Mission del Blog: esprimere libere opinioni su fatti di cronaca ritenuti significativi circa la Sfida, in corso da tempo, tra i Paradigmi dominanti del Nostro Tempo: da una parte, il Riduzionismo (il Tutto è uguale, riducibile, alla somma e alle relazioni delle parti di cui è composto), dall’altra l’Olismo (il Tutto è maggiore della somma e delle relazioni delle parti di cui è composto). Il Riduzionismo, paradigma analitico, razionale, algoritmico, induttivo, lineare. L’Olismo, paradigma sintetico, intuitivo, euristico, deduttivo, non-lineare. Con tutte le conseguenze (teoriche, filosofiche, gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche, pratiche, lavorative, quotidiane) che ne conseguono …. (e ne devono conseguire …. legittimamente e liberamente ….. per il progresso della Società …..)

giovedì 1 febbraio 2018

Matera senza Olismo



Post n. 208

Matera senza Olismo

Matera Capitale europea della Cultura per il 2019 …. Mi chiedete un (altro ….) parere (…. forse perché il tempo all’appuntamento con il 2019 è diventato di mesi, non più di anni, e la Città va sempre peggio?). Da olista, in questo caso materano, cosa posso dirvi? Il mio olismo mi suggerisce la seguente riflessione (da abbinare ai tanti post che ho scritto, in questo blog e nell’altro blog, su Matera, in tutti questi anni, e che sono tutti in sintonia tra di loro): 

