Post n. 208
Matera senza Olismo
Matera Capitale europea
della Cultura per il 2019 …. Mi chiedete un (altro ….) parere (…. forse perché
il tempo all’appuntamento con il 2019 è diventato di mesi, non più di anni, e
la Città va sempre peggio?). Da olista, in questo caso materano, cosa posso
dirvi? Il mio olismo mi suggerisce la seguente riflessione (da abbinare ai
tanti post che ho scritto, in questo blog e nell’altro blog, su Matera, in
tutti questi anni, e che sono tutti in sintonia tra di loro):
quanti cittadini materani sono coinvolti e/o si sentono
coinvolti? Nelle specifiche iniziative di Matera 2019 e non in altre che ci sono
state, ci sono e ci saranno a prescindere? Matera ha più di 60.000 abitanti.
Quando ad esempio si afferma che 6.000 persone sono state coinvolte in quella o
in quell’altra iniziativa, specifica di Matera 2019, si parla del solo 10% dei materani. Vale a dire che il
90%, la stragrande maggioranza della gente, la quasi totalità dei materani, non
ci ha visto nulla di interessante. Se anche si parlasse del 15% o del 20% o del
25% o del 30% o del 50% si tratterebbe sempre di cifre, di quote, di quantità,
non all’altezza della situazione (“capitale” deve essere che il 90% dei
materani è coinvolto o si sente coinvolto e non che solo il 10% di essi, o poco
più, ne va a formare una elite chiusa ed indaffarata con la cultura). I
dettagli vanno sempre rapportati al quadro generale, all’intero, perché se ne
possa cogliere il vero senso, il vero significato. Questo prevede l’Olismo (ma
anche qualsiasi approccio di buon senso …). In questo caso, poi, più che mai
gli aspetti quantitativi riconducono agli aspetti qualitativi e viceversa. Trattandosi,
appunto, di Cultura. O meglio, Cultura è quello che vorrebbero far credere … Ad
ogni modo, qual è il motivo del grande disinteresse? Probabilmente le cose
proposte sono carenti, in sé, di significato. Ma molto più probabilmente il
loro significato è carente (se non addirittura stridente) in rapporto al
contesto generale di Matera: un emblema negativo continua ad essere, per
esempio, l’assenza della Ferrovia dello Stato. Cosa evidentemente inaccettabile
per la maggior parte dei materani. Né l’assenza della Ferrovia dello Stato la
si può ammorbidire con un riduzionismo praticone-logistico (ci sono le FAL,
Bari è vicina ed altre simili scuse) perché l’assenza della Ferrovia dello
Stato è inaccettabile anche e soprattutto sul piano della dignità, anche simbolica ma non solo, per una Città come Matera
specialmente nel contesto regionale, meridionale, italiano ed …. europeo! L’integrazione
di tutti gli aspetti (anche simbolici, psicologico-culturali ed etico-morali,
dunque) prevede l’Olismo (ma anche qualsiasi approccio di buon senso …).
L’aspetto “europeo” poi ha il sapore dell’assurdo: una Capitale europea della
Cultura senza i treni statali proprio non si può sentire! proprio non la si può
digerire! Oppure, altro emblema negativo, è continuare a “tentare il futuro”,
navigando a vista, provando e riprovando (polo del salotto, set
cinematografici, B&B, street food ecc.), carpendo occasioni, che lasciano
il tempo-periodo che trovano, secondo un metodo induttivo che dai particolari
“vorrebbe” arrivare al generale (ma a cui puntualmente non arriva), senza,
invece, scegliere una precisa e
definitiva Idea Generale di Matera con conseguenti, deduttivi, interventi di
sviluppo (strutturali ed occupazionali) duraturi, proiettati nel lungo termine.
