Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

mercoledì 25 maggio 2022

Sintesi - 26

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Sintesi - 26

Per positivi ma notevoli impegni, anticipo la pubblicazione della Sintesi di Giugno:

La crisi dei talk show parte da lontano e da tempo. Ma con la Pandemia, da una parte, e con la Guerra, dall’altra, la loro crisi è conclamata del tutto. I talk show ormai mostrano - definitivamente - tutta la loro inadeguatezza. La formula del talk show (a prescindere da chi lo conduce e da chi vi è ospite, aspetti pure determinanti per tante altre cose ma non per la questione che si affronta) è ormai superata. Ne ho seguiti tanti e per tanti anni (e fino a pochi giorni fa) di talk show. Sulle TV private, come sulla TV pubblica. Specialmente quando vi erano tematiche di Scienza e di Economia. Aveva un certo senso. Ma ora basta. Non li vedo più. E non li vedrò più. È solo una perdita di tempo. Sulla Pandemia e sulla Guerra (in particolare, ma non solo) finito il talk show , spenta la TV o il computer, non ti resta niente. Nulla. Inconcludenza riduzionistica, analitica, specialistica, dettagliata, particolareggiata, “spettacolare”, impegnata, faziosa, ecc. ma inconcludenza pura. Senza una vera sintesi, un vero collegamento tra i fatti, un vero approfondimento, una vera proposta di soluzione. Ti può andare ancora bene se leggi qualche giornale (minore, ma in realtà maggiore nella sostanza), qualche libro (non di riflesso, manco è accaduto il fatto già è uscito il libro!). Anche qualche blog serio (non “social”, per intenderci!). Ma i talk show, mamma mia! Forse, paradossalmente, è nel termine “show” più che nel termine “talk” il vero problema. Ma tant’è. I motivi della loro inadeguatezza sono diversi e di diversa natura. A me preme metterne in evidenza uno (che riguarda la mission tanto del blog quanto del Nuovo Libro che vado scrivendo): le parole, le battute, le competenze parlate, le dispute, ecc. sono inadeguate alla complessità*. Abbiamo notizie, fatti, fenomeni, cronache, temi, ecc. sempre più complessi*. O il giornalismo (dei talk show specialmente, ma non solo) deve essere scienza dell’informazione pura (dare i fatti e basta senza nemmeno una sillaba o virgola di commento) e lasciare i commenti complessi* dei fatti (la cosa davvero importante! Le opinioni sono fondamentali, importantissime) ai cittadini (comuni, specialisti, ecc.) in altro momento, in altra sede, in altro modo e mondo, oppure il giornalismo (dei talk show specialmente, ma non solo) deve essere scienza dell’approfondimento utile (informare sui fatti puri, commentarli in modo pluralistico e complesso*  – sentendo tutte le campane - giungere ad una complessa* sintesi). Ovviamente, stiamo freschi e illusi se il giornalismo continuerà nel Riduzionismo. Tanta visibilità e pure tanti soldi a chi vi partecipa, una strana élite (“politici”, “virologi”, “geopolitologi”, ma anche altro tipo di “esperti” !?!). in una Società, però, sempre più disorientata “grazie” anche a questo. Egoistico ed egocentrico “arricchimento” di pochi sull’impoverimento (specialmente informativo-culturale) di  molti. Stiamo messi proprio bene. Ma se tutto questo è tragicomico in merito alle TV private (in fondo so’ fatti loro, mondo loro, soldi loro, basta cambiar canale), è inaccettabile in merito alla TV pubblica. Non vi pare?

*complessità (intesa in senso proprio, tecnico, scientifico. Non intesa in senso comune, “giornalistico”, ecc.): dato un insieme di parti, di componenti, ecc. esso genera proprietà, caratteristiche, dinamiche e comportamenti anche di tipo emergente e che sono oltre le stesse parti, componenti, ecc. e loro somma e relazioni. Di fronte alla complessità non c’è storia tra approccio-metodo olistico e approccio-metodo riduzionistico: il primo vince, il secondo perde. L’ approccio-metodo olistico è sintetico-sistemico-intuitivo-deduttivo ecc. L’ approccio-metodo riduzionistico è analitico-settoriale-solamente razionale-induttivo ecc.

 

Alla prossima Sintesi (nel mese di Luglio).

E come sempre, ad maiora! amici, ad maiora!

Luca Fortunato (Matera)   

WhatsApp 389.4238195

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