Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

domenica 14 agosto 2016

Un altro saluto ...



Post n. 81:  
Un altro saluto …. 
E’ piaciuta la foto (cliccarci su ..) che (ri)propongo qui di seguito, in calce al post. Tanto da farne un saluto ferragostano ai lettori del mio blog. Visto che ci siamo, però, brevi ma significative righe di accompagnamento. In due punti essenziali. Nella quiete della vigilia  ferragostana mi è piacevole farlo. 1. La distinzione tra scienza pura e scienza applicata è un errore. Lo ha ben chiarito il grande H. Poincaré. E questo ci basta. Sebbene molti continuino nell’errore. Quello che invece esiste davvero e’ la distinzione all’interno della Scienza così come all’interno di ogni singola scienza (Fisica, Chimica, Biologia, Ecologia, Agronomia, Geologia ecc.) del momento sperimentale e del momento teorico e dunque della scienza sperimentale e della scienza teorica e dunque ancora degli scienziati, dei tecnologi e dei tecnici sperimentali, da una parte, e teorici, dall’altra. Due facce della stessa (ed olistica) medaglia: la conoscenza scientifica. Le cose dunque stanno ben diversamente da come spesso le stesse cose vengono intese o presentate (in buona fede o in mala fede). Nell’invitare i lettori ad autonomi approfondimenti alquanto interessanti (per la cultura, per lo studio, per la ricerca, per la professione, per il lavoro, per l’impresa ecc.)  ricordo brevemente la reale distinzione: la descrizione dei fenomeni e la formulazione delle leggi scientifiche (attraverso osservazioni e misurazioni; rilevamento, raccolta ed elaborazione anche matematica dei dati; effettuazione di esperimenti, prove, test ecc.; impiego di strumentazioni, tecnologie ecc.) così come la verifica empirica e sperimentale delle previsioni teoriche è compito della Scienza sperimentale, è compito del momento sperimentale delle singole scienze, è compito degli scienziati, dei tecnologi, dei tecnici sperimentali o quando fanno o devono fare gli sperimentali. E’ invece compito della Scienza teorica, è compito del momento teorico delle singole scienze, è compito degli scienziati, dei tecnologi, dei tecnici teorici o quando fanno o devono fare i teorici, connettere, coordinare,  sistematizzare e armonizzare le leggi scientifiche in teorie scientifiche dedotte o da fatti sperimentali accertati o dal libero lavoro mentale (intuizioni, immaginazioni, ipotesi, ragionamenti, idee, principi, esperimenti pensati ecc.). E, fatto ciò, procedere deduttivamente, specialmente con metodo matematico anche euristico, oltre i risultati sperimentali azzardando ed ottenendo conseguenze che spetterà poi alla scienza sperimentale verificare. 2. La Scienza (sperimentale e teorica) così come tutte le singole scienze (nella loro parte sperimentale e nella loro parte teorica) così come gli scienziati, i tecnologi e i tecnici (sperimentali e teorici o nel loro momento sperimentale o nel loro momento teorico) forniscono conoscenze e consulenze (indipendenti). Le applicazioni, poi, delle conoscenze e delle consulenze (applicazioni da fare o da non fare, da fare in un modo o in un altro, da fare oggi o domani ecc.) è altra questione e che va a toccare sempre aspetti non solo scientifici, tecnologi e tecnici ma anche economici, politici, istituzionali, giuridici, culturali, etici ecc. E che per questo (le applicazioni) devono essere sempre momento di tipo sociale (nel senso più ampio e più nobile del termine). Le applicazioni. Per Xylella, ma non solo. Ad maiora! E buon ferragosto. Luca Fortunato


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