Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

lunedì 9 aprile 2018

Intermezzo (anche politico)



Post 223

Intermezzo (anche politico) 

Attendendo la nascita del nuovo Governo o il ritorno alle urne, ne approfitto per scrivere un intermezzo di chiarezza (anche di natura politica). Buona lettura. Ciao e a presto. Luca Fortunato (Matera) lucaf73x@gmail.com
 
Non è stato scenario infrequente, nel corso della mia vita e nei più diversi periodi ed ambiti (scuole elementari, scuole medie, liceo, università; post-università; lavoro, arte; amicizie, amori; collaborazioni; sud Italia, nord Italia ecc.) ciò che vado a descrivere: da subito ho suscitato curiosità ed interesse ed entusiasmo per il mio personale modo di essere e di fare (tipologia di pensiero, paradigmi, filosofia di vita, idee, scelte di vita, stile di vita, valori, mentalità, modus operandi, priorità, scopi, tipologia di cultura, metodi, attitudini, capacità, esperienze, percorsi formativi ecc.). E, grazie a ciò, riuscire a socializzare facilmente (e così sono sempre fioccate importati amicizie e con “grandi imprese”; sono sempre fioccati amori e con “grandi risvolti”; sono sempre fioccate collaborazioni e dai “risultati coraggiosi”; e quant’altro). Poi però, ad un certo punto, la gente a cui sono sempre andato a genio (fermo restando i miei limiti e i miei difetti. E chi non ne ha?) si è divisa in due: da una parte, coloro che hanno continuato a rapportarsi in modo pacifico con quel mio personale modo di essere e di fare (ed ancora oggi me le ritrovo queste persone e continuo con loro la mia vita nei diversi ambiti in cui essa si articola), dall’altra parte coloro che hanno perso di vista quel mio personale modo di essere e di fare e, chiedendomi, incoerentemente, tutto ad un tratto, a ciel  sereno, un modo di essere ordinario e conformista ed un comportamento ordinario e conformista e risultati ordinari e conformisti, hanno portato le loro strade (ripiegate, notare bene) a divergere ovviamente con la mia. E’ chiaro che non sono io che ho deluso o che ho spiazzato (fermo restando i miei limiti e i miei difetti. E chi non ne ha?). Sono loro che, appunto, avendo perso di vista il senso della mia persona e delle mie cose è come se, ad un certo punto, fossero entrati nel solito giardino di rose (con colori, profumi e spine) e avessero incominciato a cercare (e a pretendere) i muschi e le felci! Persone deboli, in pratica. O anche divenute deboli. Ma, in ogni caso, fin qui, tutto normale. Ci può stare. Sono le cose della vita, gli scenari della vita. Ma vi è una cosa strana: perché una parte di questi incoerenti sono passati addirittura a rinnegare quei tratti di strada fatti insieme a me? Addirittura a falsificarne il racconto? A inventarsi aspetti negativi inesistenti, a volte ai limiti della maldicenza se non addirittura oltre? Ma come, prima andavo bene e poi, tutto ad un tratto, mi sono trasformato nel male? Sapevano cosa avevano, no? Non arrivando più all’uva, hanno detto che era acerba? Proprio così. Ma anche di ciò, in fondo, non mi sono mai meravigliato più di tanto, consapevole del fatto che chi è anticonformista (per indole naturale e dopo anche razionalizzata) si espone a certi rischi, anche se l’esatta spiegazione della dinamica nelle loro menti non ce l’ho, la lascio a chi di competenza (psicologi) e sarebbe interessante, se non altro sul piano culturale, averne una. Vedremo. In fondo, si sono auto-sconfitti: rinnegando una parte della loro vita (in comune con me, parte tra l’altro nota e conosciuta, e documentata e documentabile, vorrei far notare) hanno rinnegato se stessi. Peggio per loro. Ed infatti li vedo i loro sguardi turbati che rivelano un disagio interiore non di poco conto nonostante possano avere nella loro vita (comunque in qualche modo tradita) dei risultati. Lo sguardo non mente (nonostante si possano impegnare a recitare parti di benessere). Sanno di aver sbagliato, ed il senso di colpa li divora e li scava. Si vede. E mi basta come forma di giustizia. Ed invidiano la mia vita rimasta autentica. Si vede. E mi basta come riscatto morale. Comunque, cosa c’entra tutto ciò con la Politica? C’entra. C’entra eccome. Onde evitare, da parte di alcuni, errori di valutazione, perdita di vista di significati, sviste su questioni di ruoli e attitudini e desideri reali e quant’altro, in funzione anche e soprattutto della nuova serie di post politici in questo blog, visto che sono fioccati entusiasmi intorno a me (e di questo comunque ringrazio) chiarisco cose (anche per prevenire eventuali loro auto-delusioni con conseguenti loro rinneghi che comunque, come abbiamo visto, sono e sarebbero tanto stupidi ed inutili quanto falsi e non credibili): 1. io voglio far Politica (scendere in campo, candidarmi, ricevere nomine politiche, ecc.)? Assolutamente NO. 2. voglio occuparmi di Politica (come libero cittadino che liberamente pensa, scrive e parla di Politica)? Assolutamente SI. 3. voglio far parte di forze politiche (tesserarmi, iscrivermi ecc.)? Cosa da valutare a tempo debito. 4. voglio contribuire da “intellettuale” alla nascita e alla vita, nel tempo, di una nuova forza politica di vera Sinistra? Assolutamente SI. 5. Voglio andare sui media? Assolutamente NO. 6. Mi bastano i miei “media” (blog e quant’altro)? Assolutamente SI. 7. Sbagliano coloro che ritengono che l’impegno politico (e il potere conseguente) risieda solo nel dire di SI a tipologie di punti come il n. 1, il n. 3 e il  n. 5? Assolutamente SI.   

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