Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

giovedì 26 marzo 2020

Considerazioni (finali) sull'Emergenza Coronavirus - 3


Post 330

... proseguendo dai precedenti post n. 328 e n. 329 (vedi): 

Considerazioni (finali) sull’Emergenza Coronavirus – 3

Troppi morti. Davvero troppi. Ad oggi, a picco non ancora raggiunto, abbiamo superato i 7500 decessi. Così come sono troppi, davvero troppi, i contagiati (e sappiamo che il dato è sottostimato e perché lo è. Purtroppo) con un impatto tremendo sul sistema sanitario e conseguenti effetti negativi (economici, sociali, psicologici, ecc.).  Cifre terribili, già terribili, per un Paese avanzato, industrializzato e tecnologico come l’Italia. Troppo, davvero troppo.
È del tutto chiaro ed evidente che sono stati commessi errori, troppi errori (politici, sanitari, logistici, comunicativi, ecc.). Le trasmissioni televisive giornalistiche, infatti, ne stanno dando pienamente conto e dimostrazione. Purtroppo.
Così come è del tutto chiaro ed evidente che si è trattato di errori di tipo paradigmatico (di approccio e di metodo) e quindi riconducibili alla questione Riduzionismo/Olismo (vedi appunto precedenti post 328 e 329), visto le competenze e le esperienze indiscutibili di tutti coloro che fino ad ora hanno gestito l’emergenza. Indiscutibili anche il loro impegno e sacrificio.
Ma è proprio questa la grande lezione che, mi auguro, stavolta (almeno stavolta!) la moltitudine dei riduzionisti (ai vertici, ma non solo ai vertici) impari:  se si sbaglia Paradigma anche le migliori competenze ed esperienze, ed anche i più ammirevoli impegni e sacrifici, possono fare poco, davvero poco.
Certo, io che sono nell’Olismo, e da sempre, da tempo, da tempi insospettabili, e su tutt’altro in termini scientifici e professionali (ma un Paradigma è unico, è sempre lo stesso, in qualunque settore venga applicato – N.B.) avrei voluto vedere il Paradigma nemico (il Riduzionismo) essere bocciato dalla Realtà in scenari diversi e non sulla perdita delle vita delle persone! E sulla malattia delle persone! E su disastri economici che tutti ci apprestiamo a vivere. Purtroppo.
E fa davvero rabbia (anche perché siamo tutti nelle stessa barca!) vedere come, anche in questa “occasione” (!?!), l’Establishment non abbia cambiato Paradigma, non abbia cioè scelto l’Olismo che certamente non ha e non avrà mai la “bacchetta magica” (che non esiste) ma altrettanto certamente avrebbe disegnato uno scenario meno tragico (meno contagiati, minor impatto sul sistema sanitario, meno morti, meno danni economici, minor durata dell’emergenza, ecc.). Diciamo così!
Pur nel calo dei contagi, aspetto che sembra andare sempre più consolidandosi (ed è cosa ottima e luminosa, fonte di cauta speranza, ma di speranza finalmente), è chiaro ed evidente che il tutto poteva andare diversamente e di questo dobbiamo (devono!) tener conto sia nel Presente (nel prosieguo della gestione dell’emergenza) sia nel Futuro.
Continuiamo a stare a casa, continuiamo a rispettare le regole, non abbassiamo la guardia, ne usciremo, ma dobbiamo essere tutti consapevoli, già da ora, dell’unico vero significato di tutto quello che ci sta accadendo: occorre cambiare Paradigma!
E concludo dicendo questo:
non solo la Politica ma anche la Scienza non ha avuto le idee chiare! Diciamo così. E non le ha ancora, chiare. Purtroppo. Anche di ciò, le trasmissioni televisive giornalistiche, ne stanno dando pienamente conto e dimostrazione. Purtroppo. Ma essendo io un agronomo, lascio il commento dettagliato degli errori commessi dalla Scienza (in questo caso: medicina umana, virologia umana, epidemiologia umana, ecc.) agli altri. Vado invece un po’ sugli aspetti economici dell’emergenza Coronavirus (ricompresi, in parte, sia nelle mie competenze e negli studi universitari che ho fatto, sia nel senso e nell’orientamento civico-politico che ogni cittadino può avere e che io difatti ho):
sto vedendo che ci si sta muovendo sempre e ancora nei soliti e sbagliati modi e cioè o in modo riduzionistico (induttivo, analitico, settoriale, ecc.) o in modo pseudo-olistico (pseudo approccio sistemico, per esempio). Mi spiego un po’ meglio:
sempre, ma specialmente in una Crisi del genere (nuova e globale) ogni settore economico, ogni comparto economico ecc. andrebbe considerato un sistema (in senso scientifico, non in senso comune) e quindi non analizzato (al suo interno) ma, preso intero e dunque con il suo quid emergente (semplice o composto; positivo o negativo), contestualizzato all’esterno, a livelli più alti e più generali (la singola azienda contestualizzata nel settore territoriale; il settore territoriale nel settore nazionale; il settore nazionale nel settore comunitario-internazionale; il settore sovranazionale nel contesto mondiale-globale). Poi, da questa operazione di contestualizzazione olistica, dalla nuova ed euristica conoscenza che ne deriva, dedurre gli interventi da attuare al suo interno. Dunque già indicati dalle deduzioni, (senza la necessità di analisi spesso prolisse quanto inutili. E spesso anche di stampo burocratico-formale con poco spazio per gli aspetti sostanziali e di vero ed utile significato). È cosa diversa, ben diversa. Come moderna Teoria dei Sistemi comanda! Come l’Olismo moderno comanda!
Mi auguro che chi non conosce questi approcci e questi metodi o ne abbia poca esperienza di applicazione si faccia da parte o quantomeno chieda aiuto (informazione, consulenza, formazione). Ne va davvero del futuro economico di Tutti Noi, del Paese intero! Errori paradigmatici anche in tal senso non possiamo più davvero permetterceli. E non possiamo più permettere che li facciano altri anche per noi! Specialmente ora!
E sia chiaro: la salute e la vita prima dell’economia e del denaro. Forse alcuni sono passati troppo presto e troppo in fretta agli aspetti economici dell’Emergenza Coronavirus sbagliando così, ancora una volta, anche su questi aspetti appunto, Paradigma. E questa la direbbe lunga (paradossalmente): magari, se si fossero fermati un po’ di più a riflettere sugli aspetti umani dell’Emergenza (comprendendo anche la necessità di provvedimenti davvero drastici nonché olistici come è avvenuto in Cina che ha sconfitto l’epidemia con un numero di morti minore del nostro e con danni economici contenuti) sarebbero poi giunti ad occuparsi degli aspetti economici con più lucidità, azzeccandoci il giusto approccio paradigmatico e metodologico e guadagnandoci in futura efficacia ed efficienza. O no? Invece con l’impostazione riduzionistica o pseudo-olistica data non so proprio come andrà. Spero ci siano, avvengano, correzioni paradigmatiche in tal senso. Ancora possibili. Ancora praticabili.
Auguri a Tutti Noi.
Luca Fortunato (Matera)
Contatto WhatsApp: 389.4238195
(contattatemi anche per Info sul nuovo libro-diario)


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