Post 303
Il punto della situazione
Approfitto della pausa di
ferragosto per fare il punto.
Il mio annunciato ed unico sito sarà …. questo blog! Ebbene
sì, cari lettori. Questo blog è ormai un solido punto di riferimento (locale e
nazionale) per quei pochissimi virtuosi che vivono e lavorano (liberamente e
legittimamente) nel paradigma dell’Olismo (del vero Olismo) o per quelli che vorrebbero
farlo. Ed anche all’estero questo blog inizia ad andare molto bene. Non ho
alcun motivo, dunque, per non continuare. Qui e solo qui (come vita nel Web, intendo).
Anzi, ho un mare di motivi per restare qui e solo qui, per andare avanti e più
forte di prima.
Anche perché a 30 anni dall’inizio della mia attività
musicale (bassista blues), a 15 anni dall’inizio della mia attività artistica
(pittore astrattista), a 12 anni dall’inizio della mia attività
libero-professionale (dottore agronomo), dopo 3 libri (in self-publishing), dopo
essere stato in 11 Paesi europei e poi a Cuba (e sempre come viaggiatore, mai
come turista!), dopo aver vissuto, studiato e lavorato in 6 Città italiane, dopo
13 anni di fidanzamento, a 6 anni dall’inizio del mio matrimonio e dopo l’immensa
e recente gioia di essere diventato papà (di una stupenda bambina), ecc. sono abbastanza
conosciuto (da chi devo essere conosciuto) e rintracciabile (da tutti). Ed il
tutto gira bene. Come ha sempre fatto, del resto. Bisogna crederci. Bisognava
crederci. Ed io ci ho sempre creduto (con i miei pregi, con i miei difetti, con
le mie forze, con le mie debolezze, con le mie capacità, con i miei limiti. Alla
fine ho sempre segnato il punto. E continuerò così. Potete giurarci).
Come è noto, non credo in Dio, ma credo – e tantissimo – in
tante altre cose! (Scienza, Arte, Libertà, Umanità, Essere Umano, ecc.). Del
resto, il mio non-credere appartiene ad una categoria molto particolare di
ateismo. Innanzitutto, esso è su base intuitiva e non razionalistica (anche a
sfatare un luogo comune che vorrebbe tutti gli atei tutti iper-razionalisti). E
poi esso arriva comunque a comprendere cosa i credenti e le Religioni intendono
per Dio, entità che pur se da me non
accettata (con la Testa: intuizione, immaginazione, intelletto, logica,
deduzione, ecc.) non può che da me meritare il rispetto più grande ed in fondo
anche una certa ammirazione (con il Cuore: emozioni, sentimenti, animo, empatia,
ecc.). Tutto ciò, lo descrisse bene il grande Ernesto Che Guevara con queste grandi
parole: “Sono marxista, sono ateo. Non ho
dunque il problema di Dio. Ma se Dio fosse esistito per davvero, il mio sogno
non avrebbe potuto che essere … avere un posto nel Suo Cuore”.
Insomma, chi mi vuole mi cerca, chi mi vuole mi incarica
direttamente, ecc. Ovviamente, cercherò di rendere il blog ancora più ricco e più vario (più
foto, più disegni; anche video e quant’altro. Ed in merito a tutto: agronomo,
artista, cittadino). E sempre con cadenza mensile.
Ritengo troppo importante continuare nell’impegno di
divulgazione dell’Olismo (anche distinguendolo e difendendolo sia dal suo
nemico dichiarato cioè il Riduzionismo, sia dal suo nemico subdolo cioè lo
pseudo-olismo). Finora, tale impegno, è stato apprezzato (oltre le mie
aspettative), mi ha portato risvolti positivi (oltre le mie aspettative), è
stato d’aiuto e d’orientamento per alcuni (oltre le mie aspettative). Inoltre,
casomai ce ne fosse davvero il bisogno, l’Olismo si dimostra essere l’unica
valida alternativa tanto al Riduzionismo (solo le parti e le loro relazioni) quanto
allo pseudo-olismo (multidisciplinarità, interdisciplinarità, integrazione,
360°, ecc.) anche alla luce delle ultime notizie di cui faccio una selezione di
soli 4 punti (essendo i punti reali almeno una cinquantina!):
1. paradossalmente, sono proprio gli ultimi dati ufficiali che
smentiscono l’esistenza di una epidemia con nesso lineare di causa/effetto tra
batterio e disseccamento in merito agli ulivi in Puglia (fenomeno
Xylella-CoDiRO). Lo abbiamo letto, lo avete letto. No? Del resto, basta fare
una semplice (pluralista e onesta) ricerca nel Web: nella zona infetta, solo il
2,5% di piante è risultato infetto dal batterio; nella zona di contenimento,
solo l’1%; nella zona cuscinetto, 0%; E quindi questi dati ufficiali
smentiscono il Riduzionismo e lo pseudo-olismo e quindi gettano una prospettiva
di inutilità su tutti i rimedi derivati
(abbattimenti, lotta al vettore, reimpianti, ecc.). Prima o poi, qualcuno dovrà
spigare alla (vera) Scienza ma soprattutto alla Giustizia il perché di certi