Cosa, anche questa, evidentemente inaccettabile per la maggior parte dei
materani. Ed ora veniamo alla qualità della vita in Città: a me, da quando è
stata designata Capitale per il 2019, Matera mi sembra solo peggiorata. Trovare
un parcheggio per l’auto è diventata un’impresa! Tornare a casa senza farsi uno
shampoo per lavare via il puzzo del “food”, che in certi punti cittadini e in
certi orari è davvero incredibile, è praticamente impossibile! La qualità (di
menu e di tempi di cortesia) nei ristoranti, è, in genere, scaduta, molto
scaduta, a causa del paradigma “turistico-quantitativo” che domina la
città! ecc. ecc. ecc. Se prima Matera
aveva dei problemi, ora non solo ne ha di più e di nuovi, ma ha anche
l’illusione del suo riscatto. Il Riduzionismo è paradossale: riducendo entità,
criteri, parametri, concetti, idee ed azioni, aumenta i guai! Non essendo
capace di far fronte alla Complessità, rende le cose “complesse”. L’Olismo non
possiede certo la bacchetta magica e la capacità di far miracoli. Ma simili
scenari non li produrrebbe mai! Questo è poco ma sicuro. Gli scenari olistici,
come tutti gli scenari paradigmatici del mondo, hanno anche’essi difetti,
imperfezioni, aspetti da migliorare, cose da correggere ecc. Ci mancherebbe. Ma
in comparazione con le negatività del Riduzionismo non c’è storia, non c’è
partita. Ed oramai, a pochi mesi dal 2019, il 2019 sarà come sarà. Nulla è più
possibile fare per salvarlo. Troppo poco il tempo tecnico per invertire la
rotta. Il 2019 avrà certo delle luci, ma le sue enormi ombre ne faranno
l’ennesima occasione sprecata, ed una Vittoria di Pirro, ed un Volo di Icaro. Ma
se niente oramai si può fare perché il 2019 segni la Svolta per Matera, già da
oggi, e per tutto il 2018, ed attraversando tutto il 2019, uscendo nel 2020 e
proiettandosi nei prossimi 20 anni almeno, qualcosa la si può ancora fare per
Matera: proprio imparando da questo ennesimo errore (cioè una risposta
paradigmatico-metodologica inadeguata rispetto al riconoscimento ricevuto) scegliere
realisticamente il destino-identità della Città, dedurre le cose da fare per
costruirlo, pianificare e programmare tali cose, e farle, coerentemente e con
continuità politica, amministrativa e civica. Negli anni. Tanti (10, 15, 20
anni). E fino in fondo. Questo sì che sarebbe riscatto. Un’utopia
realizzata. Altro che chiacchiere. Ma ci vogliono persone capaci di
esprimere intelligenza e non furbizia; strategia e non tattica; ideazione e non
solo esecuzione; euristica e non algoritmica; deduzione e non induzione;
inclinazione all’Interesse Generale e al Bene Comune e non inclinazione agli
interessi particolari e al bene di pochi; visione olistico-sintetico-intuitiva
e non visione riduzionistico-analitico-razionale; amore per Matera e non amore
per quello che Matera può dare; interesse per la pratica che sperimenta e/o
applica la teoria e non per la pratica senza teoria; ideazione, pianificazione
e programmazione secondo un adattamento virtuoso e realistico in funzione del
contesto generale (politico, amministrativo, logistico, finanziario,
tecnico ecc.) e non il contrario; dal
generale ai particolari e non il contrario; determinazione e iniziativa
autonoma ed indipendente da parte dei cittadini (… e se aiuto pubblico arriva
tanto di guadagnato) e non scegliere e fare in funzione dell’aiuto pubblico o
con la speranza dell’aiuto pubblico (…. che se poi non arriva, che fai?); ecc.
ecc. ecc. Ciao a Tutti. Luca Fortunato
(cittadino materano e niente affatto sorpreso … anzi).
P.S. secondo il mio piano editoriale (come avete anche potuto
apprendere da precedenti post), in futuro, e precisamente in dicembre 2020, sarà
disponibile un mio libro su Matera. Sempre auto-prodotto, auto-pubblicizzato,
in formato PDF, ecc. Ci inizierò a lavorare concretamente dall’anno prossimo,
ma l’intuizione di fondo e le idee di base e le proposte di base sono già nella
mia testa. E mi sa proprio che ci ho azzeccato! Mi sa proprio che ci avrò
azzeccato! A parte il carattere inedito e di novità che anche in questo caso
garantirò (è già garantito). Piacerà o non piacerà, verrà utilizzato (fatti salvi
i diritti d’autore) o meno, non mi interessa. Le intuizioni e le idee mi
saltano in testa, mi arrivano. E nel mio tempo libero (poco in verità, ma cerco
di ricavarne sempre un po’), mi piace scrivere, fotografare ecc. Il mio
contributo l’avrò dato. E volutamente dopo il 2019. Si accettano, sin d’ora,
eventuali amicizie e sinergie di collaborazione, suggerimenti e quant’altro di
costruttivo. Contatto: lucaf73x@gmail.com
oggetto e-mail: “Libro su Matera”. Oppure scrivere su WhatsApp: tel cell 389.4238195.
Ci si prende un caffè e si ragiona un po’.
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