Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 30 settembre 2019

All'origine dell'Olismo moderno


Post 307

All’origine dell’Olismo moderno 

Avviso ai Lettori: con oggi, si conclude il percorso di questo blog riguardo ai post di testo. Il motivo è presto detto: come ben sapete, nel mio piano editoriale avevo previsto la possibilità di ricevere proposte per la scrittura e la pubblicazione di libri specifici per soddisfare precise esigenze. Libri su commissione per trattare ed esemplificare aspetti particolari e settoriali dell’Olismo. Ebbene, tali proposte (più di una) si sono materializzate (e proposte sia come autore in veste di cittadino, sia come autore in veste di professionista tecnico). E le soddisferò tali proposte e molto volentieri (con i tempi che saranno necessari, ovviamente, da dividere con i tempi a loro volta necessari alla mia attività principale cioè quella di dottore agronomo libero professionista in senso proprio). Pertanto, il blog proseguirà (con tempistiche libere) con post relativi alle copertine e agli indici dei libri e dei dossier di prossima scrittura e pubblicazione (alcuni già annunciati nel blog) e con le dovute indicazioni per la loro reperibilità e il loro acquisto. Nonché con post relativi alle mie altre attività (arte, musica, viaggi territoriali, ecc.).  A presto, dunque. E come sempre, ad maiora! amici, ad maiora! Luca Fortunato (Matera) WhatsApp 389.4238195 E-mail lucaf73x@gmail.com oppure fortunato.luca73@libero.it
 
