Post 388
Intermezzo – (cattiva burocrazia)
In questi giorni, confrontandomi
con specialisti (dirigenti, ex dirigenti, avvocati, magistrati, ecc.), ho avuto
conferma di alcune mie intuizioni circa la Cattiva Burocrazia (vedi per
esempio, post 384). Siccome certe questioni interessano, purtroppo, moltissimi cittadini,
imprenditori, professionisti, ecc. qui di seguito schematizzo alcuni casi tipo in
cui molti di voi lettori si potranno certamente riconoscere, trovando, magari, anche qualche spunto
(fondato) di risoluzione o di proposta di risoluzione (ovviamente il post non è
per quei cittadini vigliacchi, che attaccano il ciuccio dove vuole il padrone
burocratico anche quando il padrone burocratico è palesemente in torto!).
Il blog serve anche a
questo. Aiuto volentieri. Ci si aiuta volentieri. Si ricambia con piacere. E
come sempre, ad maiora! amici, ad maiora! Luca Fortunato (Matera)
Primo caso tipo:
Le regole dell’Ente prevedono 4 casi: A, B, C, D. La realtà,
invece, presenta 5 casi: A, B, C, D, E. In particolare: A, B, C, D, sono casi
puri, mentre E è il caso ibrido- complesso cioè presenta diversi elementi
riconducibili a diversi casi puri; presenta coincidenza di caratteristiche
riconducibili a due o più casi puri; ecc.
È evidente come le regole dell’Ente siano state scritte male,
mancando della possibilità di inquadrare burocraticamente anche il caso reale
E. Andrebbero, dunque, riviste e riscritte.
Ma ora sono quelle.
Che succede, dunque, se all’Ente perviene una istanza con un caso
reale di tipo A? Nessun problema. Così se perviene l’istanza con caso B o C o
D.
Ma che succede, invece, se all’Ente perviene una istanza con
caso reale E? Gli scenari possibili sono 2:
1.l’Ente si ingegna, trova una sintesi euristica tra le
regole (da rispettare) e la realtà (da rispettare). Una motivata deroga, per
esempio; una giustificata dilazione, altro esempio; una richiesta di
motivazione-delucidazione per dare fondamento alla flessibilità da attuare, per riesaminare,
ecc. ancora un altro esempio. Ho reso l’idea. Flessibilità virtuosa. Buona
burocrazia;
2.l’Ente pretende di ridurre la realtà alle regole. Pretende
che siano le regole ad essere rispettate cambiando la realtà! Pretende che
siano solo le regole ad essere rispettate (benché difettose) cambiando i
connotati alla realtà (che invece va rilevata e presentata così come è. Per
scienza, deontologia, ecc.). Questo perché l’Ente pretende che la realtà E
venga presentata come A o B o C o D. Pretende, in definitiva, che si menta, che
si imbrogli, che si manipoli la realtà e l’istanza, pure di incasellare il
tutto nelle regole! Rigidità viziosa. Cattiva burocrazia. Ma è solo questo?
Fino a quando la rigidità dell’Ente è iniziale ma poi cede
per entrare nello scenario 1, in fondo la si può tollerare, è cosa brutta assai,
ma occorre sentire anche un po’ di pena e di pietà per gente dai neuroni così
malmessi! Ma se la rigidità dell’Ente non cede, e beh li sorge un bel problema:
occorre comunque resistere per non essere comunque complici di manipolazioni
del genere, di manipolazioni della realtà di fatto. Ed eventualmente denunciare
anche.
E il tutto è, ovviamente, riconducibile alla questione
paradigmatica: lo scenario 1 o regole complesse (con A, B, C, D, E) sono
nell’Olismo. Lo scenario 2 o regole semplicistiche (con solo A, B, C, D) sono
nel Riduzionismo.
Secondo caso tipo:
L’Ente indica il proprio sito web, e i propri moduli sullo stesso. Addirittura, indica siti web e relativi moduli di altri Enti (addirittura non necessari per lo specifico e peculiare caso di cui trattasi, di cui ci si sta occupando). Ma ecco la sorpresa: l’Ente non si accorge che i moduli sul proprio sito web, non sono aggiornati! Recano diciture vecchie, di cose abrogate! Lo scenario - comico per certi versi – è invece cosa molto seria. Immaginate i cittadini che istruiscono una pratica con il vecchio modulo “ufficiale”! Immaginate la credibilità dell’Ente, anche ed eventualmente in sede legale!
Morale della Favola:
L’Italia va liberata anche da queste cose! Con il mio Nuovo
Libro e relativo Movimento nascente, verrà dato un contributo significativo anche a questo.
Contatto
(per info, segnalazioni, adesioni, ecc.):
Luca
Fortunato (Matera)
WhatsApp:
tel. cell. 389.4238195
(preferibilmente,
dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12,30)
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