rimedi a fronte di certi dati! Ad ogni modo, resta solo l’Olismo ed in esso, ancora
oggi, la mia teoria è l’unica esistente. Gli ulivi disseccano. Certamente. Le
“zone desertiche” in Salento le vediamo tutti, le conosciamo tutti. Così come
esiste certamente anche il batterio. Mai negata la sua esistenza. Ma come si
combinano questi due ordini di fatti visto che i dati ufficiali di monitoraggio
(nonché il primo postulato di Koch non soddisfatto: meno del 100%, addirittura meno
dell’80%) escludono che il disseccamento abbia carattere epidemico e sia
causato dal batterio o solo dal batterio? La mia teoria riesce a combinarli e a
spiegare l’intero fenomeno patologico, deducendone altri rimedi. Gli schemi
riduzionistici no. I riduzionisti omettono tutta una serie di fattori (ben più
importanti, ben più influenti e ben più determinati del batterio in merito al
materializzarsi del disseccamento degli ulivi) mentre la mia teoria li
individua e li relaziona. Se la si vuol sperimentare, basta farmi una
telefonata. Come sempre (e da sempre …..). Il problema è loro. È sempre e solo
loro;
2. cambiano i Governi,
forse anche quest’ultimo cambierà presto (speriamo!), passano gli anni, ma
l’Italia non ritorna ad essere un Paese di serie A (come lo era ai tempi di
Berlinguer, Almirante, ecc. e ai tempi delle loro ideologie. Le persone
facevano le ideologie, le ideologie facevano le persone. Secondo un
inscindibile e reciproco rapporto. Altro che chiacchiere!). Ed il Sud d’Italia continua
ad arretrare (ultimo rapporto SVIMEZ) anche perché subisce non solo e come
sempre gli egoismi nordisti ma ora anche e addirittura le sue, proprie, “festose”,
illusioni! Insomma, senza una Politica
olistica non se ne verrà mai a capo!
3. l’Agricoltura e la Selvicoltura si trovano, e si
troveranno sempre di più, a causa della Complessità dell’Ambiente odierno e
dalla Società odierna, a dover affrontare da una parte problemi legati ai
cambiamenti climatici (bombe d’acqua, grandinate atipiche, venti a carattere
tropicale, temperature estreme, stagionalità alterata, polizze assicurative da
ripensare, tecniche agronomiche da riadattare, ecc.) e dall’altra problemi di
natura tecnico-legale (in ambito giudiziario e/o extra-giudiziario), che,
guarda caso, necessitano entrambi di Olismo (problemi creati dal Riduzionismo
come potrebbero essere risolti nell’ambito dello stesso Riduzionismo? Il cambio
di Paradigma è d’obbligo);
4. gli schianti arborei, specialmente urbani, continuano ad
essere una vera emergenza (vedi recentemente, e per esempio, a Castellaneta
Marina – TA). Lo abbiamo detto tante volte: occorre impegnarsi perché si
facciano le valutazioni di stabilità (scongiurando il non farle) ma occorre
impegnarsi soprattutto perché si facciano nel paradigma dell’Olismo, con la mia
metodica VOSA per esempio (scongiurando il farle nel paradigma del
Riduzionismo: VTA, SIA, SIM, TSE, analisi strumentali, analisi individuali, ecc.
tutte cose ormai superate alla luce delle Nuove Scienze: neurobiologia
vegetale, teoria dei sistemi, fisica moderna, ecc.). Ma non basta, non
basterebbe, nemmeno questo! Gli alberi e le loro valutazioni statiche vanno,
andrebbero, viste ed inserite nel più ampio discorso sul Verde specialmente
urbano e specialmente pubblico: difficile edificare la necessaria
cultura-sensibilità (individuale e collettiva, privata e istituzionale) se si
continuano a sbagliare (ancora!) il senso ed il significato degli spazi verdi pubblici
(ville, parchi, giardini, aiuole, rotonde, ecc.)! Con scelte botaniche,
agronomiche, strutturali, funzionali, planimetriche e prospettiche incredibili!
A cui giustamente la pubblica opinione (e ancora prima la pubblica percezione) si
ribella (e specialmente se si tratta di spazi storici). Se non si va sul concetto di verde (entità olistica, vedi post 297) non se ne verrà
mai a capo (sperando, nel frattempo, di non ricevere un ramo o un intero albero
… sul capo!).
L’Olismo è sempre stato il filo conduttore della mia vita, lo
è e lo sarà sempre. Un Olismo naturale ed istintivo, da bambino e fino al
liceo. Un Olismo che poi ha iniziato ad essere razionalizzato, al liceo e ancor
di più all’Università. Un Olismo che poi è stato approfondito, elaborato ed
applicato, dalla laurea fino ad oggi. La strada è quella giusta. Vado avanti
così. Andiamo avanti così. A presto, dunque (in Settembre). E come sempre, ad maiora! amici, ad maiora! Luca Fortunato (Matera) WhatsApp 389.4238195
Nessun commento:
Posta un commento