Con questo post, vado ad arricchire il blog di quegli aspetti dell’Olismo particolarmente importanti (per le loro implicazioni metodologiche ed operative) nell’ambito del lavoro, delle professioni, dell’impresa, ecc.
L’arricchimento del blog lo farò attraverso alcuni passi di testo originari tratti dal libro fondamentale per la riscoperta e l’affermazione moderna del Paradigma che – ricordiamolo - in Occidente risale addirittura ad Aristotele ma che la Scienza moderna del Novecento ed attuale (relatività einsteiniana, fisica quantistica, teoria dei sistemi, neurobiologia vegetale, teoria della complessità, geometria frattale, ecc.) ha paradossalmente riscoperto ma soprattutto ha confermato nella sua validità.
È stato, così, definitivamente archiviato il Riduzionismo (Galileo, Newton, Cartesio, ecc.), quella lunga parentesi tra il 1500 e il 1800 (ma pur sempre una parentesi nell’intera e ben più ampia Storia) che tanto ha contribuito alla Conoscenza umana ma che come tutte le cose subisce, ha subito, lo scorrere del Tempo. Ma di questo, l’Establishment continua a far finta di non sapere, continuando ad inguaiare Natura, Ambiente e Società.
La Tecnologia al servizio dell’Olismo è un gioiello, al servizio del Riduzionismo è un pericolo che spesso si concretizza in guaio. E del diniego del Riduzionismo circa il progresso delle conoscenze solo la Giustizia può e potrà eventualmente fare qualcosa anche considerando le concrete esperienze professionali e lavorative degli olisti: medici, biologi, agronomi, geologi, fisici, avvocati, ecc. Pochi ma esistono (esistiamo), pochi ma ci sono (ci siamo), pochi ma fanno (facciamo) Olismo per davvero. Ma questo è un altro discorso. Ora andiamo avanti:
il post si concentra sul fondamentale concetto di “intero” (detto anche “tutto”) o sulle sue dirette implicazioni. Per intero o tutto si intende, come sappiamo, un sistema che a seconda del livello di complessità considerato può essere una singola entità come un albero, un animale, una persona, una azienda, una città, un lago, una legge, un testo, ecc. oppure può essere una entità collettiva come un filare alberato, una coltivazione, un bosco, uno sciame, una popolazione, un ordinamento giuridico, ecc.
Ma mentre il Riduzionismo considera l’intero uguale alla somma delle sue parti costitutive (e dunque lo considera analizzabile, conoscibile attraverso l’analisi e successiva induzione di quanto trovato per via analitica), l’Olismo lo considera maggiore della somma delle sue parti costitutive (e dunque lo considera analizzabile fino ad un certo punto – circa alcuni aspetti di base - ma solamente intuibile per la conoscenza dei suoi aspetti davvero importanti, peculiari e caratterizzanti, conoscibile dunque attraverso Intelletto ed Intuizione o direttamente per Intuizione ed in ogni caso per successiva deduzione).
Tale e particolare posizione dell’Olismo è dovuta anche al concetto aggiuntivo e fisico-energetico di campo (anch’esso lo troverete nell’arricchimento testuale del blog, che fa venire i capelli irti ai riduzionisti! ma che le Antiche Civiltà d’Oriente e d’Occidente hanno sempre intuito e che la Fisica moderna del Novecento ha dimostrato effettivamente esistere).
Quanto allo pseudo-olismo, esso cercando di rimediare al necessario ed inevitabile momento intuitivo (perché la maggior parte delle persone non è in grado di attuarlo e di esercitarlo, per questioni di attitudini psicologiche, di cultura ed educazione ricevute, di stile di vita, ecc.) cerca di sostituirlo con la “multidisciplinarità”, l’“interdisciplinarità”, il “360°”, il lavoro collettivo, ecc. non riuscendoci ovviamente e ricadendo, in pratica, nel Riduzionismo (un po’ più allargato, ma sempre di Riduzionismo trattasi).
Certo, il fatto che l’Olismo sia per pochi e non per tutti è un problema che la Società moderna effettivamente ha, e trattasi di un problema di tipo politico (non di tipo scientifico, tecnico, sindacale, ecc.). Ma esso va affrontato nel modo giusto (riforma della Scuola e dell’Università circa i contenuti, gli approcci e i metodi, per favorire un maggior numero di olisti nella Società; formazione professionale vera - e non a perdita di tempo …. – con esempi e testimonianze di declinazione dell’Olismo generale negli ambiti specifici, specialistici, settoriali, particolari, ecc.) e non cercando di aggirare o di manipolare la realtà (pseudo-olismo) o addirittura continuando a negare cosa sia successo - dai primi anni del Novecento sino ad Oggi - circa i contenuti teorici e di conseguenza circa gli approcci e i metodi (di ricerca, di lavoro, ecc.). Questo, però, è ancora un altro discorso.
Inoltre, il post tratta anche del nesso di causalità (rapporto tra causa ed effetto). Anche qui, la differenza tra Riduzionismo ed Olismo è netta e radicale. L’Olismo, infatti, riconosce l’esistenza della catena causale (dei rapporti causa/effetto in seno ai fenomeni fisici, biologici, naturali, sociali, economici, psicologici, ecc.) ma ne dà una interpretazione molto diversa rispetto al Riduzionismo. Il Riduzionismo è meccanicistico e deterministico stabilendo precisi, netti e lineari rapporti di causa/effetto (proprio e sempre in ragione del fatto che per esso l’intero è del tutto razionale cioè uguale alla somma delle sue parti e loro funzioni), l’Olismo invece è organicistico ed emergentista (come da Emergentismo, vedi) considerando rapporti di causa/effetto di tipo circolare, complesso, probabilistico e definibili non più di tanto (proprio e sempre in ragione del fatto che per esso l’intero ha natura ibrida razionale-irrazionale cioè è maggiore della somma delle sue parti e loro funzioni). La Scienza moderna, in particolare la fisica quantistica con i suoi sviluppi nel corso di tutto il Novecento, ha dato ragione all’Olismo ma nei testi olistici originari di inizio Novecento già si trova, già emerge, in forma implicita ma comunque chiara, questa verità.
Infine, ricordiamo anche questo: i gravi ed irrisolti problemi che le cronache ormai logore e noiose ci consegnano (dal degrado della fertilità dei suoli agrari al dissesto idrogeologico generalizzato, dagli effetti dei cambiamenti climatici alle sfasature di filiera e di mercato, dalle controversie giudiziarie in crescita alle nascite in calo, dal fenomeno Xylella-CoDiRO agli schianti arborei nelle Città, dalle demagogiche inconcludenze della Politica alle disuguaglianze sociali in aumento e sempre più pericolose, dalla cimice asiatica al punteruolo rosso, dal divario Nord-Sud in aumento ai flussi migratori divenuti ormai una costante della Nostro Tempo e con cui si può solo imparare a convivere, dall’Europa meramente burocratica alla necessità di un’Europa vera, ecc.) si prestano ad una lettura unitaria, hanno un filo conduttore negativo che li accomuna (pur nella loro diversità):
il Paradigma dell’Establishment rimane ancora il Riduzionismo. Occorre, dunque, un cambio di Paradigma a favore dell’Olismo. Ma la Rivoluzione avverrà comunque. E’ nell’aria ormai. È nell’ordine delle cose. Sta alla Saggezza, giocando d’anticipo ed in fretta, renderla incruenta (facendo anche tesoro degli insegnamenti della Storia).  
Bene. Ora, ognuno si focalizzi sugli interi di proprio interesse o di propria competenza e faccia buona lettura olistica (e non riduzionistica) della cosa (almeno qui, in questo mio blog, è possibile!). Lettura breve ma significativa (ogni passo di testo, infatti, è un oceano di implicazioni, conseguenze, indicazioni, necessità, ecc.).

