Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 11 maggio 2018

Cambiare Paradigma



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Cambiare Paradigma 

Spesso, di fronte ad un problema, si pensa che la natura del problema (e di conseguenza la strada da percorrere per risolverlo) sia di natura politica o di natura economica o di natura sociale o di natura scientifica o di natura tecnica ecc. A volte è così. Ma molto più spesso la natura del problema è di natura ibrida e complessa: natura politico-sociale, ad esempio; o natura politico-economico-sociale, altro esempio; o natura tecnico-scientifica, altro esempio ancora; o natura politico-scientifica, ancora un esempio; e così via. Ma spessissimo, direi quasi sempre al giorno d’oggi, nel Nostro Tempo, vi è un  pre-problema di  natura culturale. Tale tipo di pre-problema impedisce di vedere la vera natura del problema (sia essa semplice o complessa). Specificatamente, il pre-problema culturale consiste in questo: collocati nel Paradigma del Riduzionismo, non si conosce il Paradigma dell’Olismo o lo si rifiuta. Di conseguenza, la reale natura del problema (semplice o complessa che sia) non viene colta e, ancora di conseguenza, ci si incammina su una strada sbagliata che porterà o a non risolvere il problema (magari aggravandolo nel tempo) o solamente a “sistemarlo” (all’italiana, insomma. Illudendosi - o illudendo - di risolverlo, invece aggravandolo certamente nel lungo periodo, con conto salato, più salato, un domani). L’Olismo ha un concetto diverso (rispetto al Riduzionismo) di Società, di città, di Paese, di popolo, di famiglia ecc.; l’Olismo ha un concetto diverso (rispetto al Riduzionismo) di economia, di azienda, di mercato, di lavoro ecc.; l’Olismo ha un concetto diverso (rispetto al Riduzionismo) di ecosistema, di bosco, di foresta, di lago, di mare, di terreno, di coltivazione, di fiume, di clima ecc.; L’Olismo ha un concetto diverso (rispetto al Riduzionismo) di organismo vivente, di corpo umano, di animale, di pianta, di albero ecc.; l’Olismo ha un concetto diverso (rispetto al Riduzionismo) di massa, di energia, di spazio, di tempo, di causa, di effetto, di salute, di malattia ecc. Di conseguenza, l’Olismo ha metodi e metodiche diversi (rispetto al Riduzionismo), metodi e metodiche definibili con i seguenti termini (secondo il significato vero, proprio, scientifico, e non da linguaggio comune, giornalistico ecc.): intuitivo, sintetico, deduttivo, euristico, non-lineare. Suggerimento ai riduzionisti che si dovessero trovare di fronte ad un problema che non riescono ad inquadrare o ad inquadrare-risolvere o a risolvere, con prospettiva di non-risoluzione o peggio di illusoria “sistemazione” (con conto salato un domani): se conoscono l’Olismo provassero a non rifiutarlo più e a seguirlo una buona volta!  Se, invece, non conoscono l’Olismo, provassero a rivolgersi a coloro che lo conoscono l’Olismo, una buona volta! Ma certamente non approfondissero il Riduzionismo! Rivolgendosi ad altri riduzionisti! Per un Riduzionismo ancora più dettagliato! E, così, sempre più lontano dall’Olismo che invece il progresso delle scienze (matematica, fisica, chimica, biologia, ecologia, agronomia, medicina ecc.; economia, sociologia ecc.) ha ormai dimostrato essere il miglior Paradigma attualmente disponibile. E’ incredibile, ma queste oggettivamente errate direzioni vengono ancora percorse. E ci si illude, magari, di cambiare Paradigma quando invece si rimane nello stesso Paradigma. O si salta nell’Olismo o il cambio di paradigma non avviene. Sono certamente comprensibili la paura, l’imbarazzo e il disagio da parte di coloro che, ad esempio, hanno costruito una vita ed una carriera sul Riduzionismo, o, altro esempio, stanno costruendo una vita ed una carriera sul Riduzionismo in ossequio, ad esempio, ad una tradizione familiare, ad una certa mentalità e stile di vita ecc. Ma è pur vero che interessi di ben altro tipo, cioè l’interesse generale e l’interesse collettivo, necessitano il superamento di quelle paure, di quegli imbarazzi, di quei disagi, per un approdo all’Olismo. Siamo parte di qualcosa di più grande di noi. Senza scomodare Dio (per chi è credente) o l’Universo (per chi non è credente, come me), siamo sempre parte di qualcosa di più grande di noi: già in coppia d’amore, o in una squadra di calcio, o come cittadini di una Città, o come cittadini di una Nazione ecc. E dunque siamo sempre piccoli rispetto al Tutto che volta per volta, livello per livello, esiste (…. figuriamoci quanto è piccolo il nostro particolare ed egoistico interesse rispetto all’interesse di tutti ….). Ma certamente, non bisogna essere olisti o marxisti o chissà cos’altro per capirlo. Bisogna essere veramente non-intelligenti per non capirlo! Ma la non-intelligenza può essere tollerata fino ad un certo punto, oltre occorre denunciare. Stando attenti, però, a prendere la direzione giusta, per uscire dalla padella e non per cadere nella brace! Gli interessi generali (di tutti) vanno tutelati e protetti maggiormente e salvati dall’arrogante ed ostinata stoltezza di alcuni. Ma occorre saperlo fare! Ciao e a presto. E con novità. Il blog si ri-prende una pausa per altri fortunati e meritati impegni di lavoro e di vita che sono sopraggiunti. Sarò comunque e sempre contattabile. Ad maiora! Luca Fortunato (Matera) E-mail: lucaf73x@gmail.com ; WhatsApp:  389.4238195 
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