Post 219
Elezioni politiche 2018 (ottava parte)
….. continuando la
serie (vedi post precedenti):
Se vado a gettare uno sguardo
unitario (…. ma è possibile una cosa del genere?) sul tutto politico (in senso ampio) che in questi
giorni sta avvenendo (a livello nazionale ma anche a livello europeo e mondiale
così come a livello territoriale e locale), ho la Prova (delle prove) del guaio
del Paradigma del Riduzionismo che tutto frammenta, spezza e spezzetta, separa
e scinde, divide e frantuma, analizza e dettaglia, classifica ed ordina, misura e calcola, semplifica e
geometrizza, forza e snatura. E poi, (poi ….), ammucchia, accosta, ammassa, aggrega,
somma, “interdisciplina”, “multidisciplina”, mette insieme ma senza riuscire ad
integrare e a sintetizzare e ad equilibrare
e ad armonizzare (per davvero). E
come potrebbe mai riuscirci, del resto, non avendo colto, non potendo cogliere,
il quid in più emergente
(Emergentismo) oltre le parti costitutive? Gli è sconosciuta la via
sintetico-euristico-intuitiva (presente solo nel Paradigma dell’Olismo). E così
non può non venirmi in mente un altro passo dello straordinario libro, del
2011, “Come cambiare il Mondo – Perché riscoprire l’eredità del Marxismo” del
grande storico Eric Hobsbawm (passo che riporto di seguito), un esempio
d’Olismo, un trionfo d’Olismo, Olismo che è l’unico Paradigma di Speranza che
ci è rimasto per tentare di salvare il salvabile (nessun catastrofismo e nessun
pessimismo, ma sottovalutare quanto sta avvenendo e soprattutto non coglierne
il senso autentico con conseguenti e
pratiche svolte e con le persone giuste, sarebbe un consegnarci alla Storia
come la specie – umana – la più stupida tra tutte le specie del Mondo!). Ciao a
Tutti. E a presto (…. sperando di trascendere, tutti noi, le basse contingenze politiche – che saranno
quel che saranno - per arrivare, ritornare, e al più presto, ai grandi temi
politici e a conseguenti e sensate azioni). Luca Fortunato (Matera) lucaf73x@gmail.com (a disposizione).
“ [….] E dunque, come
dobbiamo considerare Marx oggi? Come un pensatore per tutta l’umanità e non
soltanto per una parte di essa? Certamente. Come un filosofo? Come un analista
economico? Come un padre fondatore della scienza sociale moderna e una guida
per la comprensione della storia umana? Anche, ma l’aspetto che Attali ha
giustamente sottolineato è il suo pensiero universalmente omnicomprensivo. Non
è “interdisciplinare” nel senso convenzionale del termine, bensì integra tutte
le discipline. Come scrive Attali: “I filosofi prima di lui hanno pensato
l’uomo nella sua totalità, ma lui fu il primo a comprendere il mondo come un
tutt’uno che è allo stesso tempo politico, economico, scientifico e filosofico.
[….]“
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