Dal libro: “Olismo ed evoluzione”(1926) di Jan Christiaan Smuts (1870 – 1950): 

[…] Un intero è una sintesi o unità di parti, così intima che influenza le attività ed interazioni di quelle parti, dà loro un carattere speciale, le rende diverse da quello che sarebbero state in una combinazione senza tale unità o sintesi […] E’ una nuova struttura di quelle parti con le alterate attività e funzioni che fluiscono da questa struttura [….]
[….] Un intero, che è più della somma delle sue parti, ha qualcosa al suo interno, qualche essenza di struttura e di funzione, qualche specifica relazione interiore, qualche interiorità di carattere o di natura che costituisce quel più […] assume un nuovo carattere di cooperazione – il carattere di gruppi di attività collegate che sono tutte coordinate in intime relazioni e funzioni così da conservare la pianta e preservare le sue attività come intero [….]
[…] Tutte le cose debordano i loro limiti strutturali, l’Azione interna trascende le strutture esterne e abbiamo quindi una tendenza nelle cose che va oltre le cose stesse. [….]  Una cosa non si ferma ai suoi confini o alle superfici che limitano. E’Azione che inonda, passa oltre i suoi limiti, e il “campo” che la circonda è quindi essenziale non solo per correggere la valutazione come cosa ma anche per correggere la comprensione delle cose in generale e specialmente dei modi in cui si influenzano a vicenda” [….]
[…] gli interi possono essere reciprocamente esclusivi, i loro campi si sovrappongono, si penetrano e si rinforzano a vicenda creando così una situazione del tutto nuova[…]
[…] causa ed effetto sono strettamente compenetrati e si abbracciano ed influenzano a vicenda attraverso la interpenetrazione dei loro due campi. [….] L’olismo non spezza la catena causale, non calpesta le leggi della causalità. [….]
[….] l’intero è un fattore attivo di mediazione in qualunque azione avvenga fra i suoi elementi [….] E’ la natura stessa in ciascun caso particolare a mostrare questa creatività interiore e attività trasformativa [….]
[…] Il danno crea il bisogno e il bisogno stimola le parti rimanenti a eseguire le funzioni delle parti danneggiate per ripristinarle in tutto o in parte [….]
[…] L’Olismo sta alla base della tendenza alla sintesi nell’universo ed è il principio che provvede all’origine e al progresso degli interi nell’universo [….] Olismo è il termine coniato, derivante da holos (intero), per definire questo fondamentale fattore operativo nella creazione di interi nell’universo […] L’Olismo nelle sue infinite forme è il principio che lavora la materia grezza o unità di energia non organizzate del mondo, le utilizza e le organizza, le dota di struttura, carattere ed individualità specifiche e alla fine, di personalità, crea per esse  anche bellezza, verità e valore […] L’oggetto del movimento olistico è semplicemente l’Intero […]


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