quanti cittadini materani sono coinvolti e/o si sentono coinvolti? Nelle specifiche iniziative di Matera 2019 e non in altre che ci sono state, ci sono e ci saranno a prescindere? Matera ha più di 60.000 abitanti. Quando ad esempio si afferma che 6.000 persone sono state coinvolte in quella o in quell’altra iniziativa, specifica di Matera 2019, si parla  del solo 10% dei materani. Vale a dire che il 90%, la stragrande maggioranza della gente, la quasi totalità dei materani, non ci ha visto nulla di interessante. Se anche si parlasse del 15% o del 20% o del 25% o del 30% o del 50% si tratterebbe sempre di cifre, di quote, di quantità, non all’altezza della situazione (“capitale” deve essere che il 90% dei materani è coinvolto o si sente coinvolto e non che solo il 10% di essi, o poco più, ne va a formare una elite chiusa ed indaffarata con la cultura). I dettagli vanno sempre rapportati al quadro generale, all’intero, perché se ne possa cogliere il vero senso, il vero significato. Questo prevede l’Olismo (ma anche qualsiasi approccio di buon senso …). In questo caso, poi, più che mai gli aspetti quantitativi riconducono agli aspetti qualitativi e viceversa. Trattandosi, appunto, di Cultura. O meglio, Cultura è quello che vorrebbero far credere … Ad ogni modo, qual è il motivo del grande disinteresse? Probabilmente le cose proposte sono carenti, in sé, di significato. Ma molto più probabilmente il loro significato è carente (se non addirittura stridente) in rapporto al contesto generale di Matera: un emblema negativo continua ad essere, per esempio, l’assenza della Ferrovia dello Stato. Cosa evidentemente inaccettabile per la maggior parte dei materani. Né l’assenza della Ferrovia dello Stato la si può ammorbidire con un riduzionismo praticone-logistico (ci sono le FAL, Bari è vicina ed altre simili scuse) perché l’assenza della Ferrovia dello Stato è inaccettabile anche e soprattutto sul piano della dignità, anche simbolica ma non solo, per una Città come Matera specialmente nel contesto regionale, meridionale, italiano ed …. europeo! L’integrazione di tutti gli aspetti (anche simbolici, psicologico-culturali ed etico-morali, dunque) prevede l’Olismo (ma anche qualsiasi approccio di buon senso …). L’aspetto “europeo” poi ha il sapore dell’assurdo: una Capitale europea della Cultura senza i treni statali proprio non si può sentire! proprio non la si può digerire! Oppure, altro emblema negativo, è continuare a “tentare il futuro”, navigando a vista, provando e riprovando (polo del salotto, set cinematografici, B&B, street food ecc.), carpendo occasioni, che lasciano il tempo-periodo che trovano, secondo un metodo induttivo che dai particolari “vorrebbe” arrivare al generale (ma a cui puntualmente non arriva), senza, invece, scegliere una precisa e definitiva Idea Generale di Matera con conseguenti, deduttivi, interventi di sviluppo (strutturali ed occupazionali) duraturi, proiettati nel lungo termine. Cosa, anche questa, evidentemente inaccettabile per la maggior parte dei materani. Ed ora veniamo alla qualità della vita in Città: a me, da quando è stata designata Capitale per il 2019, Matera mi sembra solo peggiorata. Trovare un parcheggio per l’auto è diventata un’impresa! Tornare a casa senza farsi uno shampoo per lavare via il puzzo del “food”, che in certi punti cittadini e in certi orari è davvero incredibile, è praticamente impossibile! La qualità (di menu e di tempi di cortesia) nei ristoranti, è, in genere, scaduta, molto scaduta, a causa del paradigma “turistico-quantitativo” che domina la città!  ecc. ecc. ecc. Se prima Matera aveva dei problemi, ora non solo ne ha di più e di nuovi, ma ha anche l’illusione del suo riscatto. Il Riduzionismo è paradossale: riducendo entità, criteri, parametri, concetti, idee ed azioni, aumenta i guai! Non essendo capace di far fronte alla Complessità, rende le cose “complesse”. L’Olismo non possiede certo la bacchetta magica e la capacità di far miracoli. Ma simili scenari non li produrrebbe mai! Questo è poco ma sicuro. Gli scenari olistici, come tutti gli scenari paradigmatici del mondo, hanno anche’essi difetti, imperfezioni, aspetti da migliorare, cose da correggere ecc. Ci mancherebbe. Ma in comparazione con le negatività del Riduzionismo non c’è storia, non c’è partita. Ed oramai, a pochi mesi dal 2019, il 2019 sarà come sarà. Nulla è più possibile fare per salvarlo. Troppo poco il tempo tecnico per invertire la rotta. Il 2019 avrà certo delle luci, ma le sue enormi ombre ne faranno l’ennesima occasione sprecata, ed una Vittoria di Pirro, ed un Volo di Icaro. Ma se niente oramai si può fare perché il 2019 segni la Svolta per Matera, già da oggi, e per tutto il 2018, ed attraversando tutto il 2019, uscendo nel 2020 e proiettandosi nei prossimi 20 anni almeno, qualcosa la si può ancora fare per Matera: proprio imparando da questo ennesimo errore (cioè una risposta paradigmatico-metodologica inadeguata rispetto al riconoscimento ricevuto) scegliere realisticamente il destino-identità della Città, dedurre le cose da fare per costruirlo, pianificare e programmare tali cose, e farle, coerentemente e con continuità politica, amministrativa e civica. Negli anni. Tanti (10, 15, 20 anni). E fino in fondo. Questo sì che sarebbe riscatto. Un’utopia realizzata. Altro che chiacchiere. Ma ci vogliono persone capaci di esprimere intelligenza e non furbizia; strategia e non tattica; ideazione e non solo esecuzione; euristica e non algoritmica; deduzione e non induzione; inclinazione all’Interesse Generale e al Bene Comune e non inclinazione agli interessi particolari e al bene di pochi; visione olistico-sintetico-intuitiva e non visione riduzionistico-analitico-razionale; amore per Matera e non amore per quello che Matera può dare; interesse per la pratica che sperimenta e/o applica la teoria e non per la pratica senza teoria; ideazione, pianificazione e programmazione secondo un adattamento virtuoso e realistico in funzione del contesto generale (politico, amministrativo, logistico, finanziario, tecnico  ecc.) e non il contrario; dal generale ai particolari e non il contrario; determinazione e iniziativa autonoma ed indipendente da parte dei cittadini (… e se aiuto pubblico arriva tanto di guadagnato) e non scegliere e fare in funzione dell’aiuto pubblico o con la speranza dell’aiuto pubblico (…. che se poi non arriva, che fai?); ecc. ecc. ecc. Ciao a Tutti. Luca Fortunato (cittadino materano e niente affatto sorpreso … anzi). 
 
P.S. secondo il mio piano editoriale (come avete anche potuto apprendere da precedenti post), in futuro, e precisamente in dicembre 2020, sarà disponibile un mio libro su Matera. Sempre auto-prodotto, auto-pubblicizzato, in formato PDF, ecc. Ci inizierò a lavorare concretamente dall’anno prossimo, ma l’intuizione di fondo e le idee di base e le proposte di base sono già nella mia testa. E mi sa proprio che ci ho azzeccato! Mi sa proprio che ci avrò azzeccato! A parte il carattere inedito e di novità che anche in questo caso garantirò (è già garantito). Piacerà o non piacerà, verrà utilizzato (fatti salvi i diritti d’autore) o meno, non mi interessa. Le intuizioni e le idee mi saltano in testa, mi arrivano. E nel mio tempo libero (poco in verità, ma cerco di ricavarne sempre un po’), mi piace scrivere, fotografare ecc. Il mio contributo l’avrò dato. E volutamente dopo il 2019. Si accettano, sin d’ora, eventuali amicizie e sinergie di collaborazione, suggerimenti e quant’altro di costruttivo. Contatto: lucaf73x@gmail.com oggetto e-mail: “Libro su Matera”. Oppure scrivere su WhatsApp: tel cell 389.4238195. Ci si prende un caffè e si ragiona un po’.  

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