“

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