Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 19 aprile 2021

Verso l'uscita del Nuovo Libro: aggiornamento - 4

 Post 357

Verso l’uscita del Nuovo Libro: aggiornamento – 4

1.Se qualcosa è a norma ed è anche bella o buona o funzionante o in tema o a tempo ecc., essa è giusta;

2.Se qualcosa è a norma ma è brutta o cattiva o non funzionante o fuori tema o fuori tempo ecc., essa è comunque sbagliata;

3.Se qualcosa non è a norma ma è bella o buona o funzionante o in tema o a tempo ecc. essa è comunque sbagliata;

4.Se qualcosa non è a norma ed è anche brutta o cattiva o non funzionante o fuori tema ecc., essa è più che sbagliata.

Giusto e sbagliato sono concetti olistici e realtà olistiche, irriducibili sia alla sola norma, legge, ecc. sia alla sola sostanza. Solo nel caso in cui vi è contemporanea attenzione alla norma e alla sostanza (punto 1), si è nel giusto. Altrimenti si è sempre nell’errore (punti 2, 3, 4). E questo sia perché la norma a volte è carente rispetto alla complessità della realtà (punto 2), sia perché la buona sostanza non è comunque sufficiente in una Società regolamentata come è la nostra (punto 3), sia perché non c’è alcun criterio positivo (punto 4).

Commettono atto di riduzionismo sia coloro che la buttano solo sulla sostanza, sia coloro che la buttano solo in norma. Ma mentre il primo atto di riduzionismo è facilmente comprensibile, il secondo lo è di meno. Ma esso è ugualmente esistente e, paradossalmente, anche ugualmente grave. E occorre occuparsene.  

La Pandemia, infatti, sta mettendo in luce, e sempre di più, fateci caso nelle cronache (grandi e piccole; mondiali, nazionali, regionali, comunali, locali; e nei più svarianti ambiti), anche questo grave male riduzionistico che la Società si porta dietro da tempo e a cui non ha saputo mettere mano o non ha voluto mettere mano.

E’ soprattutto l’esistenza di cose o situazioni riconducibili al punto 2 che emerge sempre di più e che preoccupa sempre di più.

In attesa che alcune norme vengano migliorate e/o aggiornate, rendendole aderenti o più aderenti alla realtà, è il caso di opporsi, di criticare, di derogare, di dispensare, di proporre alternative, di praticare alternative. Perché la realtà non aspetta. Occorre competenza e coraggio. Non è facile, ma è assolutamente necessario. Perché, appunto, la realtà non aspetta.

È tutto il resto che deve adeguarsi alla logica naturale. E non il contrario. E qui è molto interessante “scoprire” (per molti), con l’aiuto e il supporto di esperti in materia (per tutti), cosa è legale e cosa non lo è. Cosa è legittimo e cosa non lo è. Spesso infatti il comune cittadino (qui nel senso che non ha studiato Legge) crede di aver inquadrato bene le cose. Crede. Ma spesso si sbaglia. Per fortuna, però, tra i comuni cittadini (non di Legge) vi è chi intuisce alcune cose e si prende la briga di verificare le sue intuizioni presso persone di Legge. Tra le quali, poi, magari, ancora più fortunatamente, si riesce a trovare chi non solo ti conferma la validità delle tue “profane intuizioni” ma che pure ti ringrazia perché grazie all’input ricevuto, che gli hai dato, riesce ad essere a sua volta euristico nel suo settore, scoprendo nuove cose o accorgendosi di cose che in realtà erano sempre state lì ma che andavano solamente “viste” (e quindi utilizzate). Bellissimo.  

Del resto:

molti agricoltori non comprendono alcune situazioni e alcuni scenari. Poi, gli proponi lo schema in apertura di questo post, e relativa argomentazione, e comprendono; stessa cosa per molti operai; stessa cosa per molti commercianti; stessa cosa per molti burocrati (qui aggiungiamo paradossalmente); stessa cosa per molti laureati (qui aggiungiamo sorprendentemente); e così via.

Molte proteste (giuste), molte rabbie (giuste), molte petizioni (giuste), molti ricorsi (giusti), ecc. e negli ambiti più vari, non li si riesce a comprendere e quindi a gestirli in modo adeguato o addirittura a prevenirli (come, in verità, sarebbe compito di uno Stato, di una Società, della Pubblica Amministrazione, ecc.) se non si ricorre ad uno schema olistico del genere. Che, di fatto, funziona.

Garantisco che il Libro si occuperà anche di questo tema, specialmente del punto 2 (ringrazio coloro i quali mi hanno raccontato in merito).

E garantisco che il futuro Movimento si occuperà di coloro i quali fanno danno, troppo danno alla Società (e quindi a tutti noi), perché con il loro atto di riduzionismo (rifugiandosi solo nella norma anche quando essa è palesemente insufficiente o inadeguata o  incompleta o anacronistica, ecc.) si sottraggono ai primi  e veri obblighi esistenti in una Società di Esseri Umani: seguire il principio di realtà ed esercitare il buon senso.  

Ad maiora!

Luca Fortunato (Matera)

P.S. impegni (di lavoro e di famiglia) bellissimi ma anche divenuti molto numerosi e impegnativi mi impongono di staccare un po’ dal blog. Qui ci aggiorniamo verso l’autunno (…. facciamo passare le stagioni calde!!!). Sui miei contatti, invece, sempre disponibile (per Tutti e per tutte le cose):

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