Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

venerdì 27 gennaio 2017

Summa (olistica)



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Summa (olistica) 
Se dovessi provare a ricercare – come mi è stato chiesto ieri sera, e non voglio sottrarmi nemmeno stavolta, non mi costa nulla e mi fa piacere - il senso ed il significato dei tanti, forse troppi, eventi che le cronache (mondiali, europee, nazionali, locali) ci hanno presentato negli ultimi tempi (giorni, settimane, mesi) e in merito ai diversi ambiti del reale (politico, economico, sociale, ambientale, ecologico, scientifico, tecnico, umanitario ecc.) troverei non poche difficoltà. La Storia ha un senso, un significato (laico). Lo si intuisce. Ed anche per farne tesoro basta il livello intuitivo. Ma trovare le parole per tradurre l’intuizione in discorso razionale – per un post, un articolo, un libro ecc. per un discorso, per un comizio ecc. - è cosa difficile. Mi accontenterò dunque di esprimere solo qualche riflessione in merito. Facendolo, del resto, come semplice cittadino in tale ambito (agli storici, ai filosofi ma anche ai giornalisti, il loro proprio mestiere. Quando decidono di farlo! Senza dunque limitarsi ai fatti - oggettivi - ma unendo i fatti alle interpretazioni degli stessi. Necessariamente soggettive, queste. Ma assolutamente necessarie per progredire. Del resto, anche sui fatti oggettivi si assiste, non di rado, ad esercizi soggettivi di distorsione degli stessi. Tanto vale, allora, completare il tutto!). Ebbene, mi viene da (ri)dire questo (in 2 punti con commento finale): 1. la pratica, la vera pratica, dunque quella che ha una elevata probabilità di riuscita, di vera riuscita, è applicazione di un qualcosa di teorico (principio, regola, idea, intuizione, ipotesi, assioma, teoria  ecc.). Ma se il qualcosa di teorico non lo si ha proprio o lo si ha in già palese contrasto con la realtà in palese contrasto già nell’impianto teorico rapportato alla realtà, meglio stare fermi! Meglio non agire. Certo, il qualcosa di teorico potrebbe essere giusto o sbagliato. E il farne pratica potrebbe portare ad un successo o ad un insuccesso.  Ma se appunto consideriamo un po’ la Storia - se non altro per aver letto o leggervi qualche libro – ci possiamo rendere conto che sarebbe stato di  gran lunga migliore andare eventualmente a correggere un sistema teorico-pratico od anche sostituirlo con un altro piuttosto che fare o continuare a fare della pratica alla cieca (senza teoria o con teoria zoppicante) o addirittura della pratica induttiva (con l’illusoria speranza di trovarvi, a posteriori, per induzione appunto, un senso, un significato, una teoria ecc.); 2. così come la sperimentazione, la vera sperimentazione, dunque quella che ha una elevata probabilità di riuscita, di vera riuscita, è verifica della validità o meno di un qualcosa di teorico (principio, regola, idea, intuizione, ipotesi, assioma, teoria ecc.). Ma, anche qui, se il qualcosa di teorico non lo si ha proprio o lo si ha in già palese contrasto con la realtà in palese contrasto già nell’impianto teorico rapportato alla realtà, meglio stare fermi! Meglio non agire. Certo, anche qui, il qualcosa di teorico potrebbe essere giusto o sbagliato. E il farne una sperimentazione potrebbe portare ad un successo o ad un insuccesso.  Ma se appunto consideriamo un po’ la Storia della Scienza, della Tecnica e della Tecnologia - se non altro per aver letto o leggervi qualche libro …. – ci possiamo rendere conto che i grandi e i piccoli risultati, veri risultati, si sono ottenuti quasi sempre da un sistema teorico-sperimentale in cui il momento teorico (libero) ha preceduto il momento sperimentale (di verifica). E non da un processo (induttivo) inverso. Della vera pratica e della vera sperimentazione vive l’Olismo. E le vera pratica e la vera sperimentazione nutrono l’Olismo. Della pseudo-pratica e della pseudo-sperimentazione crepa il Riduzionismo. E la pseudo-pratica e la pseudo-sperimentazione mantengono il Riduzionismo. A tutti noi la scelta tra i due mondi. Oggi più che mai, in Tempi e Società divenuti fortemente complessi, dobbiamo incoraggiare, promuovere, premiare e valorizzare soprattutto la teoria, il momento teorico, i teorici ecc. ed all’interno dell’Olismo piuttosto che continuare a fare i praticoni induttivi e gli sperimentalisti induttivi all’interno del Riduzionismo. Altrimenti non riusciremo né a dare un senso alle tragedie avvenute né a prevenirne delle altre. Né, più in generale, a far tesoro delle criticità passate né a prevenirne altre. “Sostenibilità”, “sostenibile” (in senso ecologico-ambientale ma anche in senso sociale, economico, occupazionale, formativo-educativo, culturale, etico-morale ecc.) sono nella bocca e nella penna e nella “pratica” di tanti. Forse di troppi. Ma solo nella bocca e nella penna e nella pratica di pochi esistono e si esprimono per davvero. Ed il mio primo libro e più in generale il mio progetto editoriale è questo che vuol significare (al di là degli aspetti applicativi che pur ci sono stati, ci sono, ci saranno. E sempre forti e risolutivi. Per chi ovviamente ne ha fatto tesoro, ne fa tesoro e ne farà tesoro, nel rispetto del diritto d’autore). E sono felice perché ho già constatato, e vado constatando sempre più, che i lettori è questo senso (teorico, paradigmatico, culturale, olistico, idealistico) che hanno già apprezzato e continuano ad apprezzare sempre più. Fonte, paradossalmente, di tanta e miglior pratica! Ad maiora! E arrivederci a dicembre per l’uscita del Secondo Libro. Grazie ancora. Luca Fortunato



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