Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

giovedì 19 settembre 2019

Xylella e l'Establishment


Post 306 

Xylella e l’Establishment 

proseguendo dal precedente post n. 305 ed aggiornando definitivamente la situazione alle ore 18:00 del 26/09/2019 (in azzurro, vedi), alle ore 13:30 del 24/09/2019 (in verde, vedi), alle ore 14:00 del 20/09/2019 (in giallo, vedi) in funzione delle ultime notizie e di alcuni spunti di riflessione e segnalazioni di alcuni addetti ai lavori): 

“Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato” . Questa frase di Albert Einstein riassume perfettamente l’errore che l’Establishment sta continuando a fare sul piano scientifico e tecnico permanendo nel Riduzionismo senza invece attuare un cambio di paradigma a favore dell’Olismo. Ma di questo ne abbiamo parlato in abbondanza, né siamo sorpresi, e saranno comunque  i fatti dei prossimi anni (e non dei prossimi mesi … o delle prossime annate agrarie o olearie ….) a darne pienamente ragione (stiamo parlando di ulivi, di agro-ecosistema; di paesaggio; ecc. Se è vero come è vero che l’orizzonte temporale distingue, in Politica, tra statisti, politici e politicanti, forse è il caso di applicare tale saggezza anche in altri settori della Società! Ma tant’è).
Quello che invece oggi emerge di nuovo (e di negativo, purtroppo ed ancora) è un aspetto complesso (e delicato) che potremmo così riassumere:  siamo sicuri che l’ufficialità dell’Establishment sia davvero tale? Non è che l’ufficialità invocata, mostrata, imposta, ecc. è in realtà in contraddizione con la vera ufficialità (quella cristallizzata nella Costituzione italiana, nelle norme vigenti, in regolamenti, in codici vari, in compendii professionali, ecc. ecc.). Io sono un tecnico (un agronomo), non sono una persona di Legge (avvocato, giurista, ecc.). Ma amici di Legge mi hanno confermato che gli interrogativi che mi sono posto (così, per puro buon senso, da cittadino) meritano di essere approfonditi perché “è molto probabile che essi colgano un qualcosa che se davvero esistesse meriterebbe d’essere giudicato” (così una persona di Legge).
Si invoca la Scienza, ad esempio. Ma dov’è, dove è scritta, una definizione ufficiale ed univoca di Scienza? Per giunta, si confondono gli studi di alcuni autori con la Scienza. Si confondono le Istituzioni con la Scienza.  E poi: anche scienziati e ricercatori "ufficiali", ecc. che improvvisamente diventano antiscientifici o incompetenti! 
E poi: usare pesticidi (o agrofarmaci che dir si voglia ...) su vasta scala (territoriale ed ecosistemica) suona "scientifico" o "antiscientifico"?  
Si invoca la ricerca, altro esempio. Ma se invocare la ricerca vuol dire bisogno di avere risposte (che non ci sono), su che basi allora si decide (senza quelle risposte)? Per giunta, si prendono risultati non-definitivi di sperimentazioni ancora in corso e li si decanta e li si osanna! Per non parlare del carattere non significativo da un punto di vista statistico di queste sperimentazioni: effettuate solo in un luogo del Salento o in troppo pochi luoghi del Salento, le si generalizza per l'intero Salento, l'intero Sud Italia e l'intero Maditerraneo (senza specificità pedologiche, micro-climatiche, ecc.).   
E poi: le teorie sono teorie. Di esse si può solo fare una cosa: sperimentarle o non sperimentarle. Ma solo in base alle sperimentazioni si possono giudicare. Chi giudica (in positivo o in negativo) una teoria senza che essa sia stata sperimentata (e a dovere) o è un ignorante o è un imbroglione (da far giudicare). 
E poi ed ancora: chi rappresenta chi? E i diritti delle minoranze o di chi ha posizioni diverse ma ugualmente legittime? E le defezioni? Altro che essere in prima linea ....
Ed i principi di autorità (sicuramente legittimi nell’Esercito) e di maggioranza (sicuramente legittimi in Democrazia, in Parlamento, ecc.) sono legittimi anche nel caso e nel contesto di cui trattasi?  

Ed ancora: la stampa "ufficiale" da sempre racconta solo una parte della vicenda (quella nel Riduzionismo) e non l'intera vicenda (omettendo l'Olismo che invece esiste e dice la sua). Si strumentalizzano foto che possono avere spiegazioni diverse (una cosa è ciò che si osserva altra cosa è la sua spiegazione).
Insomma, ne vedremo delle belle! (contro le balle … e che non sono quelle di fieno). 
Darò il mio contributo (da cittadino e da autore) ad un dossier che uscirà nei prossimi mesi su questi aspetti. Questo, è un invito che ho accettato. E molto volentieri. Noi forniremo il materiale (per diritto di cronaca e per diritto di critica). La Giustizia, poi ed eventualmente, farà il resto.  
Ad maiora!  
Luca Fortunato (Matera)
WhatsApp 389.4238195


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