Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 24 gennaio 2022

Sintesi - 11

 Post 375   

Sintesi – 11  

Tempo fa (in tempi non sospetti…) scrissi il post che segue. Lo ripropongo perché Oggi risulta essere attuale, anzi attualissimo! La Pandemia ha solo reso più che evidente il problema che il post tratta, problema che c’era già e comunque prima della Pandemia, ma che moltissima gente non riesce più a tollerare, giustamente. E lo tollererà sempre meno. Più che giustamente, a ragion molto veduta! Il mio breve ma significativo testo è, ovviamente, un testo olistico. Ma nel Nuovo Libro approfondirò e svilupperò la questione paradigmatica. Ne vale la pena, essendo diventato il tema-esigenza davvero strategico per il Futuro (in termini sanitari, economici, sociali, ecologici, agricoli, logistici, comunitari, ecc.). Ci vorrebbe un bel referendum. E per esso certamente darei il mio contributo per farlo nascere e per farlo vincere. Tutti al voto! (… me compreso! Ma per una cosa del genere, sì!). Ad ogni modo, buona (ri)lettura, appuntamento alla settimana prossima con la Sintesi n. 12, e come sempre ad maiora, amici, ad maiora! Luca Fortunato (Matera) – contatto: WhatsApp 389.4238195 (di mattina, dal lunedì al venerdì. Grazie).  

Abolire Province e Regioni

Immagino, sogno, una Italia Statale e Comunale. Senza più Province e Regioni. Roma Capitale con ancora più forti Ministeri centrali. Ed i Comuni. Forti, fortissimi. Dei veri e propri Ministeri territoriali. Con forti e autonomi poteri di interpretazione dei reali e peculiari bisogni delle loro comunità e dei loro territori. Con forti capacità di spesa e quant’altro. Immagino, sogno, un filo diretto e fortemente alleggerito e semplificato, tra lo Stato Centrale e i diversi e comunali luoghi d’Italia. È ovvio che fino a quando ci saranno le Province e le Regioni esse andranno rispettate e seguite. È una banalità. Ma è meglio essere chiari a scanso di equivoci. Del resto, non sparirebbero, non potrebbero sparire comunque, le Province e le Regioni intese in senso geografico, territoriale, storico, culturale, identitario. Né sparirebbero, non potrebbero sparire comunque, le competenze, gli uffici, il personale (che diventerebbero, passerebbero, solamente da regionali a statali e da provinciali a comunali.). Ciò che io immagino, sogno, riguarda il far piazza pulita delle giunte regionali e provinciali, dei consigli regionali e provinciali e di tutto ciò che ad essi è direttamente e/o indirettamente collegato. C’è bisogno di più Stato e di più carattere comunale dei Territori e nei Territori. Sgombrando, alleggerendo e sburocratizzando le vie di comunicazione e di relazione tra  lo Stato e le singole realtà comunali. E rafforzando e ampliando Stato e Comuni. Immagino, sogno, i diversi luoghi comunali d’Italia divenuti forti all’interno di un Paese realmente unito, unitario, unico. Divenuto fortissimo. Una Italia la cui Unità è e dovrà essere sempre sacra e inviolabile. Che, paradossalmente, diventerebbe ancora più forte, marcata e percepita. I diversi luoghi comunali d’Italia si sentirebbero direttamente figli rispetto allo Stato e direttamente fratelli tra di loro. E non lontani e spesso improbabili e indiretti parenti. Sono sogni, certo. Miei e di tanti altri. Solo sogni, certo. A volte, però, i sogni si avverano.

 

Nessun commento:

Posta un commento