Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 21 aprile 2017

Parigi ferita, ma il sole esiste.



Post 141 
Parigi ferita, ma il sole esiste. 
Normale. Normalità. Sono concetti vuoti. Questo Mondo non è normale: dopo secoli e secoli di Cultura, di meraviglie letterarie, architettoniche, pittoriche, musicali, scientifiche, filosofiche, paesaggistiche ecc. la maggior parte delle persone continua ad essere animalesca, fanatica, intollerante, cocciuta ed ignorante. E solo i vigliacchi possono difendere e difendono il Sistema, l’establishment. Guerre e Terrorismo non sono normali per un’Umanità che ha avuto Dante, Einstein, Leonardo, Aristotele, Galileo, Michelangelo, Mozart ecc. ecc. ecc. Ma nemmeno, più in basso, più terraterra, sono normali le “guerre” locali e localizzate in seno alle comunità, ai territori, alle campagne, alle città, ai quartieri, alle categorie, alle famiglie, ai partiti ecc. praticate, anche qui, dalla maggior parte delle persone e, anche qui, sempre per fenomeni quali l’invidia, la gelosia, il potere, la posizione, l’immagine ecc. di matrice, anche qui, animalesca, fanatica, intollerante, cocciuta ed ignorante. Per fortuna appartengo a quei pochi “anormali” che pur avendo, ovviamente, mille e mille difetti, limiti, inciampi ecc. sicuramente si è emancipato dalla Natura (pur amandola, pur ammirandola, pur rispettandola, pur studiandola ecc.) per approdare all’habitus culturale proprio dell’essere umano che, sia nel quotidiano, sia nelle cose più grandi, disciplina, deve disciplinare, ed anche sacrificare, mettere in secondo piano, l’istinto, la forza muscolare, l’impulso, la pancia, l’egoismo, l’egocentrismo e la furbizia a favore di altre forze. A questo servono, dovrebbero servire, Dante, Einstein, Leonardo, Aristotele, Galileo, Michelangelo, Mozart ecc. ecc. ecc. Mica ad altro. Ovviamente bisogna prima conoscerli, studiarli. Ma mica servono a fare solo estetica e manierismo di Cultura.  Servono, invece, proprio a far Cultura cioè agire, fare, operare, costruire ecc. in funzione di una teoria. E che la teoria sia nobile. Quale essa sia. Quale piace. Nobile vuol dire in direzione dell’intelligenza (non della furbizia), in direzione dell’altruismo (non dell’egoismo e dell’egocentrismo), in direzione dell’ammirazione (non dell’invidia), in direzione della partecipazione (non della gelosia), in direzione della tolleranza (non dell’intolleranza e del fanatismo), in direzione del relativismo (non dell’assolutismo), in direzione del progresso (non della conservazione), in direzione dell’uguaglianza (non della differenza), in direzione del merito di sostanza (non delle gerarchie, degli organigrammi, delle anzianità, dei titoli, delle carriere, delle cariche, delle ufficialità, dei poteri), in direzione della libertà (non dei muri, dei recinti, dei confini ecc. ecc. ecc. anche e soprattutto di mentalità, psicologici), in direzione della sostenibilità (non dello “sviluppo sostenibile”), in direzione della crescita dell’animo di Noi Tutti (non della crescita economica, della crescita dei poteri, della crescita del numero degli idioti, degli irresponsabili, degli inconsapevoli, degli edonisti-gigioni, dei senza paura di facciata), in direzione degli individui che, poi, sanno stare anche insieme agli altri ed anzi si battono per dimensioni autenticamente collettive e per una vera Società (e non di quelli che si nascondono nei meandri dei collettivi). Parigi, la mia amata Parigi, ferita, ferita ancora una volta, mi ha ispirato questa riflessione, questo post. Vale per Parigi ovviamente, ma vale in generale. Ovviamente! Vale per Matera, sempre lì in attesa di spiccare il volo e che puntualmente non arriverà o arriverà come quello di Icaro. Perché, sempre, sbaglia approccio e persone. Vale per l’Italia, Paese il cui vero tesoro cioè il suo territorio-paesaggio è l’oggetto più offeso di tutti da parte proprio della maggior parte dei suoi Italiani! Ma un Paese più strano dell’Italia Voi l’avete mai visto? Vale per l’Europa, carrozzone burocratico senz’anima, senza euristica, senza idee, senza utopia. Vuoto, grigio, spento. Indifeso. Al capolinea ormai. Vale per l’America che, a parte meraviglie naturalistiche e artistiche, si è ridotta, ormai, a fare il Militare Globale. Potrei continuare, ma basta così. È pur sempre venerdì. Questa la mia riflessione di partecipazione. Per quel che può valere, è qui. C’è. Ad maiora! Luca Fortunato   

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