Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

domenica 1 maggio 2022

Sintesi - 25

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Sintesi – 25

Semplificando (ma la cosa resta significativa): molti si chiedono (e mi chiedono) – e giustamente direi – due cose (ma di cui in realtà ho già detto, in qualche modo) vale a dire dei rapporti tra Paradigmi e Religione e tra Paradigmi e Politica. Bene. Ovviamente risponderò da comune cittadino, sebbene sistematico cultore dei Paradigmi, che legge - da oltre 20 anni - cose del genere. Ma poi chi vorrà, anzi dovrà approfondire le questioni come minimo su buoni e diversi libri di Filosofia. Detto questo, occorre subito e definitivamente precisare (anche sgombrando il campo da falsi luoghi comuni):

l’Olismo lo trovi sia a Sinistra sia a Destra. Il Riduzionismo lo trovi sia a Sinistra sia a Destra.

L’Olismo lo trovi sia nelle Religioni sia nell’Ateismo. Il Riduzionismo lo trovi sia nelle Religioni sia nell’Ateismo.

Le cose stanno così. E basterebbe questo semplice e veritiero schema! Il discorso potrebbe terminare qui! Perché le cose stanno effettivamente così.

Detto questo e fermo restando questo, è pur vero che frequentemente l’Olismo lo si trova associato alla Sinistra così come alle Religioni. Ma solo perché tali associazioni reali sono appunto più frequenti in Società delle altre associazioni (esistenti e reali anch’esse).

Non bisogna, dunque, farsi fuorviare dalla maggiore rappresentatività statistica di alcune associazioni a discapito delle altre. Se è vero come è vero che è più frequente trovare olisti legittimamente di Sinistra, è vero pure che esistono olisti legittimamente di Destra. Così come se è vero come è vero che è più frequente trovare olisti legittimamente religiosi, è vero pure che esistono olisti legittimamente atei.

Che poi ognuno di noi abbia le sue scelte e collocazioni di campo (politico e religioso) e quindi privilegi autori del proprio campo, ci sta. È naturale, direi. Ma è altra cosa. Non bisogna confondere i vari aspetti, né farsi confondere.

Insomma, i Paradigmi sono per Tutti. L’Olismo è per Tutti!

Interessante, semmai, è capire come si specificano i Paradigmi nei vari e diversi campi. Questo sì. Lo studio comparativo è sempre interessante ed utile: capire e conoscere come l’Olismo si specifica tanto a Destra quanto a Sinistra, così come si specifica tanto nella Religione quanto nell’Ateismo, non può che fare bene agli olisti, a tutti gli olisti in generale, qualunque sia la loro specifica e legittima collocazione politica e/o religiosa.

In fondo, c’è da abbandonare il Riduzionismo (e da combattere lo pseudo-olismo). No? Mai perdere di vista la mission!

Essendo l’Olismo: il tutto – cioè l’intero: corpo umano, albero, cane, azienda, società, popolazione, bosco, ecc. – maggiore della somma e delle relazioni delle sue parti costitutive, ne deriva un approccio e un metodo sintetico-sistemico-intuitivo-deduttivo ecc. cha vale sia con Dio sia senza Dio, sia con una Società egualitaria (Sinistra) sia con una Società classista (Destra). Essendo il Riduzionismo: il tutto – cioè l’intero: corpo umano, albero, cane, azienda, società, popolazione, bosco, ecc. – uguale alla somma e alle relazioni delle sue parti costitutive, ne deriva un approccio e un metodo analitico-settoriale-solamente razionale -induttivo ecc. cha vale sia con Dio sia senza Dio, sia con una Società egualitaria (Sinistra) sia con una Società classista (Destra).

Questo è quanto ho trovato in oltre 20 anni di letture, come dicevo.

Ma quel che conta è l’approccio-metodo, la tipologia di approccio-metodo. Che, certo, deriva, è diretta e logica conseguenza della definizione paradigmatica, ma è sulla tipologia di approccio-metodo che occorre focalizzare le energie e l’attenzione: approccio-metodo olistico (sintetico-sistemico-intuitivo-deduttivo ecc.) e approccio-metodo riduzionistico (analitico-settoriale-solamente razionale-induttivo ecc.). Questa è la vera questione.

Tutto il resto è importante, per carità. Ma non è strategico e non è risolutivo. Specialmente di fronte alla complessità (naturale, sociale, ecologica, economica, sanitaria, politica, geopolitica, ecc.). Di fronte alla complessità non c’è storia tra approccio-metodo olistico e approccio-metodo riduzionistico: il primo vince, il secondo perde.

Esiste Dio? Il Mondo è complesso per creazione o per creazione-governo di Dio. Non esiste Dio? Il Mondo è complesso perché entità createsi per caso sono poi comunque soggette a leggi complesse di necessità. Non cambia nulla in termini di esistenza della complessità. Quel che invece cambia è scegliere l’uno o l’altro approccio-metodo per affrontare la complessità (qualunque natura essa abbia). È ben diverso. E sia nelle Religioni sia nell’Ateismo (così come in ogni altra cosa) vi è chi affronta la complessità in modo adeguato (cioè in modo olistico) e chi, invece, lo fa in modo inadeguato (cioè in modo riduzionistico).

Esiste una società classista (di Destra)? La complessità è data dalla conservazione delle differenze  (sociali, economiche, ecc.) e dai rapporti di forza “naturali” che inevitabilmente ne scaturiscono. Esiste una società egualitaria (di Sinistra)? La complessità è data dall’esistenza del principio di eguaglianza superiore alle differenze e alle individualità e dalla distensione “etica” dei rapporti di forza. Anche qui: non cambia nulla in termini di esistenza della complessità. Quel che invece cambia è scegliere l’uno o l’altro approccio-metodo per affrontare la complessità (qualunque natura essa abbia). È ben diverso. E sia a Destra sia a Sinistra (così come in ogni altra scelta di campo) vi è chi affronta la complessità in modo adeguato (cioè in modo olistico) e chi, invece, lo fa in modo inadeguato (cioè in modo riduzionistico).

Infine, ricordiamo a questo punto, che cos’è la complessità (intesa in senso proprio, tecnico, scientifico. Non intesa in senso comune, “giornalistico”, ecc.): dato un insieme di parti, di componenti, ecc. esso genera proprietà, caratteristiche, dinamiche e comportamenti anche di tipo emergente e che sono oltre le stesse parti, componenti, ecc. e loro somma e relazioni. Ebbene:

il Riduzionismo (di qualunque colore politico e di qualunque posizione religiosa) nega questo;

lo pseudo-olismo (multidisciplinarità, interdisciplinarità, ecc.; e di qualunque colore politico e di qualunque posizione religiosa) cerca di arrampicarsi sugli specchi;

l’Olismo (di qualunque colore politico e di qualunque posizione religiosa) se ne fa carico. 

Spero di aver soddisfatto.

Alla prossima Sintesi, dunque (nel mese di Giugno).

E come sempre, ad maiora, amici, ad maiora!

Luca Fortunato (Matera)  

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