Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

domenica 21 novembre 2021

Sintesi - 4

 Post 364

Sintesi – 4

pubblicato il 22/11/2021 ore 08:50 AM

Anche quest’anno la Giornata Nazionale degli Alberi (21 novembre) è passata nella più totale demagogia, con i soliti “bla bla bla”. Mentre e paradossalmente le cronache, sia locali sia nazionali, ci restituiscono le solite e tristi notizie in merito agli alberi, in particolare in merito agli abbattimenti arborei. In calce al post, ri-propongo il fondamentale schema paradigmatico e metodologico in merito agli alberi, ma ora vi dico di più:

nel Nuovo Libro, mostrerò, dimostrerò e denuncerò un aspetto particolare e molto grave in merito agli alberi e che è collegato anche al numero sempre significativamente alto di abbattimenti arborei. E cioè questo: ci sono dei Committenti (sia privati sia pubblici) che in merito alla valutazione di stabilità degli alberi indicano una particolare metodologia, un particolare protocollo, un particolare schema, ecc. (tra i tanti esistenti) che il tecnico incaricato dovrà seguire per il suo lavoro di valutazione degli alberi. Un “obbligo di fatto” che è illegittimo (lo dimostrerò nel Nuovo Libro); un condizionamento professionale che è grave sotto l’aspetto sia scientifico sia deontologico (lo dimostrerò nel Nuovo Libro). La scelta metodologica e paradigmatica è e deve essere una prerogativa del tecnico incaricato, sotto ovviamente la sua piena responsabilità, ma sempre e comunque libera (tutto nel Nuovo Libro, con documenti e supporti anche di un certo tipo. Vedrete).

Ma vi dicevo anche di un altro aspetto della questione: il numero sempre significativamente alto di abbattimenti arborei, che le cronache ci restituiscono. Che va valutato ovviamente in percentuale e non in assoluto. Su tot alberi valutati quanti ne sono stati valutati da abbattere? Ebbene, come ben sapete (anche dai miei libri) la mia metodica olistica assicura una percentuale di abbattimento intorno al 10% (su 10 alberi – di un filare arboreo, per esempio, 1 albero da abbattere; su 30 alberi - di un gruppo arboreo, per esempio, 3 alberi da abbattere; su 1000 alberi – di una Città, per esempio – 100 da abbattere). Il 10%.

 Ma vi siete presi la briga di vedere quant’è la percentuale di abbattimento delle altre metodologie? Dalle cronache che io ho seguito (e che mostrerò nel Nuovo Libro, con dovizia di particolari) siamo su percentuali che mediamente vanno dal 40% all’80% !!! e in alcuni casi – sempre più frequenti, vedrete – addirittura dal 90% al 100% !!!??!!

Il motivo? Si tratta sia del solito Riduzionismo tecnico-scientifico (vedere schema in calce al post) ma anche di qualcos’altro (come ho fatto intravedere al lettore in questo post). Comunque, leggerete tutto nel Nuovo Libro. Abbiate fede!  

Vi saluto con lo schema di sempre, dandovi appuntamento alla settimana prossima con la Sintesi n. 5. Sperando che lo schema entri nella zucca dura di alcuni. Per il bene degli Alberi (ma anche per il bene Nostro, che sotto gli alberi, camminiamo, sostiamo, ecc.):

posti: A (albero), C (chioma: branche, rami, foglie ecc.), F (fusto: corteccia, libro, legno ecc.), R (apparato radicale), abbiamo:

1. Paradigma del Riduzionismo: l’albero è un sistema vivente di tipo biomeccanico. Pertanto, l’albero è una entità riducibile, riconducibile, uguale alla somma delle sue parti costitutive: A = C + F + R . I fondamenti teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dal Seicento fino alla fine dell’Ottocento/primi anni del Novecento (Meccanicismo: abiotico e biotico). Le metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo analitico, induttivo, algoritmico, razionale, lineare (esempi: divisione in generi e specie, per la classificazione botanica; metodologie VTA, SIA, SIM, TSE, per la valutazione di stabilità; nesso di causa/effetto tra microorganismo e malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche: uso della vista, uso dell’analisi, uso dell’induzione, uso integrativo della tecnologia, uso dell’algoritmica anche per le conclusioni (si inquadra il caso in esame in schemi prestabiliti: tabelle, classi ecc.). Scienze di base: fisica classica, biologia, bio-fisica;

2. Paradigma dell’OLISMO: l’albero è un sistema vivente di tipo complesso cioè è un organismo vivente e quindi è dotato anche di proprietà e dinamiche di tipo emergente (come da Emergentismo). Pertanto, l’albero è una entità maggiore della somma delle sue parti costitutive: A = (C + F + R) + q . Dove q simboleggia il quid emergente (semplice o composto) dell’albero. Ed ogni albero ha il suo quid, sia se è un albero isolato sia se è un albero come componente di un nucleo arboreo (gruppo, filare, bosco, pineta ecc.). In quest’ultimo caso il quid dell’albero singolo è particolarmente determinato influenzato dalle caratteristiche del collettivo, del Tutto (nucleo arboreo). I Fondamenti teorici si trovano nella Filosofia e nella Scienza avutesi dai primi del Novecento a tutt’oggi (Organicismo e Vitalismo). Le metodologie di studio e di indagine sull’albero e sulle sue caratteristiche e dinamiche (classificazione botanica, morfologia, anatomia, fisiologia, patologia, salute, malattia, stabilità, instabilità, relazioni ambientali ecc.) sono di tipo sintetico, deduttivo, euristico, intuitivo, non-lineare (esempi: esistenza di “tipi”, per la classificazione botanica; metodica V.O.S.A. - autore Luca Fortunato - per la valutazione di stabilità; pool di cause e concause per l’insorgenza di una malattia, per la patologia vegetale). Caratteristiche cognitivo-metodologiche: uso della vista anche ed eventualmente integrata dall’uso degli altri 4 sensi, uso della percezione, uso dell’intuizione, uso della deduzione, uso discrezionale della tecnologia, uso dell’euristica anche per le conclusioni (in funzione della specificità del caso in esame si valuta se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti o se è possibile inserirlo in schemi prestabiliti da modificare o se occorre creare nuovi schemi interpretativi). Scienze di base: fisica moderna, biologia, ecologia, teoria dei sistemi, neurobiologia vegetale, teoria della complessità.

Luca Fortunato (Matera)

 

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